Lezioni di seduzione per Piper

29. Libertà.

Note dell'autrice.

Sto aggiornando tardi, sono le 23.30 passate, e vi assicuro che è davvero un impegno non da poco mettermi a postare a quest'ora, ma stavate aspettando da troppo tempo, quindi ho deciso di mettermi a lavoro e portarvi questo nuovo capitolo.

Mi dispiace di non essere molto presente questo periodo, ma è davvero un periodo infernale, e trovare il tempo di scrivere sta davvero diventando un'impresa (come anche uscire di casa se non per andare a lezione, ma questi sono dettagli!).

Spero che apprezziate questo aggiornamento, e voglio farvi notare la nuova copertina dell'opera, realizzata da @Only_Heart_07 . (Grazie mille tesoro <3)

Detto ciò, vi saluto e vado a letto.

Fatemi sapere la presenza di eventuali errori, perchè non ho avuto né il tempo né le forze di rileggere interamente il capitolo prima di postarlo.

Ringrazio tutti voi, che ancora seguite questa storia e mi date il sostegno per continuare la traduzione.

Besos.

- mrs mraxiai

                  

Guardando Alex potevo vedere tutta la sua paura.

Io avevo tra le mani una decisione importante, oltre al suo cuore, però non mi sentii male o egoista nel momento in cui la mia mente formulò queste parole:

- Io ti amo, e nient'altro mi farà stare lontana da te. Non posso sopravvivere senza averti accanto.-

In pochi secondi ci stavamo baciando in quella stessa sala d'attesa. Non era un bacio pieno di urgenza e desiderio: era solo uno sfiorarsi lento delle sue labbra sulle mie.

Era la prima volta che dicevo di amarla e, forse, baciarmi era il suo modo di dirmi che anche lei mi amava.

- Non importa cosa succederà. Io resterò al suo fianco.- Alex sussurrò quelle parole contro le mie labbra con una decisione destabilizzante

- Piper Chapman?- un medico sulla cinquantina si avvicinò a noi, coi capelli biondi dal taglio impeccabile e un portamento fiero.

- Si?-

- Sono il Dottor Sabino, responsabile per il caso di Mr Bloom.- mi spiegò, porgendomi la mano.

- Come sta?- gli chiesi afferrandola.

- E' stato uno spavento, una cosa che deve essere evitato assolutamente, o Larry corre dei seri rischi.-

- Forse è il momento di portarlo in un ospedale migliore, in modo da poter avere altre opinioni mediche.- suggerì Alex, ancora accanto a me, e strinse la mia mano nella propria.

- Sta dubitando delle mie capacità mediche?- l'uomo apparve offeso, ma il suo tono non toccò minimamente la corvina.

- No, non sto dubitando di lei, ma credo che una persona come il signor Bloom sicuramente farà qualsiasi cosa per curarsi, non pensa anche lei?- sollevò un sopracciglio, a sottolineare le sue parole.

- Potrà benissimo farlo qui.- il tono dell'uomo risultò non solo infastidito, ma anche sulla difensiva.

- Quindi sta dicendo che il suo caso non è così grave da portarlo in un altro Stato?- rilanciò, e vidi l'uomo agitarsi.

- Il caso del signor Bloom è delicato.- commentò.

- Però non incurabile, o sbaglio?- continuò lei.