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Quando apro gli occhi sono stranamente allegro, per tutta la notte non ho fatto altro che pensare al modo in cui mi ha salutato ieri Naomi. Mi ha dato speranza e ne avevo davvero bisogno. Faccio una colazione abbondante e una doccia fresca e mi preparo per andare a trovare Loren in ospedale, in realtà non se lo merita neanche un po' ma quella bambina si è così piccola e carina.

Arrivo in ospedale e salgo al piano dove si trova Loren, la bionda è già in piedi, cammina a fatica ma non vuole saperne di restare a letto,Hayden ovviamente e con lei e ha gli occhi radiosi mentre le guarda, mi chiedo se un giorno proverò mai questa gioia, ovviamente lì ci sono anche i miei genitori Cristian e in disparte Margareth.

"Cameron che bello vederti , ti abbiamo chiamato mille volte!"

"Non sono qui per voi ma per mia nipote, mi sono svegliato di buon umore per una volta non rovinatemi la giornata" dico freddo avvicinandomi poi alla piccolina nonostante ha appena un giorno ha già gli occhi aperti e vispi.

"Hai passato la notte con Naomi?"
"Sfortunatamente per me no, l'avete fatta scappare."

"Diana ecco il tuo caffè" quando sento quella voce un brivido mi pervade la schiena e mi freddo all'istante.

"E lei che diavolo ci fa qui?"

"Fa parte della famiglia Cameron, avete litigato ma passerà, succede a tutte le coppie" a quelle parole un moto di rabbia mi si scatena nel corpo e inizio a dirne di tutte i colori a tutti consigliandogli vivamente uno psichiatra di quelli bravi, ma quando la conversazione entra su argomenti a me molto interessanti una chioma biondo platino ci interrompe. La faccia bianca e stravolta e gli occhi arrossati mi fanno venire la pelle d'oca mentre un brutto presentimento si fa spazio in me. Ci guarda, con i suoi occhi chiari immobile e tremante mentre deglutisce a fatica.

"Finalmente vi ho trovato" dice con voce tremante Molly visibilmente affannata, con la fronte madida di sudore avrà corso tanto, ma perché? Cristian sembra avere il mio stesso presentimento perché si avvicina e mi stringe il braccio in cerca di forze.

"E' successo qualcosa?" chiede mio padre.

"Naomi, una macchina le è finita addosso e nessuno vuole dirci nulla è stata ore in sala operatoria, serve un familiare quindi sono venuta qui con la speranza di trovare uno dei due" Cristian va subito con loro e io in maniera meccanica lo seguo ma la rossa mi blocca il braccio.

"Non ti azzardare, guida come una pazza e se lo merita" forse il dolore, o il fatto di essere ancora sotto shock per la notizia ma la rabbia mi acceca.

"Dovevi esserci tu al suo posto e magari dovevi rimanerci anche secca, non farti vedere mai più o giuro che ti ammazzo con le mie mani." Urlo, quasi mi faccio paura da solo e noto una nota di timore nei suoi occhi la lascio lì e vado con Hayden, tutto ciò che mi interessa adesso e Naomi.

Arriviamo nella sala d'aspetto e vediamo Cristian parlare con un medico e Taylor ancora con gli abiti da lavoro, questo non è il suo ospedale quindi deduco sia corso qui. Mi avvicino a lui e chiedo se sa qualcosa.

"Una macchina le è finita addosso, questa è l'unica cosa che so, ne parlano tutti i notiziari, i vigili del fuoco e i paramedici ci hanno messo più di mezz'ora a toglierla dall'auto." Hayden sembra andare nel panico più totale e io mi sento sprofondare non potrei sopportare di perderla così. Cristian si avvicina e tutti lo inondiamo di domande.

"Ha un paio di costole rotte e un ustione abbastanza grave sul braccio, in più un pezzo di lamiera gli si è conficcato in un fianco ma miracolosamente non ha intaccato nessun organo anche se ha perso molto sangue al momento è in coma, non sanno se si sveglierà. Dicono che potrebbe farlo in poche ore o non farlo mai" dice con la voce a pezzi, e il mondo sembra sgretolarsi sotto i miei piedi. Resto immobile su quella sedia per non so quanto tempo a fissare il vuoto. Nella mia vita non ho mai sentito un dolore così grande. Dopo svariate ore un infermiera ci informa che possiamo vederla, seguo Cristian e Hayden ma appena la vedo su quel letto, mi sento mancare le forze per entrare. In bilico tra la vita e la morte.

"Io non ce la faccio entrate voi" dico voltandomi per tornare sulle sedioline.
"Cameron, per favore, va ad informare Loren, starà dando di matto" mi prega Hayden con gli occhi inondati di lacrime, non credo di averlo mai visto piangere. Annuisco debolmente e mi appresto a salire al piano di Loren. Appena arrivo nei pressi della sua stanza, Margareth mi corre incontro, è rimasta su con Loren per evitare di farla agitare insieme ai miei genitori. Sento mia sorella sbraitare nervosa che si ammutolisce appena mi vede.

"Finalmente sono ore che aspetto notizie, possibile che nessuno abbia pensato a me? come sta? Sei riuscito a parlarle, ti ha detto che è successo?"
"Aveva appena parcheggiato l'auto, stava aspettando Ruxy e Molly. Una macchina sbucata dal nulla le andata direttamente addosso a gran velocità. A preso il colpo in pieno. Non ho parlato con lei, perchè è in coma appesa tra la vita e la morte. Ha un ematoma al cervello, ed è stata fino a pochi attimi fa in sala operatoria perchè si è ferita sul fianco." dico come una cantilena con gli occhi bassi e la voce che sembra quasi un sussurro, non ci voglio credere. Non voglio nemmeno pensare all'enventualità di una vita senza di lei. Senza il suo sorriso e i suoi occhietti azzurri da furbetta. Senza il suo profumo, o senza i suoi guai. Senza dire una parola margareth scappa subito al piano di sotto con il volto trafitto dal dolore, nonostante tutto a modo suo le vuole bene, è pur sempre sua madre. Loren scoppia in un pianto isterico cominciando a fare l'elenco di tutte le cose che si rimprovera. Prova in tutti i modi a scendere giù, ma i dottori non glielo consentono, le danno un tranquillante e ci dicono di farla riposare.

"Vieni cameron andiamo a casa, clair ci starà aspettando." dice mio padre freddo come un ghiacciolo. Dandomi una pacca sulla spalla, mi aspetto una reazione da mia madre ma lei è peggio di lui.
"l'hai trattata molto male prima, comprale qualcosa e fatti perdonare."
"Ma lo avete un cuore? Naomi potrebbe morire e voi pensate a Clair? ma vi siete dimenticati di chi stiamo parlando? Di Naomi, la bambina che giocava nel vostro cortile da bambina, che vi riteneva parte della sua famiglia. Mi fate ribrezzo, non verrò con voi. starò qui che vi piaccia o meno." Sbotto lasciandoli impietriti, come hanno potuto dimenticare quanto lei gli voleva bene? Che razza di persone sono? vado via e ritorno fuori la sua stanza, su una delle sedioline a guardarla attraverso il vetro. Pregando Dio o chiunque sia lì ad ascoltare di ridarmi indietro la mia ragazza, di prendersi tutto, anche la mia vita ma di farla tornare. Grazie a Cristian che ha sborsato un mare di soldi possiamo restare qui. Mi dicono più volte di tornare a casa, ma non riesco a lasciarla, si respira un aria così pesante qui, in attesa di un miracolo.

I giorni passano e anche se controvoglia sono costretto a separarmi da lei di tanto in tanto, nonostante questo vado a trovarla tutti i giorni. Ho finalmente trovato il coraggio di entrare, nonostante il dolore immenso che mi causa vederla lì inerme, fredda e biancastra, sembra già un pò morta. Le stringo una mano e le recito il sonetto CXVI di shakespeare che tanto le piaceva. Lo aveva addirittura imparato a memoria. Una volta terminata la lettura la saluto con un lieve bacio sulla mano. Ma mentre esco dalla camera mi scontro con qualcuno, che porta con se un orso gigante di peluche nero e beige. Entra nella camera di Naomi e lo lascia su una sedia. Mi ignora completamente e si mette accanto a lei. E' Clair la sua Clair.

"Che fai qui, sei tu che le porti i fiori?"
"Sto accanto a lei, è sempre così sola, a lei non piace stare sola, le fa paura. Non li porto io i fiori a lei non piacciono, non le sono mai piaciuti sopratutto in queste circostanze." dice flebile continuando a guardarla con gli occhi bagnati dalle lacrime.
"Non eri in India? L'hai quasi ammazzata non dovresti starle vicino"
"Non l'ha detto nemmeno a te vero? L'india era solo una scusa, ero solo in riabilitazione, tu non sai quanto conti lei per me, non sai cosa eravamo, non sai quante volte mi ha salvato. Quello me lo ha regalato lei sai? Quando ero in ospedale. La mia dolce e fragile Naomi, stavolta non posso fare nulla per aiutarla, non si sveglia." dice mentre qualche lacrima le attraversa il viso,a quanto pare non so davvero niente su di loro, eppure lei ci tiene si vedo dal modo in cui la guarda, in cui le tiene la mano. annuisco e la lascio sola con Naomi. Ne ha bisogno a quanto vedo. Naomi non mi ha parlato molto di lei ma da quello che posso vedere, il loro rapporto doveva essere molto profondo.



Look Past The End 2- Secret & LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora