50..

108 15 0
                                    

Mi guardo e riguardo allo specchio trovando sempre molteplici difetti. La gonna troppo corta, i capelli troppo piatti, il trucco eccessivo, le scarpe troppo alte. Niente sembra andarmi bene nonostante Jason non fa altro che ripetermi che sono perfetta, anche troppo. Il fatto che la cena si svolgesse in un ristorante però mi tranquillizza molto, un terreno neutrale, dove comunque mi sento a mio agio visto che mi capita spesso di mangiare in posti del genere.

"E' la prima volta che ti vedo così elegante" dice lui squadrandomi per bene.

"Di solito non facciamo cose che richiedono un abbigliamento del genere, la gonna non è troppo corta?"

"Sei perfetta, anche la gonna lo è ora andiamo o finirai per consumarlo lo specchio" annuisco, mentre metto il cappotto e prendo la borsa e lo seguo fuori dall'edificio e poi dentro la sua auto. New York è completamente illuminata e io mi sento una bambina ad ammirare tutti gli enormi palazzi che mi si palesano davanti. Tanto presa dal paesaggio che non mi accorgo nemmeno che siamo già arrivati. Il posteggiatore prende le chiavi dell'auto mentre noi entriamo nel suntuoso ristorante.

"Dimmi una cosa, ma è vostra abitudine fare le riunioni di famiglia in posti del genere?"

"Si, un ambiente freddo esattamente come mio padre" Il capo sala ci chiede i nomitavi per poi sparire qualche minuto, probabilmente per annunciare il nostro arrivo e ci fa strada, in una delle zone più appartate del locale, dove in lontananza si scorgono quattro figure che si alzano per venire verso di noi. Jason intreccia la sua mano con la mia non tanto per rassicurare me quanto per ricevere sostegno, e proprio in quel momento mi rendo conto che neanche per lui è facile, so bene quanto sia teso il rapporto con suo padre e questo mi fa un attimo tornare alla realtà. Sento l'ansia dissolversi e mi faccio forza anche per lui che ha bisogno di sostegno nonostante non lo da a vedere. Si scambia subito un rapido abbraccio con sua sorella che non perde tempo a presentarsi con un sorriso gentile sul volto e lo stesso suo marito. La figura di suo padre è senza dubbio molto autoritaria. Vestito di tutto punto con la mascella serrata e la stessa faccia impassibile di Jason. L'allegria a quanto pare è di famiglia.

"Papà" lo saluta  lui più freddo del ghiaccio.

"Figliolo" dice con un mezzo sorriso, ma la freddezza con cui Jason lo guarda lo spegne subito.

"Lei è la mia ragazza Naomi Ryan" dice, con naturalezza e il cuore minaccia di esplodere, la sua ragazza suona così bene, è questo che mi reputa?

"Naomi, molto lieto, Andrew Miller"

"Il piacere è il mio signor Miller" Dico ricambiando il leggero sorriso di pura cortesia sul suo volto e stringendo con decisione la sua mano.

"Chiamami pure Andrew lei è mia moglie Katalina" dice indicando la Giovane donna al suo fianco che mi saluta con un sorriso che ricambio. Ci accomodiamo al tavolo ma l'aria resta comunque molto tesa. Jason mi aveva avvisato che sarebbe stato così quindi non ci faccio molto caso, ognuno ha le proprie abitudini in famiglia.

Si inizia con le solite domande di rito, cosa studi, cosa fai, di dove sei, di cosa si occupano i tuoi genitori. Domanda dopo domanda suo padre inizia a sciogliersi un pò e iniziamo addirittura a scherzare, nonostante Jason mantiene la sua faccia da uomo delle nevi e si limita a stringermi la mano sotto il tavolo ogni tanto. Sua sorella Pagma al contrario suo invece è molto socievole infatti dopo solo poche ore andiamo molto d'accordo e mi sembra di conoscerla da una vita stessa cosa suo marito nonostante resta molto sue. Katalina invece sembra non esserci nemmeno si limita ad annuire e sorridere come un bravo robottino.

Infondo questa cena non è andata per niente male, gli sto perfino simpatica. Il tragitto di ritorno in hotel e silenzioso ma non ci bado troppo, Jason non è mai stato un chiacchierone. Quando arriviamo in camera, sono distrutta, sento la testa che minaccia di esplodere. sciolgo i capelli e tolgo gli orecchini mentre il moro a pochi passi da me si sbottona la camicia e getta le scarpe in un angolo. Sembra spazientito ma non capisco il motivo.

Look Past The End 2- Secret & LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora