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Di nuovo nella mia grigia Londra, stavolta però questo posto non ha niente da ingrigire visto che che sono avvolta da un alone nero che mi rende atona, faccio ogni cosa senza pathos e come se qualcuno mi avesse portato via il colore. Jason quando è venuto qui ha colorato il mio grigio , ma sono Naomi Ryan per me le belle riportano una scadenza fin troppo breve. 

Ormai dovrei saperlo eppure stavolta non è come le altre, posso farcela, posso andare avanti non mi sento come se fosse crollato tutto. Ormai credo abbastanza in me stessa da sapere che posso sopportarlo ma non voglio, voglio lui nella mia vita, voglio i suoi colori, non incontrerò mai nessuno come Jason Miller che riesce ad entrami in testa con il solo accenno di un sorriso, che riesce a capirmi ancora prima che ci riesca io, e questo per me è l'amore, quello giusto.

 Jason non è il mio salvagente, non lo è mai stato era il mio compagno di viaggio quello che mi spronava ad affrontare gli ostacoli, quello che credeva in me colui che mi completava e adesso che non c'è sento che mai nessuno riuscirà a prendere il so posto perchè sono convinta che in qualche modo io e Jason siamo l'uno e la metà dell'altro e io posso incastrarmi perfettamente solo con lui. Vorrei sapere però cosa l'ha spinto dall'andare via, cosa gli è successo perchè non ci credo che da un giorno all'altro è impazzito.

 Guardo il Tamigi che con le sue possenti acque agitate spazza via ogni cosa, i rami secchi, le foglie.e riuscito a sdradicare perfino un cespuglio da chissà dove che ora galleggia mezzo spoglio e rovinato sulle acque lasciandosi trasportare chissà dove, spazza via tutto ciò che trova lungo il suo cammino tranne il ricordo di me e lui qui abbracciati, chiudo gli occhi e ripenso a quel momento quando gli sono corsa addosso. Il ricordo e talmente intenso che mi pare di sentire il profumo alla menta e le sue braccia che mi stringevano come se fossi la cosa più preziosa al mondo. Alcune lacrime cadono dal mio viso si uniscono alla pioggia mentre riprendo il mio cammino verso casa, nonostante l'ombrello sono comunque zuppa ma venendo qui non ho potuto fare a meno di soffermarmi su quel ricordo. Continuo ad andare in tutti i luoghi che ho frequentato con lui come se potessi rivivere quei momenti, o forse perchè spero magari di trovarlo in uno di questi posti che magari pensa a me, che magari come me spera di vedermi arrivare, sono furiosa con lui, ma allo stesso tempo l'unica cosa che vorrei fare è abbracciarlo e perdermi in lui dimenticando questo mese orribile. 

I tacchi contro il marciapiede ricoperto da almeno due dita di acqua produco una strano rumore mentre l'acqua si infila in ogni orefizio facendo congelare i piedi, il lato positivo e che funge da anestesia e non sento più male hai talloni, in realtà ho perso ogni capacità sensoriale potrebbero tagliarli che dal freddo non sentirei alcun dolore. Arrivo dopo circa un ora di cammino nel vialetto di casa, e sabato ma spero vivamente che nessuno sia qui, non oso nemmeno immaginare cosa penseranno nel vedermi ridotta così. Appena arrivo difronte casa però vedo un paio di macchine e se non fossi fradicia scapperei a gambe levate, un paio di tuoni che cadono uno dietro l'altro mi fanno tribolare mentre cerco frenetica le chiavi di casa abbandonando l'ombrello li in giardino. Faccio appena in tempo a suonare alla porta prima che un forte tuono faccia andare via la corrente per qualche istante. Suono di nuovo per educazione, ma poi spazientita infilo la chiave nella toppa e apro, entro e chiudo la porta in maniera rumorosa alla mie spalle. Lentamente poi mi avvicino al salone in modo tranquillo incontrando nel tragitto Magdalia che appena mi vede conciata in quel modo corre subito a prendere degli asciugamani, in effetti sembro Samara di the ring vestita meglio.

"Ciao papà" tuono non appena arrivo in salotto, e sarà forse il tono deciso e atono o il mio aspetto ma riesco a spaventarlo tanto che balza sulla poltrona, mi fa quasi venire voglia di ridere ma non ho voglia, le circostanze che mi portano qui e tutto ciò che è successo con Jason non me lo consentono. Mi volto verso il resto dei presenti, ci sono tutti come al solito, nessuno escluso, eppure speravo che almeno oggi almeno uno tra Cameron, Clair o i signori Dallas fosse rimasto a casa per una febbre, così mi sarei risparmiata di vederli e invece no, sempre presenti e hanno tutti gli occhi puntati su di me.
"Cosa ti è successo?"
"Piove" rispondo.
"Si l'ho visto"
"E allora cosa lo chiedi a fare? mi sarò bagnata con la pioggia no?"sbotto  cercando di non perdere la pazienza fin da subito
"Più che altro sembra tu abbia fatto il bagno nel Tamigi hai pantaloni bagnati dalle ginocchia in giù" borbotta Hayden.
"In realtà sono andata a pescare, già che c'ero mi sono detta perchè non usare il mio tacco dodici come arpione così mi procuro la cena per stasera? Poi la cosa mi ha appassionato e ho perso la concezione del tempo." dico sarcastica mentre con gli asciugamani fornitemi da Magdalia strizzo i capelli.
"Nonostante il tuo solito sarcasmo sono contento che ti avremo qui per le vacanze di Natale, ci sei mancata."
"Parto fra due giorni, sono qui solo per lavoro. Non ho la minima intenzione di passare il natale con voi" dico tranquillamente.
"Che cosa? Ma-ma non puoi ormai sei qui" trilla mia madre fino a quel momento persa a guardare le mie Jimmy choo che dovranno probabilmente finire nel cassonetto viste le condizioni.
"Certo che posso, ho da fare a New York, e sapete che non festeggio il Natale, sopratutto non con certa gente " dico e risalgo le scale che portano nella mia camera con il piccolo borsone che mi sono portata dietro. Faccio una doccia veloce e metto dei Jeans neri puliti e una maglietta del medesimo colore. Lego i capelli e in quell'esatto momento Magdalia mi informa che Soleil, la mia segretaria è qui. Prendo la cartellina contenenti i documenti, e scendo al piano di sotto dove la ragazza, molto agitata, perchè sa di quanto sta accadendo nel mio ufficio, e sa che Patrick Dallas e famiglia ne è il responsabile e ovviamente vederlo in casa mia le deve incutere soggezione, magari pensa che io sia allo scuro di qualcosa.
"Signorina Ryan, per stasera è tutto pronto, il consiglio di amministrazione la attende alle diciotto"

Look Past The End 2- Secret & LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora