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L'acqua calda mi accarezza la pelle, mentre il dolce profumo dei fiori del bagnoschiuma riempie la stanza. I vetri iniziano ad appannarsi e ben presto tutto è pieno di vapore. Mentre mi insapono i capelli massaggiando la cute non posso evitare di pensare a come gli anni passano, quest'ultimo della mia vita è stato lento e allo stesso tempo veloce, bellissimo e crudele in parti uguali. Esco dalla doccia e mentre con un asciugamano raccolgo l'eccesso d'acqua dei capelli il mio sguardo si posa sullo specchio proprio difronte a me che riflette il mio corpo nudo, decisamente più magro e più segnato dell'anno scorso. La grossa cicatrice dell'incidente, quella accanto più piccola causata da Clair, l'alone quasi impercettibile che ha lasciato la bruciatura sul braccio, quelle sul cuore che anche se non si vedono riesco ancora a sentirle. E' stato un anno duro per me, ma necessario. Mi piace chi sono ora. Metto su un jeans e un maglioncino che avevo precedentemente preparato e asciugo i capelli lasciandoli mossi.

Appena entro in cucina vengo travolta dalla solita odiosa canzoncina di compleanno, dovevo aspettarmi una cosa del genere da loro, eppure speravo di essermela scampata. La torta al centro del tavolo, il caffè affianco che rilasciava il suo aroma per tutta la stanza, Fred, Larry, Jason Ruxy e Molly che ovviamente non può non fare un video. Mi lascio contagiare dal loro buon umore e dopo anni mi ritrovo a spegnere di nuovo le candeline e brindare, con il caffè ma è pur sempre un brindisi.

"buon compleanno!" esclamano tutti insieme dandomi i regali, li guardo truci, avevo detto nessun regalo, nessuna festicciola e questa a tutta l'aria di esserlo.

"Sei sicura di non voler organizzare nulla? Insomma sono venti"

"Ruxy luce dei miei occhi, non spegnevo le candeline da tipo sette anni, non festeggio il mio compleanno mai, per me questa è già una festa, non voglio altro"

"Non hai festeggiato neanche i diciotto anni?"

"No, c'è stata una breve cena di famiglia a cui mi hanno costretto ma quando mia madre mi ha portato la torta l'ho buttata nel camino." la faccia di Fred sconvolta per aver ucciso una povera torta è di sicuro la cosa più bella di sempre.

"Tranquillo amico, non ha sofferto" dico dandogli una pacca sulla spalla, mentre tutti ridacchiamo. Finita la torta li ringrazio ancora per il pensiero e mi congedo per andare al campus, purtroppo sono l'unica che ha lezione anche di sabato, ed è una gran scocciatura, ma ho andavo di sabato ho il venerdì dovevo rimanere fino le 20:00 e con l'incombere dell'inverno sarei morta congelata prima di tornare a casa.

Entro in macchina e mentre esco dal parcheggio un colpo sulla fiancata mi fa prendere uno spavento riportando alla mente l'incidente, Freno di colpo e mi porto la mano al petto mentre Jason sale dal lato del passeggero.

"Ma sei scemo? Mi stava venendo una sincope"

"Sono un pò più piccolo di una macchina" ironizza. "Devo andare anch'io al campus, a prendere degli appunti, ne approfitto."

"Non fare mai più una cosa simile o giuro che faccio retromarcia e ti mando all'altro mondo"

"va bene, lo terrò a mente, che mutande porti oggi?"

"sfacciato" borbotto divertita scuotendo la testa.

"Potrei dire lo stesso di te signorina, è una cosa che hai imparato in vacanza quella di stamattina?"

"Le mie vacanze non sono state così movimentate"

"Ma sei andata a letto con Cameron"

"E' successo due volte, di cui una è meglio non contarla" borbotto, quella nel ripostiglio è stata senza dubbio l'esperienza più brutta in vita mia.

per fortuna arriviamo al campus e siamo costretti a chiudere il discorso, prima di andare via però mi sussurra qualcosa che non comprendo riguardo stasera.

Look Past The End 2- Secret & LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora