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Mentre l'aereo atterra il mio pensiero è solo uno, come devo comportarmi con Jason? Dopo quello che ci siamo detti, tutto mi sembra molto imbarazzante. Slaccio la cintura di sicurezza, e mi copro per bene per evitare di prendere freddo, raggiungo Elliott che è un paio di posti dietro di me e insieme scendiamo dall'aereo. Recuperiamo le nostre valige e giusto perchè il tempo che ho ha disposizione è poco le guardie doganali si mettono a curiosare, quando vedono che è tutto apposto ci lasciano passare. Riprendo la mia auto dal parcheggio e finalmente ci mettiamo in viaggio verso casa.

"Sembri più riposata, hai dormito?"

"Si, ero sfinita. Ma ho ancora un sonno tremendo"

"Beata te, io non ho chiuso occhio, sono in ansia"

"Qualcuno è innamorato"

"E' possibile." risponde con un sorriso, e per tutto il resto del tempo non fa altro che muovere nervosamente le gambe.
"Sono tanto un cesso? Cioè sono guardabile" dico mentre mi do una mezza sistemata alla faccia.

"Perchè ti importa tanto?"

"Lo so io tu rispondi, come sto?"
"La gonna è troppo lunga e legati i capelli, devi fare colpo su qualcuno?"
"E' possibile" rispondo sorridendo alzando la gonna e legando i capelli. 

Arriviamo a casa, parcheggio l'auto e provo a cercare le chiavi nella borsa ma sembrano sparite, così spazientita citofono.

"Chi è?"

"Sono io Ruxy, apri" il suono roco del citofono segnava che la porta era stata aperta, così entriamo e saliamo le scale, Elliott e dietro di me, e la porta di casa è socchiusa. Riesco a sentire le loro voci, come ogni mattina staranno facendo colazione tranquilli e tutti insieme. Entro in casa e sento subito dei passi venirci incontro mentre metto tutte le valige in un angolo. un urletto strozzato mi stordisce, Molly è li che guarda Elliott sorridente come una bambina, per poi corrergli incontro.

"Mi sei mancata anche tu Molly, grazie per questo affettuoso benvenuto" ironizzo. Uno alla volta compaiono gli altri e Ruxy corre subito ad abbracciarmi dicendo che si sono annoiate tantissimo senza di me. Il moro è lì all'angolo del salottino, con lo guardo puntato su di me. I nostri occhi si scontrano e gli faccio un breve sorriso che ricambia anche lui. E' così bello il suo sorriso, peccato che sia un evento raro. I miei occhi cadono sull'orologio del salotto che segna le undici meno un quarto e quasi mi viene un colpo. Mi dimentico di chi mi circonda e corro nella mia stanza a mettere delle scarpe basse e prendere le relazioni che devo consegnare. infilo tutto nella borsa e corro giu dalle scale.

"Ma dove vai così di fretta?"urla Molly.

"A lezione, sono in un ritardo fottuto" 

Decido di non prendere la macchina, il campus è proprio qui vicino e perderei troppo tempo per trovare parcheggio. corro fino all'entrata dell'università e  poi vado verso l'aula che per fortuna ho imparato dove si trova. Arrivo a lezione giusto cinque minuti prima dell'inizio e quando poso le relazioni sulla cattedra il professore non perde tempo a guardarmi dall'alto in basso con sufficienza. Avrei voluto dirgli che neanche a me stava molto simpatico ma che comunque evitavo di lanciare occhiate inutili ma mi siedo al mio posto e come sempre tiro fuori il laptop e inizio a prendere appunti su appunti. 

Un piacere quasi perfetto si infonde nel mio corpo quando giungiamo al termine delle lezioni, ma quando sto per uscire dalla porta il professore mi trattiene con la scusa di dovermi parlare.

"Signorina Ryan lei ha idea di quanto costi la retta di questo college?" domanda con superficialità e vorrei rispondergli che so perfettamente quanto si paga visto che me lo pago io, ma lui mi precede continuando il suo discorso.

Look Past The End 2- Secret & LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora