La campanella di fine lezioni trillò, il suo suono echeggiò lungo i corridoi dell'intero istituto, fino a raggiungere l'aula della IIB. Da quella stanza si sentirono urla di gioia per la fine della scuola.
"Buon Natale!"gridò Alice a braccia aperte.
"Non è ancora Natale, oggi iniziano solamente le vacanze natalizie."la informò Francesco ridendo.
"Buon Natale lo stesso!"insistette la ragazzina.
Ingrid era accanto a loro, ma non sembrava felice; girava il dito intorno al temperino con la testa appoggiata sul libro di inglese ancora aperto e continuava a sospirare.
Notando il suo comportamento strano, Francesco la scrollò:"Ingrid, non sembri entusiasta per la fine della scuola.".
La ragazza si alzò di scatto come se fosse stata appena svegliata con dell'acqua gelida:"Cosa hai detto, scusa?"chiese distratta guardandosi attorno.
"Niente."il ragazzo la guardò offeso.
"Cosa farete questo Natale?"chiese sorridente Alice:"Io cenerò con i miei genitori e i miei nonni.".
"Anche io, però noi abbiamo invitato anche degli amici."Francesco infilò i libri dentro lo zaino.
Alice guardò incuriosita Ingrid, che aveva appoggiato di nuovo la testa sul banco:"Ingrid, non prepari almeno lo zaino?".
La compagna non rispose e i due ragazzi si guardarono preoccupati.
Fuori di scuola incontrarono Mirko, ma appena si fermarono per chiacchierare, Ingrid continuò a camminare non accorgendosi di nulla; fissava le sue scarpe nere calpestare l'asfalto, ogni tanto alzava lo sguardo per controllare se qualcuno era davanti a lei, per poi riabbassare la testa.
"Sono preoccupata per lei."Alice continuò a fissare l'amica che camminava senza di loro.
Francesco annuì:"Anche oggi era così distratta. Nell'ora di lettere il professore l'aveva chiamata per farle leggere un testo, però lei non ha risposto, ha continuato a fissare il libro e a sospirare.".
"Proverò a parlarle io, percorriamo la stessa strada per arrivare a casa d'altronde."Mirko li salutò, augurò loro buone vacanze e corse verso Ingrid.
"Ragazza del parco!"la chiamò, ma la compagna non si girò; continuò a correre e finalmente la raggiunse:"Ragazza del parco, mi senti?".
Nessuna risposta, allora Mirko le afferrò il cappuccio della giacca, fermandola. Ingrid alzò la testa di scatto:"Mirko, mi ha quasi strozzato!".
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo:"Alice e Francesco mi hanno raccontato che oggi ti sei comportata in modo strano per tutto il tempo. Cos'hai?".
La compagna sembrò pensarci:"Non credo di essermi comportata in modo strano..".
"No? Hai continuato a camminare quando noi tre ci eravamo fermati per parlare!".
"Davvero?"si sorprese Ingrid.
Mirko la guardò serio negli occhi:"Sei così distratta perché è successo di nuovo qualcosa a tua nonna?"
La ragazza rise nervosamente, poi si guardò attorno, cercando di non incrociare il suo sguardo:"A mia nonna non è successo niente, semplicemente questa settimana dovrà dormire in ospedale, quindi passerò il Natale da sola. Ma ci sono abituata, è normale per me passare delle intere giornate senza nessuno.".
"I tuoi genitori?".
"I miei genitori? Giusto, ho anche dei genitori...".
Il ragazzo socchiuse gli occhi e le si avvicinò lentamente:"Mi nascondi qualcosa?".
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La Ragazza Del Parco {in revisione}
Teen FictionIngrid era una ragazza diversa dalle altre, tutti la ritenevano fredda e senza un cuore. Ma forse uno ce l'aveva, visto che durante il suo percorso scolastico incontrò persone che riuscivano a vedere del buono in lei. E una di queste, inoltre, le fe...