Capitolo 14

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Il lunedì successivo la scuola cominciò per tutti, anche per gli studenti che erano andati in gita. Quella mattina Ingrid non era riuscita a guardarsi allo specchio, perché le sembrava di essere inguardabile. Si incamminò verso la scuola con il cappuccio della felpa che le copriva totalmente i capelli.

Quando entrò in classe, si sedette il prima possibile al suo banco e cercò di ignorare i suoi compagni che la fissavano scioccati.

Alice le si avvicinò con gli occhi sgranati, ma, prima che potesse dire qualcosa, la ragazza alzò una mano per bloccarla:"Non... Dire... Niente.".

"Ingrid, cosa hai fatto?"Francesco le raggiunse.

Un mugulio disperato uscì dalla bocca della ragazza in nero, che si accasciò sul banco.

"Perché ti sei tinta i capelli?"chiese Alice in preda alla curiosità.

"Non li ho tinti.".

Francesco ridacchiò confuso:"Ma hai i capelli, come dire... diversi. Ecco, sono rossi!".

"Lo so! Secondo te perché mi sto nascondendo sotto un cappuccio?"sibilò la ragazza nervosa.

Alice allungò il braccio e toccò quei capelli nuovi:"Non sono nemmeno finti. Vuoi dire che per tutto questo tempo ti sei tinta i capelli di nero, mentre è questo il loro colore naturale?".

Ingrid annuì con ancora la testa appoggiata sul banco:"È tanto strano?".

Il ragazzo si grattò il mento:"Dal momento che ti sei sempre presentata completamente in nero, posso dire che effettivamente sei molto strana adesso.".

"Francesco!"lo rimproverò Alice dandogli una gomitata:"Stai bene con questo colore, non serve che ti nasconda, Ingrid.".

La professoressa entrò in classe e tutti gli alunni si sbrigarono a posizionarsi ai loro posti.

A fine lezioni Ingrid si sbrigò a tornare a casa, perché non voleva farsi vedere da nessun altro. Lungo la strada di ritorno le vibrò il telefono; le era arrivato un messaggio da Mirko con su scritto:"Voltati.".

La ragazza si girò incuriosita e venne subito immortalata da un flash proveniente da un altro cellulare, tenuto in mano da Mirko.

"Che cosa fai?"brontolò la ragazza.

Il compagno guardò lo schermo del telefono e sorrise:"Ti ho scattato una foto.".

"Chi ti ha detto che potevi farla? Dammi subito il tuo cellulare!".

"Perché? Vuoi cancellare la foto?".

"Ovvio."la ragazza si avvicinò per prendergli il telefono ma Mirko alzò il braccio che lo teneva, in modo che la ragazza non potesse afferrarlo.

"Cancella subito quella foto!"Ingrid si appoggiò su una spalla del ragazzo e saltò per raggiungere la mano alzata.

Mirko ridacchiò e, appena la compagna saltò di nuovo, la prese in braccio al volo. Ingrid si paralizzò, il cuore iniziò a batterle perché quei due occhi verdi la stavano guardando e delle braccia la tenevano senza farla cadere.

Rimasero in silenzio per qualche minuto; poi il ragazzo spezzò quell'atmosfera:"Ti rifaccio questa domanda:", fece scendere Ingrid dalle sue braccia, ma senza farla allontanare:"Io ti piaccio?".

Di nuovo silenzio.

La ragazza rise nervosamente:"Che domanda è? Comunque cancella quella foto.".

"Non cambiare discorso. Io ti piaccio?"lo sguardo di Mirko era serio e questo incuteva un po' di timore alla ragazza, che abbassò la testa:"Credo di sì.".

La Ragazza Del Parco {in revisione}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora