Capitolo 16

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"Allora, vediamo cosa abbiamo qua."Alice aprì le ante dell'armadio di Ingrid. Infatti, le due amiche si trovavano a casa della ragazza in nero, più precisamente nella sua camera, perché la ragazzina

voleva a tutti i costi cambiarle lo stile di vestire.

Ingrid era seduta sul letto e la guardava irritata:"Tutto questo è veramente necessario? Io mi trovo benissimo con i miei vestiti attuali.".

"Insomma!Bisogna cambiare ogni tanto, no? Non lamentarti e aiutami a decidere quali vestiti tenere e quali no, poi andremo a comprarne di nuovi.".

La ragazza sospirò alzandosi e avvicinandosi all'amica che, intanto,aveva già accumulato qualche maglietta da dare via:"In teoria dovrei decidere io cosa scegliere, secondo i miei gusti.".

"In teoria; in pratica devo svegliarti io perché sei troppo pigra.Inoltre i tuoi gusti personali includono solo il nero, grigio e raramente viola scuro."Alice prese due felpe e un paio di pantaloni e li sistemò vicino al grande mucchio che si era già formato.

Dopo un'oretta il pavimento era ricoperto da un mare di vestiti neri;Alice si sfregò orgogliosa le mani:"Benissimo! Ora andiamo a far compere!", afferrò il polso dell'amica e la trascinò fuori di casa fino al centro città.

Passarono tutta la giornata ad entrare ed uscire da negozi con sempre più borse in mano. A fine giornata le due amiche erano esauste e si andarono a rinfrescare in un bar.

Alice ordinò un'aranciata, mentre Ingrid una limonata.

La ragazzina guardò pimpante la ragazza seduta di fronte a lei:"Allora?Sei soddisfatta?", ma la risposta fu solo un mugulio, allora continuò:"Domani è sabato e indovina? Proprio domani aprono il parco-giochi per inaugurare la primavera! Andiamoci tutti insieme Francesco, io, tu e Mirko.".

A quel nome Ingrid si strozzò con il succo che stava bevendo, facendo ridere l'amica davanti a lei. Quando smise di ridere Alice si asciugò le lacrime:"Cos'hai? È il tuo ragazzo! Non dovresti scioccarti appena senti nominare il suo nome!".

"Non ci sono abituata, tutto qua."Ingrid guardò verso il basso per l'imbarazzo.

"Siamo molto timidi."scherzò la ragazzina:"Però mi fai sorgere un dubbio. Se sei a disagio ogni volta che senti il suo nome, cosa ti succede quando vi baciate?".

La ragazza sgranò gli occhi e bevve in un sorso solo tutta la limonata rimasta dentro il bicchiere per non rispondere. Allora Alice si incuriosì:"Non dirmi che non vi siete mai baciati!".

Ingrid scrollò la testa:"No, in realtà...", ma non finì di parlare che la sua amica si alzò di scatto e iniziò a urlare eccitata:"Non ci posso credere! Tu e Mirko che vi baciate! Che spettacolo stupendo!".

La ragazza in nero la zittì facendola sedere nuovamente sulla sedia e,coprendosi il volto con le mani sussurrò:"Cosa c'è di stupendo?".

"Non dirmi che non provi niente quando Mirko ti bacia."Alice sorseggiò l'aranciata.

Ingrid non rispose; ovviamente provava qualcosa quando Mirko anche solo la guardava, però non le piaceva parlarne: le sembrava che fosse un discorso troppo personale.

"Quante volte?"chiese ad un certo punto la ragazzina e, vedendo che la sua amica la guardava curiosa, ripeté la domanda:"Quante volte vi siete baciati?".

La ragazza in nero la guardò stupita:"Come fai a parlare di queste cose ad alta voce e senza imbarazzo.".

"Perché sono cose normali. Inoltre, fa bene sfogarsi con qualcuno ogni tanto.E io sono la persona giusta giusta per te!"Alice sfoggiò un sorriso enorme orgogliosa di essere una persona importante per la ragazza in nero:"Allora? Quante volte vi siete baciati?"insisté.

La Ragazza Del Parco {in revisione}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora