Capitolo 5

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Le vacanze estive finirono velocemente e il primo giorno di scuola arrivò. Solo tre cose erano cambiate rispetto all'anno precedente: Ingrid, Alice e Francesco erano in seconda superiore, mentre Mirko in terza, ma il fatto più evidente era che in questo piccolo gruppo si era aggiunta una persona, ovvero Luisa.

Tutto era cominciato la settimana prima dell'inizio del liceo, in una solita gita al mare; infatti in quel giorno si sarebbe svolta l'ultima uscita estiva tra i quattro compagni, ma, mentre quest'ultimi raggiungevano la fermata dell'autobus, incontrarono Luisa, che iniziò a parlare di cose poco interessanti e poi, con la scusa di aver problemi coi compiti, andò via con Mirko aggrappandosi al suo braccio.

Anche Francesco, Alice e Ingrid, allora, decisero di completare insieme i compiti.

"Se non andiamo tutti al mare, io non ci vado!"aveva affermato Francesco.

"Neanche io!"l'accompagnò orgogliosa Alice:"Siamo una squadra,vero?"si rivolse a Ingrid.

La ragazza annuì poco convinta.

Passò un mese dall'inizio della scuola e in tutto questo tempo i quattro compagni dovettero sopportare Luisa, che insistette pure per entrare nel loro gruppo studio pomeridiano.

"Non ce la faccio più!"gridò Ingrid battendo le mani sul tavolo.

La nonna sgranò gli occhi:"Cos'hai? Perché all'improvviso ti sei alzata? Siediti e continua a mangiare.".

Infatti la ragazza aveva perso il controllo proprio mentre cenava con la vecchietta; appena si accorse di cosa aveva fatto, abbassò lo sguardo e, imbarazzata, impugnò di nuovo la forchetta.

"A cosa stavi pensando?"rise la signora.

"Nonna,è normale odiare una persona?"la ragazza la guardò piena di speranza.

"Sì,ma bisognerebbe guardare anche i suoi lati positivi. L'odio è una cosa molto brutta.".

"Se non ci riuscissi?"Ingrid abbassò di nuovo lo sguardo e cominciò a giocherellare nervosamente con le dita.

"Quella persona è una ragazza o un ragazzo?"la nonna le sorrise.

"Odio due persone: una è un ragazzo e l'altra una ragazza."la voce della nipotina diventava sempre più flebile.

"E quell'adolescente è lo stesso ragazzo che ti ha aiutata a studiare?".

Ingrid annuì, poi borbottò:"Lo odio tantissimo! Mi da sempre fastidio, tanto fastidio da sentire una scossa al petto ogni volta che lo guardo negli occhi. Inoltre, quando è con quella ragazza, lo odio ancora di più!"senza accorgersene si era nuovamente alzata.

La nonna cominciò a ridere mentre prendeva le stoviglie e le poneva sul lavello:"L'amore gioca brutti scherzi!".

La mattina dopo si svegliò di buon'ora e, quando uscì di casa, la ragazza trovò Mirko appoggiato al muro accanto a lei:"Buongiorno, ragazza del parco."sbadigliò.

"Che ci fai qui?"Ingrid, senza guardarlo in faccia, iniziò a camminare verso la scuola.

"Devo parlarti di una cosa..."il ragazzo la raggiunse:"... Di una cosa riguardante Luisa.".

La ragazza sentì un dolore al cuore:"Non mi interessa.".

"Ti prego, sei l'unica che può aiutarmi."il volto di Mirko era serio e questo preoccupò la compagna che si fermò e si schiarì la voce:"Cosa vuoi?".

"Luisa inizia a darmi molto fastidio: mi sta sempre vicino, risponde al posto mio quando parlo con i miei amici e ogni mattina mi aspetta fuori di casa. Non la sopporto più! Ho provato a dirglielo in tono gentile, ma lei è scoppiata in lacrime e per farla smettere ho dovuto rimangiarmi quello che avevo detto.".

La Ragazza Del Parco {in revisione}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora