Mi risveglio senza neanche sapere che mi fossi addormentata, provo ad aprire gli occhi, ma non ci riesco, la luce è troppo accecante. Sento una stretta alla mano, istintivamente la stringo e poi non sento più nulla. Dopo un paio di secondi sento una porta aprirsi per poi chiudersi, qualcuno è uscito, oppure è entrato. No, è uscito, perché saranno passati tre minuti e ancora non ho sentito nulla, neanche un respiro. Io comunque non riesco a fare nulla, non riesco più a muovere un dito. Ho sete. Mi sono appena resa conto di avere la gola estremamente secca. A chi posso chiedere dell'acqua? E come posso chiedere dell'acqua senza parlare o muovermi? Sto per aprire gli occhi, ma il rumore della porta che si apre me li fa richiudere all'istante, sento delle varie voci, ma non riesco a distinguere quello che dicono. La porta si chiude e poi sento dei passi correre, finché non mi sento afferrare il viso da qualcuno.
"Piccola, io ti ho sentito, mi hai stretto la mano, per favore, rifallo" dice la sua voce, spostando una mano sulla mia, stringendola. Vorrei stringerla, ma non ci riesco. Vorrei far sapere a Shawn che riesco a sentirlo, ma non so come.
"Signorino Mendes, meglio se esca" dice una voce profonda e sicuramente maschile. Io però non voglio che lui esca, voglio che lui rimanga qui.
"Lei non capisce, io l'ho sentita. Mi ha stretto la mano'' ribatte Shawn con tono flebile, sta per caso piangendo? Per me?
"Lo capisco, ma lei deve capire che non può fare così alla paziente, deve lasciarla respirare" spiega il dottore, suppongo.
"Okay, ma mi lasci restare, la prego, è quello che vorrebbe lei" dice Shawn aumentando la presa sulla mia mano, staccando l'altra mano dal mio viso. Lui ha ragione. Io voglio che lui resti qui, se c'è una persona a questo mondo che potrebbe farmi stare meglio è Shawn Mendes. E poi non vedo l'ora di riuscire a fare qualcosa, almeno saprò per quale motivo non riesco a muovermi ora. L'ultima cosa che riesco a ricordare è che ho dato un bacio sulla guancia a Shawn e poi me ne sono andata, basta. Non so dove sono andata, il mio ricordo si blocca a me che cammino per la strada.
"D'accordo, altri cinque minuti, poi faremo delle visite" dice il dottore forse provando pena per Shawn, gli avrà sicuramente detto che stiamo insieme o qualche cazzata da Shawn.
"Piccola," inizia a parlare accarezzandomi una guancia, "perché ti sei voltata a camminare? Dovevi rimanere con me. Io ti ho sempre detto che ti avrei protetta, ed è quello che avrei fatto se fossi restata. Ma tu sei così testarda e sicura di te che te ne sei voluta andare. Te ne sei voluta andare da me, verso la strada. Sei stata una stupida. Mi spieghi perché non hai guardato prima di attraversare? Io non vorrei fare il rompipalle o una cosa del genere, ma non è una cosa da niente guardare prima di attraversare. Perché avresti evitato di ritrovarti in questo ospedale del cazzo, facendolo. Mi manca vedere il tuo sorriso, piccola, anche se la causa non ero io. Quando ti risveglierai, e ti sbrigherai anche a muovere il culo per farlo, mi spiegherai per quale motivo hai deciso di smettere di parlarmi, e voglio la verità. Non la cazzata che mi hai detto. Ti sei dimenticata di chi sono io? Sono il tuo migliore amico, prima di qualsiasi altra cosa. Io ti conosco meglio degli altri, so se dici la verità o no." smette di parlare e tira su con il naso, sta piangendo. Vorrei tanto fare qualcosa in questo momento, per fargli sapere che io sto bene. Ma cosa? "Scusa se ti sto aggredendo," continua, "non dovrei. Ma non riesco a fare altro. Riesco solo ad incolparti per non essere stata con me. Dovevi restare con me, almeno per altri tre secondi, e quella cazzo di macchina non ti avrebbe colpito. La verità è che senza di te non riesco a fare più di tanto, soprattutto ai concerti, e i fan se ne sono accorti. Ho dovuto rimandare tre concerti, per te. Io ti amo, Karen, e vorrei che tu ti alzassi da questo fottutissimo letto e che venga con me, adesso, ma so che non succederà. Però so che succederà. Perché so che anche tu mi ami. Lo sanno tutti, lo sa persino-" la sua voce si ferma qui, interrotta da una femminile, sicuramente di Camila.
"Stavi per dire me, Shawny?"
"Che cazzo vuoi?"
