PRIMA PARTE
Lexa
Un'altra giornata è finita, mi sento molto stanca. Ma per niente al mondo rinuncerei alla mia visita serale, su nel terrazzo del palazzo, con la mia coperta rossa. Rossa come il mantello heda. Tengo molto a questa coperta, me la regalò mia madre quand'ero bambina. Sorrido al ricordo avevo 5 anni. Forse mia madre ha sempre saputo che un giorno ci sarei riuscita, che sarei diventata heda, e avrei guidato il nostro popolo. Ricordo che tutte le sere mi portava qui a vedere le stelle. Mi parlava spesso dello spazio, dell'infinito... (un giorno mi mostrò un disegno di esso, mi piacque così tanto che decisi di farmi un tatuaggio dietro la nuca). Io ero così affascinata da tutto ciò sarei rimasta ore e ore ad ascoltarla senza mai annoiarmi. Poi la malattia la portò via da me. Quella stessa sera corsi qui sul terrazzo, con le lacrime agli occhi, mi sdraiai nella coperta che portava ancora il suo profumo e la vidi. La stella più grande e brillante che io avessi mai visto. Gli diedi subito il nome di mia madre. E da quella sera, tutte le sere salgo qui a vederla, lei mi guida e mi sostiene. Mi fa sentire bene. E anche stasera eccomi qui con il mio piccolo segreto, nel mio piccolo rifugio, sdraiata nella mia adorabile coperta. Un attimo cos'è quello? Un lampo rosso attraversa il cielo. Strano non ricordo di aver mai visto niente del genere, né che mia madre ne abbia mai parlato o accennato. Incuriosita mi alzo per guardare meglio. C'è molto vento questa sera. Non posso fare a meno di guardare questa varietà di colori rosso-arancioni nel cielo. Che meraviglia, rimango incantata. Sorrido pensando a mia madre, a lei sarebbe piaciuta tantissimo.
Clarke
Sono passati 95 anni da quando il genere umano non mette più piede sulla terra. I pochi sopravvissuti alla catastrofe si trovano all'interno di una navicella madre quella che chiamiamo Arca. Vaghiamo per lo spazio per tutto il tempo, e tra un impiego e l'altro, ci godiamo le meraviglie che l'universo ci regala come il passaggio di un meteorite o l'eclissi solare. Qui abbiamo imparato di tutto, soprattutto a sopravvivere. Purtroppo non è stato sufficiente. L'Arca ha subito un guasto molto grave, e non potendolo riparare, il consigliere ha deciso che 100 di noi dovranno andare sulla terra. Ed eccomi qui caricata quasi a forza su una navicella più piccola destinata verso la speranza. Mi trovo all'interno con altre 99 persone terrorizzate da quello che ci aspetta, la navicella viaggia troppo veloce sembra di stare in un forno. Ci schiantammo al suolo, l'impatto fu violento, ma stavamo tutti bene. Una volta usciti di li, la terra ci sembrò molto diversa da quella che i nostri antenati ci avevano tramandato, tutto era cambiato. Eravamo circondati da un fitto bosco.
,7
STAI LEGGENDO
STARRY NIGHT
FanfictionQuesta è una storia divida in tre parti, basata su la serie tv The 100. E' la storia di due ragazze che si incontrano, si innamorano e superano ogni ostacolo. è la mia prima storia e mi piacerebbe avere un vostro parere.