CAPITOLO 17

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 Clarke / Lexa

Il giorno dopo Clarke si alzò di buon umore. Come tutte le mattine andò con Selene al laboratorio.

Selene notò subito che Clarke era molto assente ma non chiese nulla.

Clarke non pensava ad altro. La sua mente vagava alla serata precedente, la serata che aveva passato accanto a Lexa. Una serata davvero bellissima, non ricordava di essere mai stata così bene in compagna di nessun'altro come con Lexa. Si trovava così bene con lei.

Si ricordò della stella cadente e del desiderio, e in cuor suo si trovò a pregare che si avverasse. Poteva desiderare molte cose ma lei aveva desiderato di poter passare altre serate come quella. Sì ci sperava tanto.

Clarke e Selene si recarono a palazzo per svolgere i loro compiti e le loro visite giornaliere.

Come al solito a fine giornata Clarke si recava in biblioteca, quando arrivò trovò Indra ad aspettarla che disse: "il comandante vuole vederti" e la accompagnò nella sua camera. Ma prima di lasciarla entrare la guardò e disse in tono severo "sta attenta a ciò che fai", se ne andò lasciandola lì fra mille dubbi.

Clarke bussò e senti dall'altro lato rispondere "entra". Aprì la porta e Lexa era lì pronta con la coperta rossa in mano, si diresse al rifugio. Un rifugio che prima era solo suo, adesso invece era di entrambe, pensò Clarke. Un rifugio lontano dal mondo, dai doveri...dove c'erano solo loro due tutto il resto spariva. Clarke sorrise tra sé e sé il suo desiderio si era avverato. Raggiunse Lexa sul terrazzo e si sdraiarono sulla coperta rossa.

Si misero a guardare le stelle e ridendo insieme si misero ad indicarle riconoscendole e dicendo il loro nomi: "Clarke guarda lì c'è Andromeda e la giù invece c'è Cassiopea, sono stupende" disse Lexa ridendo. Clarke le guardò, poi guardo lei si sono stupende proprio come te pensò.

"già, e quelle invece sono l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore" disse indicandole.

Quando si voltò però vide che Lexa guardava altrove e all'improvviso era diventata triste. "che succede?" chiese e guardò nella stessa direzione che guardava lei. E vide una stella meravigliosa, splendente... "quella non la conosco". "è Astrea la stella di mia madre" rispose Lexa molto triste. "Lexa è bellissima". Avrebbe voluto consolarla, stringergli la mano...ma non lo fece.

Il comandante non avrebbe mai accettato quel contatto e Lexa? Lexa lo avrebbe accettato? La mente di Clarke vagava fra mille dubbi.

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