CAPITOLO 10

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Clarke

Intanto Bellamy, Jaha e tutti gli altri tornarono alla navicella Arca. Informarono Clarke dell'accaduto.

Clarke era furiosa e se la prese con Bellamy: "perché? Dimmi perché avete sparato? Tu lo sapevi benissimo che con quella gente avevamo un accordo di pace..." disse Clarke puntandogli un dito accusatore in faccia.

"...e per Octavia vero? Non ti è andata giù per come l'hanno trattata e ti volevi vendicare..." disse, "IDIOTA" gli urlò contro, e se ne andò lasciandolo solo con le sue colpe, senza dargli la possibilità di aprire bocca.

Clarke uscì dalla navicella preoccupata, quello che era successo era molto grave, l'accordo di pace che era riuscita ad ottenere era saltato. E adesso? Cosa sarebbe successo?

Di sicuro questa volta ci sarebbe stato uno scontro, erano tutti in pericolo. Il comandante si era fidata di lei, e lei aveva fallito. Doveva parlare con il comandante, doveva parlare con lei, doveva provarci almeno.

Lexa

La Regina di Ghiaccio si presentò dal comandante accompagnata dal figlio più grande Roan e la sua gente.

Il comandante sapeva già tutto, certo anche lei era furiosa per l'accaduto, non era contenta di vederla lì, ma non poteva non riceverla.

Nella sala del trono scoppiò il finimondo. La Regina accusò davanti a tutti il comandante. La stava provocando. "gli stranieri hanno ucciso due bambini innocenti, massacrato i miei uomini...e hanno ucciso mio figlio" disse con dispiacere, per poi aggiungere "pretendiamo la loro testa...e quella del loro capo".

Tutti si misero a urlare: "a morte, a morte gli stranieri".

Il comandante alzò la mano per far tacere tutti, e disse: "Indra va a prendere Clarke del popolo del cielo". 

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