CAPITOLO 21

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[Selene]

Selene iniziò a raccontare: "conosco Lexa da quando eravamo bambine. Siamo cresciute insieme. Da quando ha perso i suoi fratelli è cambiata. È successo tanto tempo fa. I villaggi a quel tempo erano in guerra tra loro. Il padre della Regina di ghiaccio fece attaccare il nostro villaggio. E in quel massacro i fratelli di Lexa persero la vita, tutto accadde sotto sui occhi. Lei era solo una bambina non poteva far nulla, ma non si perdonò. Lei si salvò perché eravamo insieme e stavamo giocando. Poi suo padre vendicò la morte dei figli. Sangue chiama altro Sangue. Ci fu un duello, proprio come quello che Lexa dovrà affrontare fra pochi giorni. Sono le nostre regole. Regole che ci permettono di andare avanti. A volte possono sembrare dure, violente come uccidere i tuoi amici. Ma sono cose che vanno fatte anche se è dura. Senza regole ognuno sarebbe libero di fare ciò che vuole, ci sarebbero sempre conflitti. Ci massacreremmo gli uni con gli altri. Invece con le regole è diverso, ognuno fa ciò che deve. Le tramandiamo dai nostri antenati, nessuno può cambiarle solo applicarle. E il comandante lo fa in modo giusto, impeccabile. È il miglior comandante che abbiamo mai avuto". Selene fece una pausa e guardò Clarke, che non batté ciglio.

Poi proseguì "il padre di Lexa era un abile combattente. Riuscì a battere il padre della Regina, ma era ferito in modo grave. Cercarono in tutti i modi di salvargli la vita, ma non ci riuscirono aveva perso molto sangue. Quando morì Lexa era a pezzi. Ma si rialzò e continuò ad andare avanti con la sua vita. è sempre stata testarda, coraggiosa, una combattente. Per parecchio tempo dovette cavarsela da sola. Poi conobbe Costia, si innamorarono. Lexa era di nuovo felice. Ma la sua felicità non durò molto. La Regina di ghiaccio giurò vendetta per la morte del padre. Fece rapire Costia la torturarono e poi la fece decapitare in piazza davanti a tutti, l'accusa era tradimento. Stronzate. Ma nessuno si fece avanti, tutti sono terrorizzati dalla Regina, l'unica che gli tiene testa è Lexa. Dopo la morte di Costia, Lexa si chiuse di nuovo a riccio. Ha paura ad affezionarsi, di innamorarsi e di perdere ancora le persone a cui tiene." fece una pausa, per poi riprendere "Quella donna è pericolosa, e anche suo figlio Roan, non ha mai perso un incontro. Ascolta Clarke nessuno può contraddire una decisione del comandante. Ma forse a te darà retta. Devi parlarci Clarke, devi convincerla. Devi provarci almeno. Ho tanta paura per lei." disse supplicandola.

Clarke rimase in silenzio per tutto il tempo, non sapeva cosa dire.

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Clarke

Finita la conversazione Clarke e Selene si recarono come ogni giorno a palazzo per le visite.

Lexa e Clarke si scambiavano continue occhiate. Dopo la conversazione con Selene, Clarke era molto spaventata. Rivolse a Lexa il suo miglior sorriso, ma dentro di sé il suo cuore tremava. I loro sguardi erano sempre più frequenti, anche se cercavano di fare molta attenzione, non potevano farne a meno quei semplici sguardi per loro significavano tanto. Volevan dire...io ci sono.

La cosa non sfuggì al maestro e a Indra che si guardarono, erano molto preoccupati. Tutti conoscevano la storia del comandante. Il giorno del combattimento si avvicinava e il comandante non poteva distrarsi. Il maestro doveva parlarle.

Intanto Indra si avvicinò a Clarke, facendole vedere che tipo era il comandante. Premurosa, gentile, severa quando serve...giusta. Fece capire a Clarke che non potevano permettersi di perderla. Il suo popolo aveva bisogno di lei. Indra guardò Clarke il suo volto era puro terrore.

Clarke rimase sorpresa."Roan non ha mai perso un incontro" disse. Di nuovo quella frase, pensò Clarke.Era molto preoccupata, prima Selene ora Indra, e guardando Lexa capì che eral'unica che poteva fare qualcosa, doveva parlarle. 

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