CAPITOLO 22

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Lexa

Ogni giorno dopo i suoi doveri il comandante si allenava con il maestro.

Durante l'allenamento il maestro ripeteva sempre i suoi insegnamenti.

Lexa ormai li sapeva a memoria. Si allenava da quando era bambina con suo padre.

Ogni giorno quando si allenava nella sua testa non sentiva la voce del maestro ma quella di suo padre.

"Ricorda figlia mia....

- Tieni sempre i piedi allineati con le spalle e quando ti muovi, fallo con le gambe divaricate. Non tenere mai i piedi vicini. Tieni la spada per maneggiarla facilmente. Osserva il tuo avversario e quando ti attacca, fai una contromossa. Sii veloce. Quando ti difendi tieni sempre la lama della spada vicino al corpo e cerca sempre di contrattaccare. Il modo in cui posizioni i piedi è essenziale per l'equilibrio corporeo. Più tieni le piante dei piedi a contatto con il terreno e più potenti saranno i tuoi attacchi. Per restare in equilibrio, cerca di muoverti facendo scivolare i piedi sul terreno invece che alzarli per camminare. Non è una cosa buona inclinarsi in avanti alzando i talloni, fai attenzione a come metti i piedi perché l'avversario potrebbe farti cadere facilmente quando ti attacca. Mantieni una postura dritta con il petto e torso in avanti per avere un buon equilibrio quando sferri un attacco e mantenerti in una posizione neutra per schivare meglio gli attacchi che possono provenire da ogni direzione.

- fatti un'idea sullo stile di combattimento dell'avversario. Abbiamo tutti delle debolezze, ad esempio i più piccoli posso essere molto potenti mentre quelli più alti riescono ad estendersi meglio ma lasciano allo scoperto le gambe, ecc.

- Combatti attentamente, mantieni sempre il controllo e la concentrazione. Così sarai in grado di difenderti, aspettando che il tuo avversario attacchi per fargli una contromossa.

- L'atteggiamento può decidere l'esito di un combattimento tanto quanto la spada stessa, ed è uno stratagemma efficace. Se sei nervosa o spaventata, l'avversario potrebbe approfittare della tua insicurezza cercando di farti commettere un errore per poterti attaccare...".

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Lexa aveva notato che quel giorno il maestro era molto teso e chiese "c'è qualcosa che vuoi dirmi?" "Sì, penso che non dovrebbe combattere contro Roan è troppo pericoloso, non ha mai perso un incontro" disse il maestro.

"Sì è vero. Ma non ha mai combattuto contro di me" rispose Lexa sicura.

Il maestro la guardò e osò "lo fa per lei, per quella ragazza non è vero? Non dovrebbe rischiare la sua vita per lei" disse con un po' di incertezza.

Lexa infastidita rispose brusca "so ciò che faccio". "ricordi i miei insegnamenti, l'amore è una debolezza, più ci si affeziona a gli atri più si soffre, dovreste saperlo" disse con esitazione.

"come osi dirmi questo dopo tutto quello che ho passato?" disse furiosa Lexa.

Il maestro la guardò e lesse nei suoi occhi tutto il dolore che heda si portava dentro da tanto tempo e non disse neanche una parola. Non voleva farla soffrire era solo preoccupato per lei, lo erano tutti. Heda è sempre stata un grande comandante, tutti tenevano molto a lei.

Lexa si avvicinò e quando erano faccia a faccia disse "ti sbagli. Sai cosa dicevano i miei genitori quando ero piccola? Che l'amore è tutto, l'amore è forza. Perché anche se ci fa soffrire ci rende forti. Ed è grazie a questo che riusciamo ad andare avanti ogni giorno". lo affiancò, mettendo la sua mano sulla spalla del maestro, un semplice gesto di cortesia. Poi avvicinandosi a lui quanto basta disse "per oggi abbiamo finito" disse prima di allontanarsi.

Oggi era stata heda ad insegnare una lezione al maestro.     

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