11: Ricordami

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Ricordami...
Ogni passo che farai dovrai ricordarmi, senza lasciare nulla alle spalle.
Ogni cosa che vedrai, parlerá di noi.
E ogni cosa che ricorderai...
Saprá un pó di quello che abbiamo passato...
Ogni cosa ha il suo tempo...
Ogni cosa ritornerá al suo posto.

Queste erano le parole del biglietto che Emily leggeva sempre.
Parole che trafiggevano l'anima. Che facevano ricordare il suo passato in ogni colore dell'arcobaleno.

Guardava quella foto, quella frase e il suo cuore iniziava a battere sempre più forte...
Il perchè?
Non c'era un perchè, sapeva solo che quando ricordava quel qualcosa, il suo cuore diventava come una bomba ad orologeria.
Poteva scoppiare, in ogni secondo, in ogni minuto della sua vita.
E pensare che è successo tutto per caso...
E i "tutto per caso" hanno una fine stravolgente...

L'avrebbe avuta anche lei.

Si sedette sulla sedia del tavolo, sfogliando un libro della sua libreria.
Guardó la paginazione rilegata in oro...
Sfoglió quel libro come se fosse la cosa più importante del mondo.
Le sue dita accarezzavano la copertina.
Sopra c'era una scritta.
"La mezzanotte" il suo primo libro diventato cartaceo, a insaputa di tutti. Anche se non finito del tutto, quella era la prima parte del suo libro...
Quello era il suo segreto.
Sapeva che un giorno sarebbe stato utile tutto ció.

La porta di quella libreria che si apriva. Un campanellino che suonava...
E un:
"Buongiorno" da parte di un ragazzo.
Emily alzó gli occhi, mentre un ciuffo le ricadeva sul viso.
Appena guardò il ragazzo rimase un pó intontita...
"Francesco" sussurró.
Il ragazzo la guardò e sorrise.
"Dovrei prendere un libro." Disse lui, guardandosi intorno.

Si vedeva dal suo corpo...non era interessato ad un libro.
Ogni attimo in cui lei si girava era una scusa per guardarla.

"Umh, vediamo..." disse lei girandosi e andando verso la libreria.
"Che libro vuoi?" Chiese.

Lui la guardó mentre lei era di spalle.
"Voglio un libro classico...hai qualcosa di Orwell?" Chiese lui.
Lei si giró. Lo guardò e le parole uscirono da sole, con un mezzo sorriso tra le labbra.
"George Orwell. Colui che ti ha fatto amare la scrittura. Passavamo giornate a leggere i suoi libri..." si bloccò.
Apparve un sorriso, sul viso di lui.
Era quasi nostalgico.

Lei abbassó la testa...
"Si, ho un libro di Orwell...se aspetti un attimo te lo vado a prendere."
"Umh, certo" rispose lui.

Imbarazzata, andó a cercare il libro...
Dopo qualche minuto si vide spuntare la sua testa dagli scaffali.
Il ragazzo la guardó incuriosito.
Era cosí buffa, aveva i capelli scombinati....ma era pur sempre bellissima.

Passavano gli anni...ma la sua bellezza, il suo amore e la sua intelligenza, non cambiavano.
Questo era quello che pensava il ragazzo.

La ragazza gli porse il libro e lui afferró il cartaceo senza guardare la copertina.
Stava guardando il suo viso.

"1984" disse lei, senza nemmeno guardarlo.
Il ragazzo abbassó il viso e guardó la copertina.

"La guerra è pace
La libertá è schiavitù
L'ignoranza è forza"

Recitò quello slogan che faceva parte del libro, ricordando anche i bei momenti passati a leggerlo.

I due ragazzi si guardarono, e come sconosciuti, si salutarono.

Quel giorno faceva così freddo che Emily si dovette mettere una di quelle sciarpe di lana che le arrvavano fino al naso.
Aveva guanti e cappello...
Non riusciva a vedere bene dove camminava...ma sapeva per certo che l'istinto l'avrebbe portata dova non voleva andare.
Si lasció cadere per terra.
E guardó in avanti.
Aveva gli occhi bassi e continuava ad aspettare.

Aapettare e aspettare...
Le ore passavano e ancora, ancora non c'era nessuna traccia.
I suoi occhi si chiusero...
E poi quella voce...
Quel suono melodico che la fece sorridere istintivamenete.
"Emily...che fai qui?" Chiese lui.
"Ti stavo aspettando." Affermó lei, alzandosi di scatto e saltandogli addosso.

Era nell'abbraccio della sua felicitá, e lei non voleva lasciare la sua felicitá.
No.

Lui la guardò...
"Mi sei mancata."

"A me mancava questo" sussurró, lei, a due millimetri dalle sue labbra...

E il bacio...che li fece legare.
Un filo rosso non poteva spezzarsi, annodarsi si, spezzarsi no.


Quel filo non si sarebbe mai spezzato...

Spazio Autrice
Un nuovo capitolo, fatemi sapere se vi è piaciuto...e nulla.
Credo che avrete notato tutti che questo capitolo parla della sorella di Giuliet e del fratello di Nicholas...
Bene, detto questo...evaporo.
Ciao

CenerentolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora