20: Un ultimo ballo?

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"Perchè, in quell'attimo lei si perse. Sembrava eterno...quel solo attimo dove i suoi occhi brillavano per quelli di lui. Mentre, il riflesso degli occhi di lui giaceva nella paura eterna. Un domani. Lui la guardava come se fosse la cosa più bella del mondo.
La guardava come se la sua rondine fosse scappata.
La guardava nel modo in cui le cose belle spariscono.
Per sempre.
Con le tridimensioni che davan le lacrime, lui...la vide giacere sotto i suoi occhi.
Ferma lì, in una pozza di sangue.
La guardò per l'ultima volta, prima che la morte se la portasse con sè."

La chioma mora era attaccata allo schienale della poltrona.
Un paio di occhiali posizionati sul grembo.
Nelle sue mani aveva un libro, un libro che la faceva riflettere.
Poi, sentì quella voce.
Sentì quella musica.
"Questa è l'ultima canzone che ho ballato con lei."
La ragazza dalla chioma mora si voltò guardando il ragazzo, ormai alto, con in braccio una bambina e al suo fianco una ragazza.
Era sorridente.
Come cicatrice di tutto quello che aveva passato.

"Papà, mi fai scendere?" Chiese la bimba.
Lui la guardò e con occhi dolci le rispose.
"Certo Giuliet."
La fece scendere mentre, la canzone partì.

I am not the only traveler
Who has not repaid his debt
I've been searching for a trail to follow again
Take me back to the night we met

La bimba si guardò attorno cercando il proprio cavagliere...
"Ehy! Matteo, vuoi ballare?"
Chiese la bimba.
Il ragazzino di otto anni, la guardò.
Andò vicino a lei chinandosi e prendendole la mano.
"Mi conceda questo ballo, Giuliet."
I due sorrisero senza sapere quello che stavano scaturendo nell'anima della ragazza seduta sulla poltrona.
Senza sapere cosa stavano facendo al ragazzo che era lì in piedi.

And then I can tell myself
What the hell I'm supposed to do
And then I can tell myself
Not to ride along with you

I due bambini ballarono...
Ad un tratto gli occhi del ragazzo e della ragazza non videro più due bambini.
Ma, bensì, due giovani.

I had all and then most of you
Some and now none of you
Take me back to the night we met
I don't know what I'm supposed to do
Haunted by the ghost of you
Oh, take me back to the night we met

Due giovani immersi nel loro ballo.
Stavano ridendo.
Lui che la chiamava principessa e lei che rideva in modo melodico...
Lei che era capace di far fermare il tempo.

When the night was full of terrors
And your eyes were filled with tears
When you had not touched me yet
Oh, take me back to the night we met

Videro le scene di quella sera...
Di quella notte.

I had all and then most of you
Some and now none of you
Take me back to the night we met
I don't know what I'm supposed to do
Haunted by the ghost of you
Take me back to the night we met

I ricordi che avevano scaturito i due bambini erano talmente forti...
Le emozioni di quella notte ripresero vita.

"Grazie mio cavagliere." Disse la bambina tenendo la mano del bambino.
Si sorrisero.

Da dietro si sentì una voce.
"Una bellissima canzone..."
"Simo, resti a pranzo con noi?" Chiese il ragazzo riprendendo in braccio la sua bimba.
"Certo, Nicholas...ora, dove è andato quella peste di mio figlio? MATTEO!" Gridò un pò.
Il bambino si fece strada andando da suo padre.
Tutti si iniziarono ad avviare nella sala da pranzo ma, quella ragazza, no.
Guardò la copertina del libro.
"Allora...come va con..." il ragazzo fece segno alla pancia di lei.
La ragazza si toccò il grembo e sorrise.
"Sta bene, Francesco." Disse alzandosi e posando il libro sul tavolino.
"The night we met, Lord Huron...perchè hai messo questa canzone?" Chiese il ragazzo.
"Giuliet...era per Giuliet. Sono 10 anni ormai." Diesse lei immobile.
Francesco la guardò dolcemente facendole una carezza.
"Emily...sta tranquilla. Lei non è qui. Ma lei farà sempre parte della nostra mente. Del nostro cuore."
Detto questo le prese la mano portandola in sala da pranzo.

Una cosa nessuno si seppe spiegare.
Perchè sul libro della ragazza c'era scritto "La Mezzanotte".
Nessuno sapeva spiegarsi il racconto di quest'ultimo.
E nessuno capì mai chi fosse la ragazza nella dedica. Il suo nome.

"Alla persona che mi ha tenuto sempre testa.
C'eri sempre. Ci sei ancora.
A te questo libro. Dedicato a te, dalla nascita fino all'ultimo dei tuoi giorni.
È la tua storia resa celebre.
È il tuo amore che non appassirà mai.
La rosa nera che sbuca fra tutte quelle rosse.
Questo è per te.
Per mia sorella.
Brilla sempre come sai fare solo tu."

Da tua sorella
Emily Blu.

Infine, nessuno decifrò chi fosse l'anonimo nell'ultima dedica.

"Take me back to the night we met"

Il tuo Principe andato
    a male.




FINE.

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