8: So Cold

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Davvero freddo diventó quel rapporto.
Quel rapporto che gli avvolse nella favola.
E fu così....che continuarono ad aspettarsi, cercandosi.
Senza mai smetterede di sognare.

Ma questo....beh, questo deve essere raccontato.
Ogni cosa ha le sue spiegazioni e ogni cosa ha i suoi motivi...e tutto questo ne ha uno.

Ma per raccontare tutto ciò... Dovremmo fermare il tempo e fare un passo indietro. Un passo nella direzione sbagliata.

3 anni prima
Quella ragazza dai capelli mori e lisci correva sull'asfalto bagnato, cercando di non cadere.
Inseguiva il suo sogno....e poi cadde.
La pioggia le bagnava il capo inzuppandogli tutti i vestiti.
Si guardò e sbuffo, era caduta vicino al muro di un tunnel....accanto a lei, seduto sul marciapiade, c'era un ragazzo con il cappuccio.
Lei lo scrutò....
"Smettila di guardarmi!" Disse lui girandosi dalla sua parte.

Lo guardó ancora un pò.
"Scusa" borbotto per poi abbassare la testa e diventare rossa.

Lui la scrutava con un sorriso.
"Sai...mi piacciono le ragazze che arrossiscono."
Disse con fare ovvio.

"Ma io non sono arrossita..."
Disse lei, senza alzare la testa e comprendosi di più con la felpa.
"Certo, certo"

Si avvicinò di più a lei e le alzó il mento.
Si potevano vedere meglio gli occhi color nocciola del ragazzo.

"Vedi? Sei rossa."
"Odio questa cosa. La odio troppo" disse lei abbassando lo sguardo.
Lui la continuò a fissare.
"E invece io amo questa cosa. Sono bellissime le ragazze che arrossiscono."
Disse sorridendole dolcemente.

Lei alzó lo sguardo e incastrò i suoi occhi con quelli del ragazzo.
Poi sorrise e porse la mano.
"Piacere, Emily"
"Piacere, Francesco."
Disse lui stringendole la mano.

Parlarono a lungo e iniziarono ad uscire come amici...
Ma quello che si celava dietro il tunnel...
Beh, lei non lo poteva sapere.
Non lo sapeva.

Un anno dopo quell'incontro...

"Francesco, cosa mi devi dire ?"
Disse lei ridendo.
"Vieni con me..." disse lui serio.
Lei si spaventò un pò...prese la mano del ragazzo e la strinse.

"Perchè siamo venuti qua?"
Disse Emily rivolgendo il suo sguardo al ragazzo....
"Qui è dove lavoro...questo tunnel è dove spaccio la droga."
Abbassò lo sguardo mentre lei si allontanò.

"Non voglio smettere di essere tua amica."
Disse lei pensierosa.
"Allora non farlo" disse Francesco sorridendo.

"Non lo farò." Affermò la ragazza.

Hey...loro sono la fatina e il fidato di corte.
Sorella di Giuliet...
Fratello di Nicholas...
E così...
Dopo quest'affermazione iniziò il guaio.
La parte buia della fiaba, abbi inizio.

"Devo...andare a lavoro."
Disse lui.

Lei lo baciò sulle labbra...
"Ricorda di ritornare" li sussurrò.
"Ritornerò...perchè sei tu una ragione valida per farlo."
Detto questo si girò e se ne andò.

"Papá cosa sta succedendo?"
Disse lei allarmata, tenendo per mano sua sorella.
"Devo andare....mi hanno chiamato. Spaccio di droga."
Il cuore della ragazza si fermò...e continuò a sperare, mentre, suo padre usciva.

Uno sparo. Due colpi alla spalla.
Sangue.
Coma.
Ospedale.

"COSA CAZZO HAI FATTO! PERCHÈ HAI SPARATO A MIO PADRE?!"
Disse dandogli uno schiaffo...

"Forse è meglio...se te ne vai. Forse è meglio che sparisci dalla mia vita, Francesco...."

Lui si giró senza dire nulla e se ne andò.

Quella ragazza dai capelli mori e lisci pianse.
Pianse tutta la notte...
Sperando che un giorno tutto quello sarebbe stato solo un incubo.
Sperando che tutto passasse.

Attualmente.
Emily camminava...o meglio dire, correva.
La piaggia continuava a bagnarli la testa, e i suoi vestiti erano ormai zuppi.
Si lasciò cadere a terra...appoggiandosi al muro.

Un colpo di tosse la fece girare.
Guardò il volto del ragazzo, e la fredezza prese il possesso di tutto.

Guardò Francesco, senza mostrare nessuna emozione.
"Come il nostro primo incontro."
Sussurrò lui.

"Scusa, cosa hai detto ?"
"Il nostro primo incontro. Tu arrossivi...e io dicevo che amavo le persone che arrossivano."
Disse lui guardandola.
"Giá..."

Francesco si alzò e andò da lei.
Prese la sua mano e la tirò su.
La fece sbattere vicino al suo petto e iniziò a parlare...
"Mi piaceva quando arrossivi...
Mi piaceva qundo tu arrossivi.
Amavo la tua faccia con qiel rossore, che solo io sapevo provocarti.
Mi piaceva un sacco.
Era la cosa che amavo di te.
Era uno dei tanti motivi per cui ti amavo...
Uno dei motivi per cui ti amo."

"Smettila." Disse lei allontanandosi...

"Tu...tu...non puoi farlo" qualche lacrima iniziò a scendere.
"Tu non puoi spaccare questa corazza...non voglio."

"Io invece lo voglio. Voglio vederti sorridere.
Voglio vederti arrossire.
Voglio vederti per quello che sei." Disse lui prendendole il viso e baciandola....

Lei lo allontanò e se ne andò...
Senza dire nulla.
Facendo scendere solo lacrime...
Lasciando che quelle lacrime la lavassero.
Dalle emozioni.
E da quella meravigliosa sensazione...

Non tutto è una favola.
Non tutto può cambiare.
Non tutto deve essere perfetto finchè...
Loro non capiranno che si sognano.

Finchè la loro corrazza non cadrá.
Loro resteranno così.
Nella tremenda maledizione di questa fiaba...
Immersa nella mezzanotte ancora molto lontana.

CenerentolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora