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Eren's POV

Mi svegliai, il luogo era cassioso epieno di luci, non riuscivo bene a identificare la mia posizione.
Il mio corpo non rispondeva più ai miei comandi, sembrava che potessi vedere e basta, sentire il caos che si diffondeva nella mia testa sballandomi il doppio.
Perché non potevo essere sdraiato a casa?

Appena ripresi i comandi del mio scheletro riuscii a trascinarmi, con peso e goffaggine, fuori dal locale.
Era l'ennesima festa ormai per me, la scuola era finita e in un modo o nell'altro potevo benissimo vivere da solo, come d'altronde avevo sempre fatto.

2:00 di notte, l'ora giusta per tornare a casa ubriaco e fatto per le troppe canne o altre cose indefinite.
Non capivo nulla, i piedi li trascinavo e le mani erano poggiate sui muretti umidi della notte.
Crollai dopo qualche metro, respiravo profondamente causando nuvole calde di respiro, la luce del lampione mi rilassó un pochino, chiusi gli occhi per riprendermi.

Un'auto si fermò davanti a me, nel silenzio sentii il finestrino scendere e uno sguardo su di me.

"Un altro?" La voce scoccia di un uomo fermo e le preghiere di una donna al suo fianco, alzai lo sguardo e vidi una chioma marrone che smontava.
"Zitto, io ti ho aiutato, non volevi aiutare anche te? Bene. Hai un poveretto mezzo drogato qua davanti"
Scoppiai a ridere e catturai la loro attenzione, "solo fatto".
"Ecco, visto? Sta da dio"
L'uomo aprii la porta alla mora per farla rientrare, ma ella si chinò davanti a me sorridendo.
Aveva due occhiali grandi e lentiggini sul naso, i capelli erano raccolti in una coda fatta male, il suo sorriso era gentile e mi ricordó quello di mia madre.
"Piacere, Henji. Tu come ti chiami?"
Fece un sorriso più largo mentre l'uomo sbuffava in auto, guardai la portiera e poi di nuovo H..Henji?
"E...Eren.." Deglutii mentre si alzava soddisfatta.
"Bene Eren, vuoi venire in un posto?"
"D..dove?" Mi alzai a fatica
"Hai genitori?" Negai.
"Parenti?" Negai mentendo.
"Siamo persone che aiutano ragazzi giovani a tirarsi fuori dal l'alcol e droghe, il mio collega, Levi.." Indicò l'uomo in auto, il suo sguardo di ghiaccio mi filminò, restiammo a fissarci, io con ancora un'occhio chiuso mentre lui aveva una mano sul volante e il braccio poggiato sul sedile accanto.
"...vorremmo aiutarti, ci concedi ciò?" Sorrise per l'ennesima volta.
Infondo non avevo nessuno, ne avevo passate tante e se non dicevano il vero me la sarei cavata.
"O..ok.." Hanji mi sollevò gridando e mi trascinó nei posti dietro con entusiasmo per poi riprendere posto accanto al corvino.

Per il viaggio mi addormentai, era troppo tutto ciò, volevo fuggire dalla mia realtà, volevo trovare sempre una donna o una famiglia, o almeno amici...

Primo capitolo fatto, non so come andrà avanti, me la sono inventata di sana pianta xD spero vi piaccia e...
È la mia prima storia ERERI e idk cosa uscirà fuori.
Al prossimo capitolo :3

Eterocromia // Ereri Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora