Capitolo 25

139 14 7
                                    

<<È solo che qui fa caldo, si respira a fatica, siamo in un locale piccolo>>
<<Va bene>>
<<Tesoro, ora devo andare c'è lo spumante, sto per venire>> non c'è mai stata frase più adatta
<<Ahahah va bene ahahah, buonanotte>> dico tra una risata e l'altra, riattacca. Va di fretta mia madre! Torno in camera mia, ma mi sono dimenticata le cuffie sulla panchina di fuori. Scendo, apro la porta e giro l'angolo della casa e vedo che il capanno si apre.
<<Ciao mamma, salve signore che non conosco>> li saluto tranquillamente
<<Oh, ciao Alessia>> dice mia madre imbarazzata
<<Una domanda, ma quel "Sto per venire" era a me o a lui?>> chiedo a mia madre
<<Era a...>>
<<No, non voglio sentire altro. Tra l'altro sapevo benissimo che eri qui, io ero seduta tranquillamente sulla panchina quando ho visto le luci della tua macchina, poi ho visto te e l'intruso vicino all'entrata del capanno. Ah, sai che l'audio nel capanno funziona bene? Si sentiva tutto da fuori! Ora devo prendere le cuffie che ho lasciato sulla panchina, perché ero troppo scossa da quello che ho visto e ho sentito! E sai benissimo perché reagisco così. Comunque devi lavorare sulle bugie, ti riescono proprio male!>> sputo acida mentre mi dirigo sul retro per recuperare le cuffie. Passo di nuovo davanti a loro per entrare in casa e sbatto la porta. Sento mia madre scusarsi con l'uomo. Basta! Non ce la faccio più! Vado in camera mia, mi metto sul sacco a pelo e tra le mie braccia stringo l'orsacchiotto che mi ha fatto trovare Davide poche ore prima. Ha il suo odore. Mi addormento.

Sento la sveglia suonare. Quanto odio quell'aggeggio! Mi sveglio già di cattivo umore!
Vedo le ragazze stiracchiarsi vicino a me
<<Buongiorno girl>> dico
<<Buongiorno Ale>> rispondono in coro
<<Usciamo prima e ci fermiamo al bar a fare colazione e poi ci dividiamo?>> chiede Madison
<<Si, per me va bene>> affermo
Ognuna di noi tre va in un bagno diverso. Si, nella villa in cui abito ci sono tre bagni. Ecco la fortuna di abitare in una villa. Ci ritroviamo in camera mia, ci vestiamo e usciamo dalla i casa alle 7:15. Perfetto, in perfetto anticipo! Abbiamo più tempo per parlare.
Raggiungiamo il bar e prendiamo tre cornetti al cioccolato, caffè per loro e un cappuccino per me. Racconto quello che è successo ieri con mia madre e loro mi consolano. Mi manca mio padre, non posso negarlo, i miei si sono separati perché mia madre aveva tradito mio padre. Dopo la separazione mio padre se ne andò a vivere in un nuovo appartamento fuori città, dato che la villa è intestata a mia madre.
Paghiamo le cose consumate più un cornetto al cioccolato e uno alla crema e due caffè da portare via. Si esatto, porto la colazione al mio fidanzato e a suo fratello.

Saluto Madison e Azzurra prima di prendere la strada che porta all'ospedale. Lo raggiungo e salgo tre piani prima di trovare la stanza di Davide. Sento la voce del mio fidanzato, ma non capisco cosa dice, mi avvicino alla porta, senza farmi scoprire.
<<Quindi la ami?>> chiede Davide
<<Non lo so, io amo un ragazzo e questo è sicuro. Ma lei mi piace, non è come le altre>> afferma Andrea
<<So perfettamente che lei è diversa dalle altre! Cosa intendi con "ma lei mi piace"?>>
<<Non lo so, ok? È troppo bella, non posso fare a meno di guardarla, ma non ci ho mai fatto pensieri poco casti, cosa che invece faccio con il ragazzo che amo>>
<<Beh, ci mancherebbe. Se fai pensieri poco casti su di lei e me ne accorgo, ti castro. E sai che me ne accorgo Andrea, mi basta guardarti>> dice serio il biondo
<<Tranquillo Davide, lei ti ama e tu ami lei. Anche se mi piace, non posso farci nulla. Non te la porterei via per nessuna ragione al mondo>>
<<Come posso esserne sicuro? Se si tratta di lei, non mi fido di nessuno>>
<<Ti amo e non posso ferirti, di conseguenza anche se mi piace, non farei nulla con Alessia. Nemmeno pensieri poco casti. Vi amate alla follia>> dice Andrea. Oh mio dio. Piaccio ad un gay, o meglio piaccio ad un bisex. O per essere più precisi, piaccio al fratello bisex del mio fidanzato. Che situazione!
<<Quindi quel ragazzo di cui ti sei innamorato, sarei io?>> chiede titubante Davide
<<Esatto>>
<<Oh>>
Andrea ha confessato! Ha detto a Davide di amarlo ma ha detto che gli piaci! Hai visto che avevo ragione?
Io non so cosa dire...
Io si! Te lo avevo detto!
Grazie per il supporto coscienza! Dovresti dire qualcosa tipo "Tranquilla, è solo una cotta, lui ama Davide, lascialo stare e non pensarci" e non rinfacciarmi la realtà!
Daii! Ammetti che non ti dispiace!
Scusami cosa devo ammettere?
Che ti piace Andrea!
Ammetto che Andrea è carino, ma non potrei mai starci insieme! Hai presente cosa ho passato io quando ho visto Davide baciarsi con mia sorella? Ecco moltiplica per cento il dolore che proverà Davide se lo lasciassi per mettermi con Andrea! E poi io amo Davide! Nessuno può farmi cambiare idea!
Va bene, ma non scaldarti troppo! La mia era solo una riflessione!
No cara, la tua non era una riflessione, ti conosco, vuoi farmi ammettere una cosa per poi rinfacciarmela! Ti ricordo che ti conosco molto bene, sei la mia coscienza!
Ti conosco anche io molto bene, quindi so quello che vuoi o meno!
Senti, ora non voglio discutere, quindi CIAO!
Come sei acida!
CIAO!
Va bene, ho capito. Ciao.
|
|
|
Angolo scrittrice 😌
Ecco il capitolo 25 😘
Volevo ringraziarvi! Cioè nel giro di una sola settimana ho avuto più di 1k visualizzazioni! GRAZIE!!! 😍
A domani con gli altri capitoli! Buonanotte! ❤

Those Unexpected Kisses Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora