Mi trascinai fuori dal letto e Micky mi costrinse a vestirmi.
I ragazzi avrebbero giocato una partita contro i diavoli rossi.
"Ieri dopo essere tornati dall'ospedale, i ragazzi stavano giocando nello stesso campo dove si è fatto male Alex e si stavano vantando a vicenda. E poi mi ha raccontato Fede che si è avvicinato il capo dei diavoli rossi e gli ha lanciato una sfida! Giocheranno tra un'ora e c'é tutto il quartiere! Abbiamo i posti riservati in prima fila ma dobbiamo sbrigarci!"
Nel quartiere ci sono sempre stati questi attriti. Noi abbiamo vissuto nel nostro residence fino alle medie e siamo una comitiva affiatata, ma siamo mal visti dai ragazzi che abitano le popolari, non lontani da casa nostra e loro appartengono ai diavoli rossi.
"Ma è un suicidio! Ma c'era Tommaso con loro?"
"Non credo Sam!"
"Allora sono proprio spacciati!Andiamo a dargli conforto!"Siamo sedute in panchina e siamo pronte! Abbiamo già organizzato i cori di incoraggiamento e ci siamo divise i compiti: a me è spettato rifornire l'acqua e le bevande, Micky che se ne intende di calcio fa l'allenatrice e ha iniziato a dare ordini.
"Fede sta attento al numero 10, l'ho visto giocare e gioca sporco!"
"Salvo non mi far pentire di averti messo in attacco e passa la palla a Davide se ti senti in difficoltà!"
Alex non ha potuto partecipare e Silvia ha il compito di informarlo in tempo reale sulla partita, per questo in porta c'è un ragazzo che normalmente gioca in attacco.
Avremmo proprio bisogno di aiuto penso e poi lo vedo arrivare. Lui... Tommaso in tenuta da calcio, attraversa a passo svelto il campo e si dirige verso di noi con quella sua aria da sono bello e famoso e ne sono cosciente.
Lascia il borsone affianco ai miei piedi e guardandomi mi chiede:
"Ma tu non eri quella che odiava il calcio, mi hanno detto che non ti avrei mai vista ad una partita?!" Non mi da neanche il tempo di rispondere che si gira ed entra in campo. Lui e Salvo si scambiano i ruoli. Salvo in difesa e lui in attacco.
L'unico attacco è quello al cuore che mi sta venendo. Come fa a sapere che non mi piace il calcio? Perché ha parlato di me con qualcuno? Gli interesso?
Nessuno si è accorto di nulla per cui inizio a far respiri profondi cercando di rilassarmi.
Il fischio dell'arbitro segna l'inizio della partita. Non ne capisco molto, ma non riesco proprio a staccare gli occhi da Tommaso. Sono solo i primi dieci minuti e praticamente ha tenuto tutto il tempo la palla e la partita si sta giocando solo nella metà campo avversaria. Viene fischiato un time out e vediamo Donato, il capitano dei diavoli rossi, dirigersi con cattive intenzioni verso l'arbitro. Riesco a sentire poco e niente ma sento alcune parole:
"Tommaso... ingiustizia... angeli azzurri" insomma sta parlando di Tommaso e dice che non è giusto che stia giocando in una squadra di cui non fa parte.
Restiamo col fiato sospeso, ma per fortuna l'arbitro dà ragione a Tommaso ed essendo una amichevole lui può giocare.
La partita riprende, ma l'aria è molto più tesa, Tommaso sente gli occhi puntati su di lui e i cori contro, ma questo non fa che incitarlo. Scarta Donato e si dirige in porta, il suo sguardo è concentrato e neanche il difensore riesce a placcarlo. Fa una finta a destra e poi fermandosi un secondo tira a sinistre. "goal!!!"
Non ci posso credere, ho gridato proprio io!
E quando termina il momento di gioia vedo Micky che mi guarda con un sopracciglio alzato. Diciamo che normalmente durante una partita sto con il cellulare e adesso dovrò spiegargli cosa mi è preso.
Io credo che inizi a sospettare qualcosa, dato che per tutta la partita non sono riuscita a staccare gli occhi da lui.
E adesso sono ancora più sconvolta, ha appena segnato il secondo goal e per l'emozione si è alzato la maglietta ed ho visto quegli addominali.
Credo di non averne visti mai così perfetti, alzo lo sguardo per vedere la sua espressione soddisfatta e lo sorprendo a guardare nella mia direzione.
Abbasso gli occhi intimidita e decido di bere un goccio di acqua, la mia temperatura si è decisamente alzata.
La partita finisce 2 a 0, 2 goal di Tommaso, ma i problemi non sono finiti. Donato non è soddisfatto e così lo vediamo dirigersi infuriato verso Tommaso e subito gli tira un destro in piena faccia.
In poco inizia una rissa in piena regola. Vedo Tommaso reagire e a ruota anche Fede, Davide e Salvo gli vanno in soccorso.
Riescono a separarli, ma ottengono solo la sospensione degli allenamenti per un mese entrambe le squadre.
Mi viene d'istinto dirigermi in campo verso Tommaso. È proprio ridotto male, ha un taglio sul labbro e uno sul sopracciglio e le sue nocche sono piene di sangue, quello di Donato che ora è seduto a terra a qualche metro di distanza.
Lo prendo per un braccio e gli dico che è ora di andare e per qualche strana ragione si fa condurre fuori, prende il suo borsone dalla panchina, ma invece di dirigersi verso gli spogliatoi mi trascina in macchina.
Dalla mia borsa prendo fazzoletti e acqua e inizio a premere sulle sue ferite.
"Grazie, ma non è niente!"Mi dice.
"Certo, ti ho seguito solo perché ho l'istinto della crocerossina e tu eri quello messo peggio!"
"Ah bene, mi basta lo stesso. Non ho comunque chiesto una giustificazione.... Gliele ho date di santa ragione, è lui quello messo male!"
"Si come no, ma il suo pugno lo ricorderai bene anche tu! Non credo tu abbia bisogno di punti, guarirai presto!"
"Non sarei mai andato in ospedale, poco ma sicuro!"
"Forse è meglio che vada, Micky si starà chiedendo che fine abbia fatto!"
"Ma figurati in questo momento starà leccando le ferite di Fede e magari anche qualcos'altro!" Infastidita gli do una sberla sul braccio.
"Non credi ne abbia già prese abbastanza!?"
"Non ti è stato certo di insegnamento!"
"Sisi invece, ho capito molte cose. Per esempio che una certa ragazzina mi ha guardato per tutta la durata della partita, gli è bastato un mio sguardo e ha avuto bisogno di bere, a fine partita poi è corsa subito in mio soccorso!"
"Hai frainteso, guardavo la partita, ma si dà il caso che avessi sempre tu la palla. E poi ti ho detto che mi sarei sentita in colpa se non ti avessi soccorso!"
"Ah bene, allora che ne dici se ti offro un gelato per ringraziarti"
Il suo invito mi coglie alla sprovvista e non so cosa rispondergli per cui inizio a balbettare: "mmm.... forse... insomma non adesso!"
"Si perché dobbiamo dirlo agli altri, non ho bisogno di appuntamenti e poi non inviterei te!"
Che scema sono stata, sento la rabbia scorrermi nelle vene, così mi precipito fuori dalla macchina!
Davvero pensavo che uno come lui potesse provare interesse per una come me. È un bastardo egocentrico. Non lo sopporto e lo devo tenere il più lontano possibile.
Sento le lacrime farsi strada, ma le ricaccio indietro e inizio a cercare Micky.
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Ti amo, ma non ti sopporto!
RomanceSamantha si risveglia in ospedale e accanto a lei c'è lui: Tommaso. Non ricorda molto per cui decide di ripercorrere tutti i momenti che l'hanno condotta lì. Una ragazza comune e anche invisibile, ha il suo gruppo di amici, i suoi buoni voti a scuol...