Capitolo 33

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Finalmente fuori da questo ospedale. Faccio un bel respiro e permetto all'aria pulita di entrare nei miei polmoni.
Per quanto sia grata alle infermiere di avermi curata e ai medici di avermi ridato la vita, l'ospedale non è mai un posto di cui sentirò la mancanza.
Le strutture sono vecchie e male attrezzate, un signore veniva in stanza nostra a fare l'ossigeno terapia perché nel reparto maschile l'impianto aveva smesso di funzionare. Mi auguro che si prendano più cura della salute, possiamo anche aspettare ore alla fermata, o studiare in scuole fatiscenti, ma almeno sulla salute non si deve risparmiare.

Non vedo l'ora di tornare alla mia vita. Soprattutto non vedo l'ora di poter stare più tempo con Tom, senza alcun orario da rispettare. Mancano meno di due settimane alla sua partenza e io voglio godermi il tempo che mi resta con lui.
Credo mi stesse pensando perché mi arriva subito un suo messaggio:
-ben tornata a casa tesoro!-
E mi luccicano gli occhi appena leggo le sue parole.

Siamo proprio nel portone e non faccio in tempo a rispondergli che quando apro la porta di casa per poco non mi viene un colpo: sono tutti qui!
I miei amici vogliono festeggiare la mia guarigione.
Io resto prima paralizzata quando li sento urlare "sorpresa!", poi inizio a piangere. Mamma quanto sono sensibile in questo periodo.
A turno vengono tutti ad abbracciarmi e quando tocca a Micky resta per qualche minuti in più , tanto che Alex le dice: "lasciacene un po' per noi! Non la vediamo da due settimane!"
"Esagerato!" Le risponde acida Micky.

L'ultimo è Tom, che mi bacia dolcemente e tutti applaudono la scena. Io sono in imbarazzo, anche perché ci sono mia madre e mia sorella.
Fortuna che papà è a lavoro, penso. In realtà anche papà sa di Tom, mamma gli ha dovuto dare una spiegazione, dato che lo vedeva sempre in ospedale. E non sembra contrario.
Sarebbe tutto davvero perfetto se non sapessi che tra dieci giorni dovrà tornare a Torino. È davvero triste per me.
Ma oggi non devo e non posso pensarci! Tutte le persone che mi vogliono bene sono qui e meritano la mia allegria.
È venuto persino Davide, che è ancora un po' giù di umore. Sapevo che comunque mi vuole bene, mi dimostra il suo affetto con due baci sulle guance e una piccola stretta e Tommaso sembra infastidito dalla scena. Prima si irrigidisce e poi distoglie lo sguardo. So cosa significa provare gelosia e spero di non sentirne più, diciamo che mi fa male.

"Sam ti vedo in gran forma!" Si congratula Salvo.
"Si adesso sto molto meglio, grazie mille! Mi dispiace avervi rovinato il ferragosto!" Gli dico sorridendo.
Non fa in tempo a rispondermi che tutti stanno gridando: "Discorso! Discorso! Discorso!"
Ecco adesso si che mi sento male, eppure sanno quanto odio parlare davanti a tante persone anche se si tratta dei miei amici.
Mi faccio coraggio e inizio... "Volevo per prima ringraziarvi di questa sorpresa! Mi avete lasciata a bocca aperta! E poi scusatemi se questi giorni sono stata un po' assente..." dico e tutti sorridono alla mia ironia... "In realtà sono stata sempre vicino alle persone a cui volevo bene ed è grazie a voi che ho avuto la forza di combattere per riabbracciarvi! Un grazie a tutti voi che mi siete stati vicino! Vi adoro!" Tutti applaudono e diamo inizio al banchetto.
Ci sono focacce di tutti i tipi, panini, patatine e panzerotti.
Tutto è così perfetto e sono davvero contenta.
Non mi aspettavo per niente questa accoglienza, a parte gli amici di sempre che non vedevo l'ora di riabbracciare, ci sono i miei compagni di classe.
Diciamo che non è che sia tanto legata, mi considerano la "secchiona" della classe, per cui credo che la loro considerazione sia più per interesse.

Ora l'unica cosa che mi lascia pensare è l'assenza di Tom. Dopo il discorso non l'ho più visto, così mi metto a cercarlo per le stanze.
Dove sarà finito? Mi chiedo.
Ho notato che è un po' distante, mi starà nascondendo qualcosa?!
Una sensazione spiacevole si insinua nel mio stomaco, non mi piace per niente e spero di sbagliarmi.

Scusatemi se questo capitolo è un po' corto, ma mi sentivo un attimo bloccata. Avevo bisogno di concentrazione! Spero di terminare presto il mio libro in modo da dedicarmi alla lettura delle vostre opere! Grazie a tutti per il sostegno!
Sara

Ti amo, ma non ti sopporto!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora