Capitolo 19

107 22 3
                                    

Mi alzo la mattina dopo e per essere stata una scenata falsa, ho un gran mal di testa.
Alla fine ho deciso di non rispondere al messaggio di Donato.
Tom avrebbe voluto che gli dessi appuntamento perché non vede l'ora di chiudere i conti, ma io sono stata irremovibile, in fondo sono io che rischio per cui devo decidere io quando sarò pronta.
Ho avuto un altro incubo, lui non era da solo. Non riuscivo a distinguere i volti, era molto buio, ma sentivo la sua voce.
Mi tenevano bloccata, non potevo muovermi e lui ha iniziato ad alzarmi la maglietta. Per fortuna mi sono svegliata.
Ero sudata e stravolta.

Per fortuna c'é gente come Alex nel mondo, sono in grado di alleggerirti una giornata pesante con una battuta o con qualche strana idea. L'anno scorso ci convinse a giocare a nascondino in un bosco e io e Silvia ci perdemmo.
Eravamo così preoccupate perché non c'era neanche rete al cellulare, che restammo ferme in un punto e iniziammo a gridare come matte.
''Allora raga andiamo ad acquablu?! Non possiamo non andarci c'è lo schiuma party!'' Esordisce di prima mattina Alex.
Puntualizziamo ovviamente prima mattina per me sono le undici.
''Ma si raga ci vuole proprio un po' di sole, di relax in piscina''
''Micky ma pensi davvero che ti permetteranno di rilassarti per più di due minuti di fila? Considerando gli scivoli acquatici!" Le rispondo e come si fa a non ridere di fronte alla promessa di Alex che disturberà le altre di ragazze.
Il classico ruba cuori inviperito.
''Allora quando?''
''Si parte domani alle 7 e si ritorna alle 18...''
''Domani???'' chiediamo in coro.
''Certo raga che vi aspettate che io organizzi adesso per l'anno prossimo, carpe diem!!!'' Ci risponde Alex, non riusciamo mai a prenderlo sul serio, ma quando si mette in testa una cosa è in grado di trascinare tutti.
Per di più ha organizzato tutto, io dovrò dire ai miei che dormo da Micky e resteremo tutti a dormire alla villa di Salvo. In pratica oltre alle due coppie, ci saremo io e Alex.
''Alex non ti far venire strane idee, stanotte non dormiamo insieme!'' Lo avverto.
Sembra un po' deluso, ma poi risponde con irritazione: ''Non era mia intenzione! Ti toccherà il divano!" Menomale, almeno di Alex non devo preoccuparmi.
Nonostante il bus sia alle 7 domani, decidiamo che dormiremo durante il tragitto e che per stanotte possiamo far tardi.

Non eravamo stati avvisati che ci sarebbero stati ospiti, Alex ha organizzato un vero e proprio festino.
Sono già arrivate una decina di persone, sono spuntate bottiglie di vodka e birre.
Salvo è incazzato nero e vorrebbe picchiare Alex: ''Ma quando intendevi avvisarmi che avevi invitato tutto il quartiere a casa mia, cretino!''
''Dai Salvo ci sono solo cinque o sei amici."
''Spero per te che non rompano nulla, altrimenti di rotto ci sarà la tua testa!''
''Salvo per favore, calmati, a mezzanotte andranno via tutti!' Interviene Silvia salvando la situazione.

''Giochiamo a rischio, verità e giudizio!'' Ci invita Manuel.
È il compagno di banco di Alex, lui e Salvo sono un anno più grandi di noi e faranno il quinto anno. Manuel e Alex vanno molto d'accordo, io dico che condividono un cervello, non so chi dei due sia più superficiale.
Ci mettiamo in cerchio, e al primo giro quasi tutti chiediamo la verità. Per cui si inizia con le domande più banali.
''Ti piace tizio?''
''A quanti anni hai dato il primo bacio!''
''Com'è stato quando caio ti ha tradito!'' Poi già al secondo giro i più coraggiosi chiedono l'obbligo, il primo è Manuel che è costretto a baciare una ragazza carina che non conosco.
Sembra una ragazza a posto, e credo sia pure interessata a lui, è Alex a dirigere il gioco per questo giro e si sarà organizzato come al suo solito con Manuel.
Al terzo giro inseriamo la penalità, ad ogni verità non rivelata o ad ogni obbligo rifiutato si è costretti a mandar giù un bicchiere di vodka alla fragola.
Quando mi viene chiesto di baciare Fede, per rispetto a Micky mando giù il primo.
Inizia già a girarmi un pochino la testa, non sono abituata a bere e poi non ho mangiato e a stomaco vuoto reggo malissimo l'alcool. Infatti adesso sto ridendo eccessivamente, sono brilla e spero di non dover toccare altro alcool.
Per mia sfiga suonano alla porta, percepisco prima ancora che sia entrato, l'arrivo di Tommaso.
Dopo il giro di saluti si siede di fronte a me e mi sorride. Io sto ridendo come un ebete.
''Allora Tommaso iniziamo il quarto giro da te: rischio o verità?'' Chiede Alex.
''Ovvio rischio, sapete quanto ami rischiare!''
Ovviamente nei piani di Alex c'era un piano di annientamento nei miei confronti perché avevo rifiutato di dormire con lui.
''Devi baciare con la lingua Sam per tre minuti davanti a noi.'' Esordisce.
Io non potevo rifiutarmi, solo chi ha chiamato l'obbligo può farlo, e sapevo per certo che non l'avrebbe fatto lui.
Se da una parte non vedevo l'ora di baciarlo, dall'altra mi chiedevo perché mai i baci con lui dovessero essere sempre obbligati.
Così mi alzo traballante e lui mi si avvicina e mi bacia.
Alex porta il conto, e per quanto sia un gioco non posso far a meno di sentirmi eccitata.
A quanto pare vale lo stesso per lui: "Tom mi sa che ti abbia fatto effetto!" Ci fa notare Fede indicando i pantaloni di Tom.
Insomma questa serata è stata davvero imbarazzante e subito dopo sento di aver smaltito la sbronza.
Dopo il piccolo incidente decidono che ne hanno abbastanza del gioco e che è tardi, la festa finisce, ma oltre a noi resta Tommaso. Io credevo che fosse stato invitato solo alla festa, ma a quanto pare mi sbagliavo.
Per l'imbarazzo ho cercato di evitarlo, ma adesso che siamo rimasti in pochi e che abbiamo finito di mettere a posto non posso più nascondermi.
"Sam sei pronta a dormire con me stasera?"
"Cosaaaa? Tom io..."
"Ehi Micky e Fede staranno insieme nella camera di Salvo, Salvo e Silvia in quella matrimoniale.
In quella della sorella di Salvo c'è solo un letto singolo e ci sta già dormendo Alex, per cui a noi non resta che il divano!" Mi interrompe Tom con quel suo sguardo beffardo.
Quanto vorrei rispondergli che lui non era in programma e che potrebbe tornarsene a casa a dormire! Credo che qui ci sia lo zampino dei miei amici, non hanno ancora capito che per quanto lui mi piaccia non dipende da me, e poi non perderò la mia virtù con uno che il giorno dopo starebbe con un altra.
"E va bene me ne vado a casa a dormire!" Gli rispondo coraggiosa.
Ha lo sguardo torvo, sta pensando a cosa rispondermi.
"Facciamo così io ti prometto che non ti tocco con un dito, ma tu resti a dormire qui!"
E adesso cosa faccio?! So che non è una buona idea dormire al fianco del ragazzo che ti piace e dimenticarlo a tutti i costi, ma non riesco a dirgli di no.
"Va bene, ma se anche provi a sfiorarmi, me ne vado!"
"Ok Cen! Non potrei mai approfittare di una ubriaca!"
Ancora con questa storia di cenerentola!
"È passata la mezzanotte vedi, e non mi sono trasformata!"
"Vedremo domani mattina! Fate paura appena sveglie!"
Mi risponde scoppiando a ridere.
"Non è su di te che devo far colpo!"
Gli rispondo indignata e mi giro per andarmene, ma noto che ha smesso di ridere e adesso mi guarda quasi dispiaciuto.
Bene Sam 1 Tom 0.

Adesso che sono pronta e sto per infilarmi nelle coperte, mi rendo conto di quanto sia stretto il divano, praticamente dovrò stare attaccata a lui.
E come dovrei mettermi? Se mi metto di spalle potrebbe succedere l'incidente di stasera, se mi metto di fronte sarei a pochi centimetri dalla sua bocca. Decido di mettermi con la testa affianco ai suoi piedi.
Tom capisce cosa sto per fare: "Non vorrai farmi dormire con i tuoi piedi in bocca stanotte!" Mi bacchetta.
E va bene mi arrendo per la stanchezza, mi metto al suo fianco ma con la testa al soffitto.
Odio questa posizione e non riuscirò a prendere sonno, poi la sua vicinanza me lo impedisce.
"A cosa pensi Sam?!" Interrompe i miei pensieri.
"Sai pensavo che questo divano è troppo stretto per entrambi."
"Ma come Sam, è più grande della porta del Titanic, qui Jack e Rose si sarebbero salvati entrambi!" ironizza.
Mi metto a ridere e alla fine mi lascio abbracciare.
Credo che dormire con Tom che ti abbraccia e ti copre le spalle sia la cosa più bella mai provata. Mi basta quel suo tocco e sentire il suo respiro farsi pesante, per lasciarmi andare tra le braccia di Morfeo.

Ti amo, ma non ti sopporto!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora