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- Amore non puoi capire che giornata ho avuto oggi- disse Hayley entrando in camera da letto. Si cambiò per poi buttarsi sul letto accanto ad un Elijah preso da un libro scritto in latino.
- Ho dovuto aggiornare le streghe e i lupi dei "nuovi arrivati". Loro mi hanno praticamente urlato in faccia mentre già progettavano una guerra. Mancavano solo i forconi e la gente che sbraitava: "a morte!"- rise.
L'Originale abbassò il libro e guardò la donna corrucciando la fronte.
- Secondo te Klaus amava davvero Caroline?-
Lei lo guardò un po' confusa, poi gli diede un bacio sulla guancia.
- Non mi piace dirlo e, sinceramente, non avevo avuto l'occasione di diventare loro amica in quel periodo, so solo quel poco a cui ho assistito e quel poco che ho potuto udire.
La loro storia sembrava davvero struggente e appassionante.
Non solo l'amava, ma era perdutamente ammaliato da lei. È stata lei a cambiarlo... Lei è riuscita a fare ciò che praticamente nessun'altra era riuscita a compiere. Non pensavo avrebbe amato qualcun'altra, ma poi è arrivata Camille-.
- Camille è il vero amore di Klaus- sospirò l'Originale abbassando lo sguardo.
- No, io credo di no- rispose di rimando l'Ibrida -Non mi è mai sembrato anche solo lontanamente che lui la amasse quanto Caroline. Ora lui soffre moltissimo e la ama in maniera superiore perché è morta. La sua morte ha amplificato tutto, ma credo che con il tempo tornerà a vivere. L'ho vista sai?-
- Visto cosa?-
- Quella luce. La luce mentre parlava con lei dei bambini e di Tyler. Era amore nascosto, era gelosia, rabbia che celava malinconia... E poi ho visto quella dannata luce, la voglia di vivere, di vivere di nuovo... E lo sapeva e ne aveva paura. Ha paura tutt'ora, paura dei suoi sentimenti che all'improvviso sono riapparsi. Il loro è vero amore e credo che finiranno con lo stare insieme- poi rise -sto diventando romantica-.
Elijah rimase serio a guardare il vuoto.
- Lo spero anch'io. Niklaus è sull'orlo di un precipizio e non voglio che ci ricada nuovamente dentro, la salita è sempre distruttiva. Spero che Caroline riuscirà a impedirgli di fare quel salto-.







Klaus entrò nel bagno e fu abbastanza sorpreso nel vedere Caroline nella sua vasca personale. Aveva i capelli raccolti in una coda ed un bicchiere di vino in mano. Constatò, con un po' di malinconia, che le bollicine coprivano praticamente tutto. Quando si accorse di quel pensiero scrollò le spalle scacciandolo via e, tornando in sé, andò verso il lavandino.
- Perché sei nel mio bagno? Ce ne saranno almeno sei in questa casa-
- Lo so, ma il tuo ha la vasca più grande-
Il potente Ibrido sospirò e si lavò le mani.
-Allora, ci sono novità?-
- No, fino ad adesso nulla, ma li stanno già cercando. Non credo ci vorrà molto- rispose.
- Chissà perché la cosa non mi sorprende- rise scolandosi il bicchiere di vino rosso.
- Non li troveremo se non vorranno essere trovati- constatò fredda chiudendo gli occhi e posando il capo sull'orlo.
Klaus si girò a osservarla cercando di essere il più criptico possibile e di non mostrare la sua ansia.
-L'importante è che non facciano sciocchezze o l'accordo salta. Non mi importa delle conseguenze-.
- Sta tranquillo alpha, so benissimo che non ti importa più di me. O forse non ti è mai importanti in realtà, in fondo hai subito trovato un rimpiazzo qui. Chi lo sa, magari mi sei venuto dietro per noia. No, ho capito: hai scommesso contro te stesso che saresti riuscito a portarmi a letto e, quando l'hai fatto, hai smesso di fingere e sei sparito-.
Klaus provò un tuffo al cuore davanti a quelle parole, ma non aveva voglia di discutere, quella non era nemmeno Caroline al cento per cento o non avrebbe detto quella stronzata. Poteva accusarlo di molte cose, ma sapeva che era stata lei stessa a chiedergli di sparire definitivamente e di non voltarsi indietro.
- L'importante è trovare i tuoi figli-
- Aspetta-.
Klaus si fermò, non capiva perché ogni molecola del suo corpo gli urlava di girarsi e baciarla. Baciarla come se fosse la prima volta. Come se fosse l'ultima.
Si odiava per questo, sentiva di star facendo un torto a Camille, alla sua Camille. Regolò il respiro e si girò verso la bionda.
- Cosa c'è?-
- Potresti passarmi l'accappatoio?-
Klaus spazientito prese ciò che aveva chiesto e glielo diede. Poi tornò ad osservarla.
Lei alzò le sopracciglia con l'asciugamano in mano.
- Allora? Non potresti uscire?- domandò.
A quelle parole Klaus si riprese, sbuffò e uscì sbattendo la porta.



Stupido folle amore <<Klaroline>>Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora