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- Vado ad avvertire le streghe- disse Hayley lasciando i fratelli nella stanza.
Klaus cercava di fare l'indifferente, ma l'arrivo di Caroline lo aveva turbato e rattristato più di quanto voleva ammettere.
- Tutto bene?-
- Certo, Caroline è soltanto una... Complicazione arrivata da Mystic Falls- e fece per andarsene.
- Aspetta. Rebekah una volta mi disse che in quella cittadina avevi conosciuto una ragazza. Una ragazza che ti aveva fatto battere il cuore quanto Camille, mi sembra di ricordare che Caroline fosse il suo nome. Disse che fu lei a cambiarti e Camille ha completato l'opera. È vero?-
Klaus sospirò, respinse le lacrime che minacciavano di uscire per il nervosismo e si girò.
Il suo sguardo era il solito sguardo freddo e cupo che aveva da quanto era diventato un vampiro.
- È vero. Io ho provato qualcosa di veramente forte verso quella donna, forse amore. Non lo so-.
Elijah fu sorpreso da quelle parole, suo fratello non era solito ammettere ciò che sentiva e, se lo aveva fatto, voleva dire che il sentimento era così grande da essere stato impossibile da reprimere o ignorare.
- Che relazione hai avuto con lei- e così dicendo si versò un bicchiere di sangue.
- Era una ragazza difficile, anzi più che difficile. Amava Tyler e non l'ha mai lasciato finché ero lì e ovviamente non li ho ostacolati più di tanto nonostante sapessi che non era l'uomo giusto per lei. In fondo era solo un'adolescente all'epoca e aveva diritto a compiere degli errori. Ci siamo conosciuti nel momento e nel posto sbagliato, ne ero consapevole. Però non sono stato in grado di non stuzzicarla. Sai, c'è stato un momento in cui si è lasciata andare- rispose guardando fuori. Un leggero sorriso sembrò attraversargli il volto, poi tornò ad esserci la solitudine e la tristezza.
- Quando Katrine morì. Forse era la gioia per la perdita- rise -Quello è stato l'unico momento in cui siamo stati insieme. È stato molto bello...-
Detto questo lasciò la stanza.
Elijah guardò dove prima c'era suo fratello mentre la sua mente piena di dubbi, dubbi fondati a quanto pareva, non smetteva di fare collegamenti e supposizione.
E se quello che pensava era la verità? Il bicchiere si ruppe sotto la sua presa. In un secondo la stanza era vuota. Il nobile Originale era già andato a cercare la piccola vampira.






- Ehy piccola- disse Klaus.
- Papà!- esclamò una voce squillante dall'altro capo del cellulare.
- Non ci sentiamo da troppo tempo ormai- continuò.
- Hope, mi manchi tanto, avrei preferito che avessimo continuato a fare come l'anno scorso. Volevo vederti almeno nei weekend ma capisco che avevi bisogno di fare un'esperienza completa, per crescere. Spero che tu ti stia divertendo. Sai, dicono che gli ultimi anni di college sono i migliori-
- Papy tutto ok? Mi sembri provato da qualcosa. Che succede-
- Non succede nulla e so che non era in programma di vederci, ma volevo comunque esserne sicuro. Non venire a New Orleans fino a nuovo avviso e chiama nel caso dovesse succedere qualcosa-.
- Cos'è, hai una nuova compagna e non vuoi presentarmela?- scherzò.
Klaus non poté non pensare a Caroline. In fondo era pur sempre una delle poche ragazze che aveva mai amato, una delle poche con cui aveva desiderato stare. The last love.
- Papà, stavo scherzando. So che, per chiedermelo, deve esserci qualcosa che non va. Ovviamente sai che potrei mollare tutto e aiutarti, in fondo sono una creatura molto potente-
-Non se ne parla- disse di getto, poi ammorbidì il tono per non agitarla -non è così grave-.
-Papà stai bene?-
- Tesoro è che sono un po' agitato. Tutto qui. Sai che non esiste nulla che riesca a farmi star male-
- Sarà... Allora sta attento-
- Certo, come sempre, ciao piccola streghetta-.
- Ciao papà- mormorò Hope.
Posò il cellulare continuando a camminare verso il cimitero quando qualcosa attirò la sua attenzione. Sangue. L'odore veniva da un vicolo cieco e, avvicinandosi, sentì che qualcuno si stava nutrendo. Con estrema cautela arrivò accanto al vampiro per rimproverarlo della sua imprudenza. Era in un luogo visibile, qualcuno avrebbe potuto avvisare la polizia e creare qualche problema. Vide il volto, però e sbuffò.
- Caroline smettila-
La bionda, che l'aveva sentito arrivare, lasciò cadere l'uomo morente di mezza età a terra.
Klaus sbuffò e la guardò.
- Che c'è? Aveva tentato di violentarmi ed io avevo bisogno di nutrirmi. Dopo tutto il sangue vampiro che ho bevuto... Per qualche giorno quello umano mi basterà. Poi dovrete trovare una soluzione- rispose non curante.
- So che non ti importa ma potresti almeno dargli il tuo sangue per guarirlo!-
Caroline lo guardò e disse:- Se non mi importasse non sarebbe vivo. Anche se ora non provo nulla, so che quando riaccenderò le emozioni mi importerà, quindi agisco su questo criterio-.
Klaus alzò un sopracciglio, come al solito era diversa dagli altri anche mentre spegneva l'umanità.
- Dagli il tuo sangue. Il mio non sempre funziona a dovere con gli umani- fece qualche passo ma poi si fermò -non pensavo che invece a te imporrasse degli umani- scrollò le spalle -non sono l'unica ad essere cambiata evidentemente- dopodiché si dileguò.
Velocemente l'Ibrido prese l'uomo, lo curò e lo soggiogò affinché dimenticasse ciò che gli era accaduto, dopodiché seguì l'odore della vampira.
- Caroline!- urlò.
- Caroline aspetta!- la afferrò e la costrinse a guardarlo negli occhi.
- Non capisco una cosa: i tuoi figli ti hanno indotto a spegnere la tua umanità, ma se sei così intenzionata a riaccenderla, perché non lo fai tu stesso?-.
Sbuffò infastidita e tentò di liberarsi, ma ciò che era successo nella reggia era un caso isolato dovuto più alla sorpresa che ad una vera forza. Caroline era forte quasi quanto lui, quasi, non riusciva a fargli mollare la presa. Nel tentativo di divincolarsi si avvicinò e così fece l'ibrido ritrovandosi ad un millimetro di distanza, perdendosi l'uno negli occhi dell'altro.
- Tu non capisci proprio nulla- finalmente venne lasciata libera.
- Prova a spiegare allora-
- Non posso riaccenderla a comando! Non se non ho un motivo per farlo! E io non ho nemmeno un appiglio per farlo. La mia vita fa schifo: le mie prime due figlie mi hanno praticamente chiuso la porta in faccia dicendomi che non ero la loro vera madre, dicendomi che sono solo un contenitore dove hanno vissuto per nove mesi. Dicendomi che dovevo pensarci prima di lasciarle. La mia migliore amica rimarrà addormentata per altri trent'anni, come minimo mentre l'altra neanche mi parla ossessionata dalla ricerca di un incantesimo in grado di svegliare Elena. Io e Alaric abbiamo rotto perché lui e le bambine avevano bisogno di una vita normale, oltre che per il fatto che provavo qualcosa per Stefan. E guarda come è finita! Stefan e io ci siamo lasciati, è Alaric si è trasformato in un vampiro privando definitivamente le bambine di quella vita e avendo reso inutile i miei sacrifici. Tyler... Tyler neanche so dove si trovi. Infine i miei due figli sono scappati per la ricerca del padre perché io non sono abbastanza. Preferiscono uno sconosciuto, uno stronzo a cui non importa nulla di me- disse calma e distaccata.
Klaus fece un passo indietro. Non pensava che avesse sofferto così tanto dall'ultima volta che si erano visti, dal bosco. Bastò un secondo di distrazione, un misero istante, e lei era già svanita.






Stupido folle amore <<Klaroline>>Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora