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- Rebekah non so proprio come tu mi abbia convinto a fare questa cosa-
- È per beneficenza!-
- Chi l'avrebbe mai detto che saremmo diventate amiche- disse Hayley. Nonostante il suo tono apparisse allerta e sospettoso, Caroline fece finta di nulla scappando dal suo sguardo tagliente.
- Guarda che ricordo ancora che tu mi hai rotto il collo!- rispose per farla ridere.
- Ma è successo più di venti anni fa! Comunque smettila di blaterare e farti guardare bene-
Caroline guardò quello strano vestitino stile Babbo Natale con un cappello rosso con la punta bianca a cadergli lateralmente. Il vestitino era rosso e bianco, quindi poteva apparire convenzionale, ma era unico nel suo genere. Molto corto sul davanti, lasciava così vedere le belle gambe snelle e bianche, mentre di dietro era più lungo arrivando fino all'altezza del ginocchio. A mettere in risalto la vita ci pensava una cintura di cuoio, mentre il di sopra era aderente e con i bottoni bianchi.
Caroline, rossa dall'imbarazzo, osservò le altre. Non era più abituata a certi vestiti da ragazzina, poteva sembrarlo ma era pur sempre un'adulta, un genitore.
- Perché Hayley ha messo i pantaloni?!-
- Perché io ho belle tette e basterà sbottonare un bottone in più. A te... Senza offesa, ma serviranno le gambe per attirare i ragazzi-.
La lupa indossava semplici jeans stretti all'inizio ma larghi alla fine, insomma, i soliti pantaloni a zampa di elefante. Anche lei indossava una cintura e una camicetta rossa però più sbottonata. Rebekah, bella e luminosa come sempre, indossava un vestitino corto che metteva in risalto ogni curva del suo corpo.
- Ragazze ma io non sono più così, non riesco a fare come facevo a diciassette anni- .
Rebekah sbuffò.
- Stiamo facendo beneficenza... Non stiamo mica facendo un'orgia-
Hayley rise, mentre Caroline arrossì di più.
Fu allora che passò l'ultima persona che l'avrebbe dovuta vedere: Klaus.
Si girò a fissarlo, sapeva di essere rossa come un peperone.
I capelli erano raccolti in un tupé, solo pochi ciuffi le ricadevano morbidamente sul viso. Aveva messo mascara, eye-liner e rossetto, erano anni che non metteva così tanti trucchi e una quantità così eccessiva.
- Beneficenza- sorrise.
Beneficenza? Sei lì come un'ebete ed è la cosa migliore che sai dire?
"Ma perché sta lì senza dire nulla?"
La tua vista lo stordisce, prova ancora qualcosa per te genio!
"E se provasse ancora qualcosa? E se quell'accelerazione del mio battito sta ad indicare che provo qualcosa anch'io?"
Un'applauso! Se solo mi ascoltassi di tanto in tanto! Forse il criceto nel tuo cervello sta girando di nuovo!
Intanto Klaus la fissava con la bocca semiaperta.
Era uno spettacolo. Chiunque, vedendola, le avrebbe dato pure le chiavi della cassaforte... Lui l'avrebbe fatto sicuramente, se solo fosse un'altra persona. Se solo il suo cuore non appartenesse alla dolce e defunta Caroline... Camille, voleva dire Camille ovviamente.
- Accidenti a te subconscio!- borbottò.
Finalmente! Bene, ora ascolta cos'altro ho da dirti, Camille non mi è mai piaciuta! Io tifo Klaroline! Ehi subconscio di Caroline!!!???

Si?

Cosa tifi?

Ho avuto tanto squadre... Le più belle sono senza dubbio la Forwood e la Klaroline...

Si! Io tifo Klaroline, klaroline forever! Se solo questo deficiente mi ascoltasse.

Non dirlo a me, proprio non ci ascoltano questi due cretini.
(Scusate momento follia)

- Che mal di testa-.
- Klaus è tutto okay?-
- Si, tranquilla... Buona beneficenza, ti aspetto questo pomeriggio per il ballo, nel frattempo porterò Kol a fare un giro, per divertirci un po'- e sorridendo, andò via.
- Ricorda a Freya che dovrà farsi perdonare per non star venendo con noi a far...- urlò Rebekah.
- Accipicchia se ne è andato-.
- Dai andiamo-


- Nicol tutto okay?-
- Si... È solo che sento che ci sta prendendo in giro-
- Che vuoi dire?-
- Riesco a sentire il legame fra due persone la cui vita è unita da un incantesimo-.
- E allora?- domandò Thomas.
- Io non ho sentito nulla. Non ho mai sentito che ci fosse un legame fra nostra madre e qualcuno. E non l'ho sentito neanche in Ariel... Klaus dovrebbe averlo fortissimo, insomma è collegato ad un sacco di vampiri, una normale strega non sentirebbe nulla, ma io li ho sempre sentiti. Elijah emanava questo potere, era percepibile nonostante non fosse nella stanza, così come Rebekah.... Ma Klaus... Non lo so, c'è qualcosa che non va-
Thomas rifletté un po' su ciò che la sorella aveva appena detto. Guardò fuori dal treno in corsa, anche secondo lui c'era qualcosa di strano.
Ma cosa potevano farci ormai?
Dovevano esserne sicuri prima di agire.
Sorrise alla sorella e le strinse la mano.
- Andrà tutto bene-.



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