Capitolo 11

6.8K 57 1
                                    

L'ho fatto.  Mi sono preparata e sono le 16.55. Mancano 5 minuti e lui sarà qui. Anche se non ci siamo più sentiti dal suo "a dopo".
Spero di non essermi preparata inutilmente.

Alle 16.59 precise mi manda l'sms che posso scendere. Bene. Non lo ha dimenticato..
Scendo di fretta le scale e poi decido di rallentare.
Non devo fargli vedere che corro da lui. Cazzo ho un orgoglio!
Con calma mi avvio verso la sua macchina e ci salgo. Lo saluto e lui fa lo stesso.

- Dove possiamo andare a parlare tranquilli? - mi chiede
- Va bene anche qui.
- Qui? - Si guarda intorno - e se passa qualcuno dei tuoi?
Beh è vero. Non posso rischiare di farci vedere.
- Facciamo così.. per farti capire che voglio veramente solo parlare ci spostiamo da qui e non andiamo isolati.. un posto dove le persone passano ok?
- ok.

Parte e non so verso dove si dirige. Si guarda intorno in cerca di un posto libero e in vista..
Tutto occupato. Tutto pieno. Ma che è? La moria dei parcheggi?

Trova un posto dove comunque passano anche le persone e si ferma.
- Va bene qui?
- Sì.

All'inizio c'è silenzio.. poi parla lui
- Allora? Mi dici cosa hai?
- Niente.
- Dai Mary. Se ho fatto qualcosa che ti ha offeso dimmelo..
- Non hai fatto niente.

INFATTI NON HAI FATTO NIENTE. PENSO. HAI SOLAMENTE FATTO I CAVOLI TUOI CON ME. POI NON HAI FATTO NIENTE!!
Ma con chi me la voglio prendere? Ero consapevole...

- Non ho niente. - comincio a calmarmi e a rendermi conto che non è colpa sua...

- Vabene. - Si arrende.
- Un'ora solo per trovare un posto. - guardo l'orologio.
- Già - concorda
- A che ora devi andare alla cena?
Sbuffa e guarda l'orario
- Dovrei, tra piu o meno 3 ore. Anzi, penso verso le 20.30.
- Ci vai?
- Non lo so. Non ho molta voglia..
- Forse non c'è la troia, perciò.
Mi copro la bocca. Ho pensato ad alta voce, cazzo.
Lui fa un mezzo sorriso per non farsi vedere
- Chi troia?
- Niente.. pensavo ad altro..
- Ahhh tu intendi...
- Non dire il suo nome. - lo fulmino - lo sai che non l'ho mai sopportata.
- Perchè? Perché vuole scopare?
- Vincent!
- Ti ho fatto una domanda.
- Senti non mi va di parlare di quella.
- Pensi che io voglia trombarmela?

Lo guardo e non gli rispondo.
- Ma non voglio. Cioè sono mesi che io e te non stiamo insieme. Avrei avuto occasione non credi? Non aspettavo stasera.
- Quindi ci sono state occasioni?
- Si. Qualche volta...
- Ci ha provato? - PUTTANA.
- Verità?
- Sì.
- Ci ha provato...

Stringo le mani in un pugni ma non voglio farglielo notare
Così le riapro subito.
- E tu?
- Non ho voluto.. Non l'ho lasciata nemmeno baciarmi, sfiorarmi e toccarmi. Mary io veramente non lo facevo da quando ci siamo lasciati. Non mi credi?
- Non tanto..
Si lascia andare sul sediolino appoggiando la testa e guardando dritto.
- Non capisci niente.
- Cosa dovrei capire?
Continua a non guardarmi, e non mi risponde.
Continuo
- Cosa dovrei capire? - Mi arrabbio.
Mi guarda.
Quegli occhi. Dolci...

Rovina tutto facendomi una domanda.
- Sei..gelosa?

Non mi hai risposto te. E adesso mi girano proprio le scatole.
- No, cazzo, non lo sono. Anch'io ho un appuntamento stasera.

Ma che cazzo sto dicendo? Che cazzo sto facendo? E perché dico sempre cazzo?

Lui si fa serio e mi gira col viso per guardarlo
- Hai un appuntamento? Con un ragazzo?
Deglutisce.
- S..si.
No non ci riesco.. Non posso mentirgli..
- No non ce l'ho. - dico sospirando
- E perché mi hai detto di sì?...

Desiderio IncodizionatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora