Capitolo 20

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Passo fuori la stanza degli ospiti e la porta è aperta. Deve essersi svegliato anche Seth nel frattempo.. con curiosità guardo dentro e appunto non c'è nessuno.
Mentre sto per girare lo sguardo noto una luce di un telefono.

Così mi fermo e guardo bene di chi è. Di lato sembra il telefonino di Vinc. E sta ricevendo una chiamata.
Dovrei continuare a camminare e proseguire verso la cucina. Ma la curiosità è troppo forte..
Le gambe mi portano automaticamente nella stanza mentre la testa sta cercando di convincerle a non fare questa cazzata.
E se entrasse Vincent mentre vedo?

Niente. Non se ne parla proprio di tornare indietro. Hanno deciso così.
Vado al lato opposto del letto e guardo sul comodino dove prima c'era la luce. Non squilla più..
Mi avvicino e clicco per accendere lo schermo

4 chiamate perse
AMORE MIO😆

A..amore m..m..mio?
Mi lascio andare sul letto. So che non dovrei ma il dolore è troppo forte.
Amore mio. Lo ha telefonato "amore mio"
Mi porto una mano alla bocca che trattiene il respiro.
Amore mio.
Mi fa male nello stomaco. Mi viene da piangere.
E io ho pensato che era ancora innamorato di me???

Prendo il suo telefono in mano con ormai gli occhi già colmi di lacrime.
Con un pizzico di fortuna riesco a sbloccare il cell. Ha ancora la stessa password.
Devo leggere i messaggi con questa stronza!
Mentre sto per cliccare sull'icona degli sms, ricomincia a vibrare.

AMORE MIO😆

Poso subito il telefono e corro via fuori.
Proprio ora doveva chiamare? Sta puttana!
..ma perché me la sto prendendo con lei? La colpa è solo di Vincent. E anche mia! Che credevo in qualcosa che non c'è!

Stringo i pugni. Bloccata nel corridoio.
Cazzo. Cazzo. Cazzo.
Non riesco a respirare.
Ansia. Ansia a volontà.

Sospiro pesantemente.
Questa troia ha già le corna.
Continuo a stringere i pugni.
E anche se non stiamo insieme, mi sento tradita anche io.

Mi calmo e torno in cucina..
Lo vedo, seduto mentre addenta un cornetto.
Non so nemmeno io che cosa sto provando verso di lui.
È quasi odio!

C'è un posto libero accanto a lui. Ci passo accanto e lo evito.
Mi siedo vicino la mamma.
Lui mi osserva. Lo vedo.
Si aspettava che mi sedessi vicino a lui. Era palese la sua espressione quando ho scansato quel posto e seduta ad un altro.

Ma vattene a fanculo.

Avevo pensato che quello che è successo stanotte era perché lui fosse ancora innamorato di me.
Evidentemente si era svegliato con la voglia e la cretina era nell'altra stanza per soddisfarlo.
Mi viene da piangere dalla rabbia.
Combatto contro questa voglia.

Ognuno inizia a fare le proprie cose.
Compresa io che vado a lavarmi e vestirmi.
Ho deciso.
Mando a fanculo ogni sentimento che provo per lui. Che si fotta!

Desiderio IncodizionatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora