Only one love || Luke Hemmings & Ariana Grande.

Capitolo 72

00.27

Mi sveglio con i conati di vomito e mi precipito in bagno a "scaricare". Cosa ci faccio io, in bagno, a vomitare, a mezzanotte e mezza?

«Ariana?» oh mio dio, Luke, per fortuna la porta è chiusa a chiave, non avrei sopportato che lui mi vedesse in questo stato. «Ariana stai bene?»

«Si, non preoccuparti» riesco a dire, prima di ricominciare. Io davvero non capisco questa cosa, io non sto mai male, quindi perché mi ritrovo a quest'ora improponibile a vomitare?

Appena finisco scarico e mi siedo per terra con gli occhi chiusi, cercando di pensare.

«Ariana, apri per favore» mi prega, io mi allungo ed apro la porta, vedendolo precipitarsi e sedersi di fianco a me.

«Che cosa è successo?»

«Non lo so, a mezzanotte mi sono venuti dei conati di vomito, e non so che significa» ammetto, sincera.

«Okay, Ariana, l'altro giorno da Frankie e il giorno dopo con gli altri, abbiamo avuto un ipotesi ma prima dovresti rispondermi a delle domande...» dice, la mia preoccupazione arriva in pochi minuti alle stelle.

«Dimmi» dico, fremendo di curiosità.

«Ti vedi più ingrassata?» ho capito perfettamente a cosa allude, e sinceramente non potrei dargli torto in quel campo. Ma non avrei mai pensato di poter rimanere incinta.

«Luke, non credo che-» inizio a dire, ma mi blocca, ci ho fatto l'abitudine. 

«Ti vedi ingrassata?» ripete, a voce più alta.

«Si..» ammetto.

«E mangi di più, per non pensare al fatto che hai appena finito di rigurgitare» continua.

«Potrebbe essere qualsiasi cosa» e poi se anche fosse lo sarebbe di un mese o poco più.

«Mi fai un favore?» io annuisco incerta «Domani prendiamo un test e vediamo se è vero, okay?» mi guarda negli occhi, non so se riuscirò a resistere ad esso.

«Va bene» abbasso lo sguardo.

«Adesso vai a dormire, ci vediamo domani» mi dà un bacio sulla fronte e se ne va, lasciandomi con i miei pensieri.

E se fossi veramente incinta? Sarei incinta di Grant, e Grant non c'è più. Crescerei mio figlio o figlia senza suo padre e lei non saprebbe mai chi è. Non riesco a pensare ad nessun altro modo peggiore per crescere un bambino.
Sarebbe la goccia che fa traboccare il vaso.

Mi alzo di forza e torno in camera, per ora mi gira solo un po la testa. Torno a dormire cercando di rimuovere ogni minimo pensiero riferito al feto.

[...]

Sento bussare alla porta, sicuramente sarà Luke che vuole andare a prendere il test.
Questa notte non ho chiuso occhio al solo pensiero che io possa davvero essere incinta, non ci voglio pensare.

Mi alzo scendendo direttamente in cucina. Dove trovo Luke che cucina.

«Oh, buongiorno Ari» dice Luke, indaffarato.

«Buongiorno» dico, mettendomi del caffè nella tazza «Che ore sono?»

«Le 9.30»

«Okay, io mi preparo e andiamo» lo vedo digitare qualcosa sul cellulare, prima di salire e prepararmi. Decido di mettermi un semplice leggins con una felpa, oggi fa freddo e credo anche che primo o poi pioverà.
Metto nello zainetto le cose indispensabili, come l'acqua, le chiavi, fazzoletti e cose così.