Stavo piangendo silenziosamente, sul letto della camera degli ospiti di casa di Denise. Soffocavo i singhiozzi con i cuscini, ma non riuscivo a smettere di piangere. In quel periodo stava andando tutto a rotoli. David faceva ancora di oiù lo stronzo e per di più avevamo appena assistito ad una sparatoria. Chissà per cosa. Non sapevamo niente, era questa la cosa più frustrante, voglio dire, io non sapevo niente. Luke si, invece. Luke sapeva, ma non voleva dirmi nulla. Se non ci fosse stata la mia migliore amica, ci saremmo trovati a gironzolare per strada. Tutto per non stare a casa con David, mi diceva Luke. Avevamo preso l'essenziale per cinque, sei giorni, poi Luke avrebbe trovato una soluzione.
Non poteva,o andare a denunciare, ci avrebbero trovato e ammazzato.
Non potevamo tornare a casa, ci avrebbe ammazzato lo stesso....
La nostra vita era un totale disastro.
La nostra vita non esisteva più.
Non è che prima fosse meglio... David era sempre così, ci picchiava, ci maltrattava, faceva girare la droga sotto i nostri occhi... Ma non era mai arrivato a cercare di uccidere, almeno credevo.
Mi accorsi che da quando erano arrivati Chuck e Zac le cose erano peggiorate. E anche tanto. Se dovevo riordinare i pezzi del puzzle dovevo cominciare da loro. Ma il mio cervello non funzionava più, appena nominavo Zac.
Forse era arrivato il momento di capirlo.
Ero completamente, pazzamente, incredibilmente innamorata di lui. Di un amore profondo che non avevo mai provato per nessuno. Per questo ci avevo messo tanto a capirlo.
Per questo mi sentivo strana appena mi guardava, appena mi sfiorava. Ma ero talmente orgogliosa da non riuscire ad ammettere di amarlo.
Andy era simpatico. Ma solo un amico. Chuck era noioso. Niente di che. Lo Avevo finalmente guardato per quello che era: un ragazzo con poco senso dell'umorismo. Non adatto a me. Non adatto a una folle come me.
Ma a pensarla così, nemmeno Zac era adatto a me. O forse non lo conoscevo. O meglio: non avevo dato modo di conoscerlo. Che stupida che ero!
Così gli scrissi un messaggio.
Non so come o da dove era saltato fuori il suo numero, ma ce l'avevo. Forse me l'aveva dato Luke, o forse l'aveva scritto lui.Ciao.
Non sapevo cosa scrivere. La prima cosa che mi venne in mente fu quella.
Rispose subito, e il mio cuore perse di un battito.Stai bene?
Perchè non dovrei?
Chiesi, stupita.
Come mai mi scrivi?
Arrossii.
Non lo so.
Sono contento che tu abbia cliccato sul mio nome ;)
Un sorriso mi comparì sul volto. Ora ero certa che il numero l'aveva scritto lui.
Sei da Denise?
Mi chiese poi. E come avev fatto a saperlo? Pensai subito a Luke, ma da quando erano così amici?
Si
Risposi.
Sto arrivando.
Aspetta, cosa? Mi chiesi mentalmente. Fui immediatamente stravolta da una valanga di emozioni diverse.
Lo amavo.
Dio se lo amavo.
Ma ora era troppo tardi.
Non ricambiava. E non avrei mai potuto coinvolgerlo nella mia vita, in qualsiasi caso. Non volevo, più che altro.
Lo aspettai, distesa sul letto, a guardare il soffitto e a pensare a come sarebbero cambiate le cose adesso. Non saremmo più potuti tornare a casa per quanto? Il coraggio non ci mancava per andare a denunciare, ma era solo andato in vacanza.... Maledetta vita.
Maledetti tutti. Pensai.
Non era giusto tutto ciò. Non avevamo fatto niente per meritarcelo. Stavo per ricominciare a piangere, ma mi fermai, e corsi a rispondere al telefono, con il battito a mille e il corpo che avvampava, quando squillò.
"Sono qui fuori" mi disse Zac senza esitare.
"Si" annuii e andai ad aprire. Luke e Denise erano al piano di sopra, mentre i suoi genitori erano appena usciti per fare compere. Fortunatamente avevano accettato a farci restare per qualche giorno da loro.
Aprii la porta e in tutta la sua bellezza Zac entrò dentro casa.
"Non mi sarei mai aspettata un tuo messaggio, sai?" Fece lui con un sorrisetto.
"Come sai dove abita Den?" Cambiai discorso.
"Sono stato qui un paio di volte." Si strinse nelle spalle e buttò la giacca sul divano.
Sentii i passi di Luke e Denise sulle scale, e comparvero loro di fronte a noi in un batter d'occhio.den era preoccupata, mentre Luke furioso. Prese il braccio di Zac e borbottando qualcosa scomparvero in cucina. Rimasi solo con Den, il mio cervello ancora non aveva afferrato ciò che era successo, perchè in un secondo Zac era scomparso con Luke.
"Siete in un bel casino, Alex." Commentò sospirando Denise.
"Già" distolsi lo sguardo.
"Lo supereremo, insieme." Mi abbracciò e mi baciò la tempia.