64. V per Vendetta

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POV'S FEDE
L'amavo. Inutile ripeterlo, ma non so per quale assurdo motivo non gli avevo ancora chiesto di essere la mia ragazza. Forse era per il rapporto che si era creato tra noi o forse perché non volevo affrettare le cose. Fatto sta che non potevo dargli fastidio ogni volta che un ragazzo si avvicinava a lei. Non ero il suo ragazzo e lei presto si sarebbe arrabbiata per questo mio comportamento.
Eravamo seduto sul divano, stavamo vedendo "V per Vendetta" e Lia urlava cose tipo: "se anche solo provi a morire ti ammazzo V!" Era così bella anche quando si arrabbiava. Lex e Benji si erano addormentati abbracciati. Quei due stavano davvero bene insieme.
Quando finì il film Lia iniziò a vagare senza una meta tra i canali del digitale, ma si arrese quando arrivò il sonno. Mi diede il telecomando dicendo: "tieni, ancora mi addormento" e dopo neanche due secondi aveva già chiuso gli occhi. Mi tolsi la giacca e gliela misi tipo coperta perché faceva leggermente freddo, spensi la televisione e cercai di trovare sonno. Non ci riuscivo. Dopo una decina di minuti Lia si girò verso di me e si accoccolò sul mio petto. Stava dormendo, ma avevo apprezzato quel gesto. L'abbracciai e, finalmente, mi addormentai.

Solo un attimo ||Federico Rossi||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora