Due giorni prima del Natale

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Ho iniziato una storia su Hayes Grier "Can we dance?" e una su Skate Maloley "My dirty little secret". Spero che passiate a leggerle!!! 

Passano velocemente le settimane e si avvicina sempre di più la settimana del 24 e 25 Dicembre, dopo essere tornati dalla vacanza in Australia, le cose fra me e Cameron vanno di bene in meglio. Oltre a fare sesso, abbiamo anche iniziato ad uscire insieme. Come una vera e propria coppia. Non abbiamo ancora definito il tipo di relazione, ma sono felice anche senza chiarire questo particolare. 

E' il 20 Dicembre e sto cercando un altro regalo per Cameron, ho già comprato due regali, ma nessuno di questi due è quello giusto. Ho bisogno di qualcosa che lo faccia restare senza parole e per ora nonostante abbia girato milioni e milioni di negozi, non ho trovato niente.  Entro il un altro negozio e subito un profumo mi inebria le narici, mentre un ragazzo si avvicina a me. -Hey, Sono Oliver, posso aiutarti?- Gli sorrido -Ciao, cercavo un regalo per il mio ragazzo... Cioè migliore amico... Intendevo dire per il mio coinquilino!- -Bene, vedo che non avete ancora definito il tipo di relazione. Comunque, sono arrivate delle felpe davvero fighe, se avessi una ragazza e mi chiedesse cosa voglio per Natale, chiederei una di queste felpe.- Mi porta vicino ad una parete piena di felpe di ogni colore e con ogni stampa esistente. Inizio ad esaminarle e poi trovo quella perfetta per Cam. E' una semplice felpa nera, la particolarità è che aveva uno spazio bianco, dove potevo scrivere con un pennarello per tessuti, quello che volevo io. Prendo il pennarello e senza pensarci nemmeno per un secondo, inizio a scrivere. "Se mi perdo portatemi dalla mia coinquilina sexy". Mi giro e guardo Oliver e poi gli porgo la felpa ringraziandolo. Pago e mentre torno a casa mi fermo in una pasticceria, dove compro un po' di muffin. 

Passano due giorni e per me e Cam sono finalmente iniziate le vacanza natalizie. Mi siedo in salotto, pronta ad iniziare un nuovo libro, sorseggiando la mia cioccolata calda. 

Leggo per la terza volta queste battute e non riesco a non pensare a quanto deve essere brutto perdere la persona che ami

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Leggo per la terza volta queste battute e non riesco a non pensare a quanto deve essere brutto perdere la persona che ami. Sento qualcuno correre giù per le scale e non faccio in tempo a girarmi che mi ritrovo due braccia intorno al collo. -Cam!- -Athena, hai visto? Mh? Hai visto?- Lui si stacca e con un salto si siede vicino a me. -Cosa? Di che parli Cam?- Lui mi sorride e dopo avermi preso per mano, mi tira su e mi porta verso la finestra del salotto. -Sta nevicando Athena, nevica. E' da così tanto che non vedo nevicare, mi è mancato.- Lo sento abbracciarmi e non riesco a non sorridere accorgendomi di quanto sia dolce in questo momento Cameron. -Finalmente a Natale avremo la neve quest'anno.- Gli sorrido e dopo aver dato un'ultima occhiata alla neve che ora cade forte, mi torno a sedere sul divano. Leggo una pagina del libro e poi mi fermo a guardare Cameron che è ancora concentrato nel guardare la neve. -Cam?- Appena ho la sua attenzione torno a parlare. -Credi che domani sera riusciremo ad andare da tua madre?- Ebbene sì, la mamma di Cam ha invitato anche me a casa Dallas per festeggiare insieme a loro il Natale. -Spero di sì, anche se ho i miei dubbi. Sembra non smetta più di nevicare. Passano le ore e dopo aver letto altri tre capitoli del mio nuovo libro preferito, decido di andare a dormire. Mi metto nel letto e inizio a girarmi, notando che nonostante io abbia sonno, non riesco ad addormentarmi. Mi scopro e mi avvio verso camera di Cameron, apro lentamente la porta e vedo la sua sagoma sul letto, addormentato. Mi avvicino al letto e dopo aver alzato un po' le coperte, mi sdraio. Mi sistemo meglio nel letto e appena chiudo gli occhi, sento spingermi verso il corpo di Cam e il suo braccio resta sopra i miei fianchi. Sorrido. La mattina seguente, appena mi sveglio vado in cucina per preparare la colazione. Mentre cucino il bacon, il mio sguardo si posa sulle scale che si trovano fuori dalla cucina, quelle che portano al giardino posteriore. Noto subito che c'è qualcosa che non va, decido di uscire e appena provo ad aprire la porta della cucina che si affaccia sul giardino, non ci riesco. Corro ad aprire la porta principale e nemmeno questa volta riesco ad aprirla, giro la casa e provo ad aprire le finestre. Non si aprono. Salgo correndo le scale, appena arrivo vicino a Cameron inizio a chiamarlo. Gli spiego perché l'ho svegliato e poi andiamo al piano terra.

Spero vi piaccia questo capitolo, mi dispiace per l'attesa. Sono davvero molto impegnata con la scuola. Fatemi sapere cosa ne pensate, grazie per la pazienza.

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