7.

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Quando la lussuosa automobile si fermò davanti a un grande cancello nero, in stile minimal e assolutamente moderno, Jeremy era ancora intontito dalle ultime parole di Brett.

Il giornalista, non si aspettava minimamente un soggiorno proprio a casa dell'imprenditore, anzi, sperava di ritrovarsi in uno di quei lussuosi hotel casinò, dove avrebbe potuto tenere occupata la mente e, soprattutto, dove avrebbe potuto mantenere un minimo di libertà, senza essere costantemente sotto l'occhio dell'uomo.

Invece, proprio come nel più classico dei romanzi rosa, si era ritrovato nella sua lussuosa villa sulle colline di Las Vegas, con tanto di bodyguard all'entrata e una splendida vista della Città del Peccato, che si affacciava proprio sul giardino perfettamente curato.

Aveva mantenuto il silenzio stampa per tutto il tragitto ma, quando aveva messo piede in quell'immensa casa, non era riuscito a trattenersi dal mostrare un minimo di stupore.

«Ti mostro la tua camera.» disse Brett, attirando l'attenzione di Jeremy, in quel momento catturato dall'enorme piscina sul retro.

Tutto l'ambiente, era estremamente moderno e lineare. Le pareti erano bianche, ma soltanto perché la casa era talmente innovativa, che qualsiasi altro colore sarebbe stato un pugno in un occhio. Tra l'altro, ogni oggetto, ogni mobile di design, aveva un tono scuro che andava dall'acciaio, al grigio chiaro, sino al nero.

L'ampia vetrata del salone, poi, mostrava un giardino ricoperto da un curatissimo prato verde all'inglese, circondato da piante grasse dalla forma particolare, intervallate soltanto dall'ampia piscina rettangolare la cui fine, a cascata, sembrava cadesse giù per la collina.

Salendo al piano di sopra, le cose non sembravano cambiare: l'arredamento manteneva sempre lo stesso stile e il lungo corridoio, aveva soltanto cinque porte.

In particolare, la penultima a destra, era quella che avrebbe portato alla camera di Jeremy.

«La mia è quella in fondo al corridoio, ci vediamo di sotto.» furono le uniche parole di Brett, che a Jeremy sembrò più scostante del solito.

L'ampia camera da letto, possedeva un letto king size con lenzuola scure e in seta, una scrivania trasparente con un paio di libri sopra, un comò nero lucido e una piccola libreria colma di testi dall'aspetto antico, in totale contrasto con il resto dello stile ma, la cosa che più affascinava di quella stanza, era il vetro trasparente che portava a una terrazza da cui, già dall'interno, si poteva vedere un cielo strepitosamente azzurro e le luci di Las Vegas, già sveglia, nonostante fosse primo pomeriggio.

Jeremy si gettò, letteralmente, sul grande letto, saggiandone la morbidezza.

Era esausto dopo un viaggio che pareva interminabile e, in più, il dover stare nella stessa casa con Brett, per una settimana intera, non solo lo metteva in agitazione ma proprio, lo faceva incazzare.

Si sentiva preso in giro ma, d'altronde, non era mai stato menzionato alcun hotel.

Prese d'istinto il cellulare e aprì una conversazione Whatsapp con Ally:

Jeremy- Indovina? Sono nella sua splendida casa di Las Vegas 0_0

Aggiungendo anche un selfie in cui mostrava una faccia sconvolta e una splendida vista della città, sullo sfondo.

Ally- Maledetto bastardo! Adesso sì, che le cose si fanno bollenti ;)

Jeremy- Cretina! Voglio scappare!

Ally- Sì, come no! Vai a farti una doccia e renditi presentabile! Hai una faccia <3

Jeremy- Hai ragione. Ti faccio sapere come prosegue :*

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