iv- fresh meat

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c a l u m:

C'era stato un momento nella mia vita in cui mi importava della scuola; quando mi svegliavo ogni mattina, arrivavo qui e non avevo l'urgenza di saltare le lezioni. Facevo anche i compiti, studiavo per gli esami e frequentavo anche eventi sportivi. Ero uno studente decente ed era solo perché lo facevo per lei.

Ero steso a letto la mattina del mio primo giorno di scuola, guardando una vecchia foto sul cellulare. Avevo circa 100 foto salvate in una cartella che guardavo pateticamente ancora e ancora. Janet Riley era bella e quando aveva iniziato a scivolarmi via, io avevo iniziato a scivolare via da me stesso.

"Cal, tesoro. Sei sveglio?" Ci fu un tocco sulla mia porta prima che si aprisse. Mia madre infilò la testa dentro con un sorriso da un milione di dollari. "Ti ho preparato la colazione e ha chiamato Mali. Tornerà a casa questa sera."

"Non ho fame." Borbottai, lanciando il telefono di lato e stendendomi sulla pancia.

"Dolcezza." Sospirò. Sentì il letto abbassarsi e mi accarezzò la schiena. "dovresti mangiare qualcosa prima di andare a scuola. Andiamo, Cal, è importante iniziare la giornata con una colazione nutriente."

"Non mi importa!" Sbottai. "Non mi importa niente di una colazione nutriente perché che bene farà? Darmi il potere per il cervello che probabilmente non userò a lezione? Il che non importa comunque quando tutte le mie cellulare celebrali stanno lentamente morendo per tutto il fottuto alcool che bevo! Smettile di essere così maniaca del controllo!"

Ci fu un momento di silenzio prima che mia madre parlasse di nuovo. "Mi dispiace, Cal. Ci vediamo quando torni a casa."

La sua voce si spezzò e sapevo che voleva piangere. La sentì alzarsi dal letto e qualche secondo dopo la porta della camera si chiuse. Probabilmente non avrei dovuto urlare così con mia madre, ma ero così stanco delle sue tendenze super protettive. Continuava a volersi prendere cura di me come se avessi cinque anni ed era solo uno spreco del suo tempo.

Quando mi alzai dal letto e andai verso l'armadio, vidi la mia uniforme appena stirata appesa alla maniglia della porta. Sospirai, sapendo che era stata mia madre a prepararmi i vestiti. Guardai l'uniforme con una smorfia e mi venne voglia di vomitare per il ridicolo outfit che la Mesa Vale High ci faceva indossare. Ogni volta che me la mettevo sembravo una specie di politico stitico con nessuna vita sessuale.

Schifo.

Michael mi venne a prendere e quando entrai nella sua macchina lui lanciò una bottiglia sulle mie gambe. La guardai e sapevo esattamente cosa c'era dentro. Senza colore e chiara poteva essere facilmente scambiata per acqua. La bottiglia era ghiacciata tra le mie mani, il che significava che l'alcool sarebbe sceso meglio.

"Bevi, amico." Michael ghignò. "Ti servirà."

"Vuoi un po'?" Chiesi, aprendo la bottiglia.

"Non adesso, idiota. Sto guidando. Berrò quando arriveremo a scuola." Spiegò.

Feci un sorso del liquido, accigliandomi per il bruciore. Dopo altri sorsi ero sulla strada per essere brillo- esattamente quello che mi serviva per calmarmi nel mezzo delle cazzate che costituivano la Mesa Vale High. Ero così stanco di quella scuola. Stanco della loro struttura, del controllo e della pressione. Soprattutto odiavo queste maledette uniformi. Stressarsi per avere dei voti eccezionali mentre si partecipava ad attività extracurriculari era inevitabile alla Mesa Vale e questo stress sarebbe stato soppresso.

Dopo aver chiuso la bottiglia la posai sulle mie gambe mentre mi sollevavo le maniche della camicia e allentavo la cravatta. Michael sollevò un sopracciglio, togliendo gli occhi dalla strada per un secondo.

Run Baby Run || punk hood (TRADUZIONE ITALIANA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora