xxxiii- father of the year

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g w e n:

I voti erano sempre stati importanti per me. Ero stata cresciuta in una casa dove l'educazione era la cosa più importante. Entrambi i miei genitori erano laureati- mio padre aveva anche un master. Da quando ero piccola ero sempre stata una studentessa modello. Avevo sempre lavorato duro per i miei perfetti voti perché sapevo che fare bene adesso mi sarebbe servito per dopo.

Ma Calum era perfetta distrazione.

Non c'era una serie televisiva, un film, un video gioco o un gusto di gelato che poteva distrarmi più del cattivo ragazzo dai capelli scuri a cui ero tanto affezionata. Con Calum in giro, studiare per gli esami finali , leggere novelle o scrivere componimenti era impossibile. Quindi ci serviva una pausa. Niente di ridicolmente serio, solo una piccola interruzione per recuperare con la scuola.

Avevo la testa piegata, i miei occhi si spostavano avanti e indietro dal mio libro di letteratura al portatile. Dal mio stereo si sentiva una rilassante musica classica a basso volume e una candela al profumo di mela accesa accanto, per trattenermi dall'andare fuori di testa. Mentre finivo di scrivere un testo per la lezione, la realtà fuori dalle quattro mura della mia camera mi colpì lentamente.

C'erano dei rumori e poco dopo sentì un urlo. Sollevai gli occhi dal libro verso la porta e aspettai in silenzio per un altro suono improvviso. Poi, prima che potessi classificare tutto come qualcosa di normale, sentì un altro urlo.

"Aiuto!"

Mi alzai e corsi alla porta. Afferrai la maniglie e la abbassai, aprendo la porta con una tale forza che andò a sbattere contro il muro accanto. Le urla erano più attutite mentre le seguivo lungo il corridoio e giù per le scale.

"Luke, figliolo." Mr. Hemmings era calmo, in opposizione al tornado di emozioni e lacrime che era Mrs. Hemmings.

Mi avvicinai, entrambi gli Hemmings torreggiavano su Luke che era steso sul divano. Osservai l'area intorno a loro, notando alcuni bicchieri rotti sul pavimento della cucina. Era probabilmente questo il rumore che avevo sentito.

"Che succede? Luke sta bene?" Chiesi agitata, avvicinandomi per guardare il ragazzo che stava stringendo il suo inalatore come se il suo ultimo respiro fosse li dentro.

"E' svenuto all'improvviso." Mi informò Mr. Hemmings, ancora calmo. Mrs. Hemmings stringeva suo figlio con amore, accarezzandogli le spalle mentre Luke faceva un lungo respiro dall'inalatore.

"Cosa? Perché? Come?" Non ero esattamente sicura di cosa chiedere, non sapevo come chiedere, quindi la mia bocca sparò cose a caso sperando che Mr. Hemmings mi capisse.

"Penso che sia solo stressato," Disse Mr. Hemmings, "con il trimestre a scuola quasi finito e l'ultimo anno si scuola per Luke." Mr. Hemmings si rivolse di nuovo a suo figlio. "Stai bene, Luke. Respiri profondi, figliolo."

Mi presi del tempo per guardare Luke- un ragazzo, che anche se aveva la stanza accanto alla mia, vedevo raramente. Ero rimasta chiusa nella mia stanza per anni che mi ero quasi dimenticata come fosse la luce del sole. Lo vedevo a malapena anche a scuola e, quando succedeva, sembrava che Luke fosse sempre di fretta.

I miei occhi rimasero fissi su Luke, notando che era più pallido che mai. Aveva occhiaie scure sotto gli occhi e c'era un tocco di preoccupazione che sembrava ricoprirgli la pelle come una crema. Mi sentì in colpa- completamente in colpa per aver lasciato il mio amico nel dimenticatoio. Avevo trascurato Luke invece che trovare del tempo per parlargli. Dubitavo fortemente che fosse stressato per la scuola ed ero sicura che la sua ansia venisse dallo stesso motivo per cui Calum era al limite: Fiora.

Run Baby Run || punk hood (TRADUZIONE ITALIANA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora