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g w e n:

Era l'ora dell'aula studio.

Avere Luke e Calum nella stessa stanza era imbarazzante anche se non c'era nessuna interazione tra i due ragazzi. Io e Luke eravamo seduti nei nostri soliti posti verso il retro e contro un muro con Charlie seduta accanto a Luke. Dall'altro lato della stanza, dietro, c'era Calum- che, ovviamente, era arrivato tardi.

Non avevo detto a Luke che io e Calum eravamo compagni per il progetto di Inglese e non gli avevo detto che mi aveva accompagnato al centro di riabilitazione ieri pomeriggio dopo aver perso il bus. Non sapevo perché mi sentivo così paranoica- potevo solo dire a Luke la verità e sperare che non andasse fuori di testa. Ma il fatto era che Luke sarebbe andato fuori di testa. Mi aveva già avvertito su Calum e avevano una storia taboo alle spalle, che mi era ancora sconosciuta. Luke era diventato un migliore amico per me a Sydney e Calum... era diventato più un mal di testa.

"Psst, Gwen."

Girai la testa per vedere Luke con la coda dell'occhio. "Cosa?"

"Calum continua a guardarti." Mi informò.

"Huh?" Sussurrai. Velocemente spostai la mia attenzione verso Calum e, proprio come aveva detto Luke, il ragazzo dai capelli scuri e con i tatuaggi mi stava guardando.

Tornai a rivolgere la mia attenzione al professor O'Connel che stava spiegando il resto del programma e le sessioni di tutor.

"Perché continua a guardarti? Qual è il suo problema?" Chiese Luke, il suo respiro mi solleticava la nuca.

Io feci spallucce. Non sapevo perché Calum mi stava guardando. Forse era perché ero seduta con Luke? Il che non aveva senso- sapeva che io e Luke eravamo amici.

La campanella suonò, tutti si alzarono, gettando i fogli a casaccio nei raccoglitori. Io, invece, infilai le carte in modo ordinato.

"Allora perché Calum ti stava guardando?" Chiese di nuovo Luke.

"Calum ti stava guardando?" Si intromise Charlie.

"Non riuscivi a sentire i suoi occhi diabolici sulla schiena?" Luke sbuffò. Charlie sollevò un sopracciglio alla sua frase.

"Luke." Sospirai e loro mi guardarono. "Non so perché mi stava guardando. Ma lascia perdere... magari gli piacevano i miei capelli o qualcosa del genere."

"E' successo qualcosa?" Provò a indovinare. "So che hai delle lezioni con lui."

Io misi i libri e i quaderni nella borsa e guardai Luke, che aveva ancora il viso livido. "No, non è successo niente. Ma..."

Luke mi guardò sospettoso. "Ma cosa?"

Io guardai Charlie e lei fece spallucce.

Era ora. "Io e Calum siamo partner per un progetto di inglese-" Luke aprì la bocca per cercare di dire qualcosa, ma io continuai. "Ho già cercato di parlare con la professoressa per cambiare, ma non vuole."

"Finirai con il fare tu tutto il lavoro." Disse Luke.

"Non lascerò che succeda. Calum mi aiuterà." Insistetti.

"Sta solo attenta, Gwen." Mi avvisò Luke, uscendo dalla porta e nel corridoio affollato mentre io e Charlie lo seguivamo. "Lui non è il miglior ragazzo da avere intorno."

"Lo so e prometto che starò attenta." Allungai una mano per toccare il braccio di Luke in modo rassicurante. "E grazie per la tua preoccupazione... Lucas."

Lui alzò gli occhi al cielo. "Nessun problema... Gweneth."

"Beh, dobbiamo andare in classe adesso." Dissi, riferendomi a me e Charlie.

Run Baby Run || punk hood (TRADUZIONE ITALIANA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora