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c a l u m:

Accelerai per le strade di Sydney ad una velocità inaudita, ignorando ogni regola mentre andavo a casa di Michael. Le mie dita erano strette intorno al volante, le mie sopracciglia aggrottate per l'ansia mentre la mia mente continuava a concentrarsi sul messaggio che avevo ricevuto solo sette minuti fa.

Ashton era stato arrestato.

C'era una ragione e solo una per cui uno dei miei migliori amici stava condividendo una cella con un altro criminale. No, non per qualche piccolo crimine come rovinare un muro con la pittura spray o rubare alcool da un negozio. Ashton non avrebbe fatto stupidi errori; era troppo intelligente per quello.

Parcheggiai la macchina nel vialetto della casa di Michael. L'intera casa era buia, non usciva neanche una luce dalle finestre e immaginai che i Clifford stessero dormendo. Poi notai la scia di luce gialla che veniva dal garage e mi resi conto che Michael era lì dentro. Potevo vedere un ombra scura che camminava avanti e indietro.

"Michael, sono io." Annunciai, bussando alla porta. Neanche un momento dopo la porta si sollevò, scricchiolando.

"Ashton è stato spinto sotto un bus. Qualcuno l'ha tradito." Mi informò Michael non appena mi guardò. Era spaventato, agitato e nervoso.

"Che diavolo è successo? Fiora rimane sempre nel buio. Che potrebbe aver tradito Ash?" Chiesi, entrando nel garage. Michael chiuse immediatamente la porta.

Fece spallucce. "Non lo so, cazzo. Continuo a ricevere messaggi dagli uomini di Fiora riguardo soldi e su come Ashton sia stato fortunato che siano arrivati i poliziotti... dobbiamo arrivare in fondo a questa merda."

"Non capisco." Borbottai, sedendomi sul divano. "Non abbiamo mai avuto problemi prima. Che diavolo ha fatto Ashton per cui qualcuno ha sentito il bisogno di tradirlo?"

Ring.

Guardai la mia tasca e lo fece anche Michael, mentre il mio telefono suonava e vibrava nella mia tasca. Lo presi e lo schermo illuminò le nostre facce. Era una chiamata da Fiora in persona- il top della piramide, il capo del distretto, uno degli uomini più pericolosi di tutta Sydney. Nessuno l'aveva mai visto in faccia. Se dovevi parlare con lui dovevi farlo attraverso i suoi uomini- e uno di questi era Ashton.

"Rispondi. E' Fiora?" chiese Michael, insistendo che rispondessi. Io annuì e feci scorrere un dito tremante sullo schermo. Mi portai il telefono all'orecchio e aprì la bocca per parlare. Deglutì, perdendo la capacità di formulare una frase coerente.

"Salve, Mr. Hood." La voce dall'altro lato era profonda, elegante e mi fece rabbrividire.

"S-salve." Balbettai, guardando Michael che aveva perso tutti i colori dal viso.

"Vivavoce." Sussurrò Michael. Io premetti l'icona sul mio telefono e la fredda voce di Fiora risuonò nel garage.

"Sono sicuro che lei abbia sentito la notizia sul suo amico, Mr. Irwin. E' fortunato di essere vivo, ma è appeso ad una corda. Mr. Irwin non è fedele come dice. E sono sicuro che lei sappia cosa succede quando non si è fedeli."

"Io, uh, s-si, lo so." Risposi, chiudendo gli occhi come se l'azione potesse eliminare i dolorosi ricordi nella mia testa.

"Janet Riley era una ragazza innocente, posso capire perché piaceva a Mr. Hemmings." Aveva toccato un punto debole.

"Hemmings non ha mai amato Janet!" Risposi. Potevo sentire il sangue ribollirmi dentro ed ero a due secondi dal prendere a pugni un muro.

"Non quanto te, giusto, Mr. Hood? E' tutto nel passato adesso, non c'è niente che possiamo fare per riportare indietro Janet Riley. Quello di cui voglio parlare adesso è il futuro. Mr. Irwin mi deve dei soldi e visto che lui non può farlo, lo farà lei. E visto che so che Mr. Clifford sta ascoltando-" guardai Michael che stava tremando, "-l'accompagnerà lui. Avete una settimana. E se non li ricevo fino ad allora, qualcuno morirà. Arrivederci Mr. Hood, Mr. Clifford, passate una meravigliosa serata."

Run Baby Run || punk hood (TRADUZIONE ITALIANA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora