viii- happy endings don't exist

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g w e n:

"Non te l'aspettavi, vero?"

Guardai Calum, il cui banco era ora attaccato al mio mentre iniziavamo a lavorare al nostro progetto.

Scossi la testa. "Perché io? Avresti potuto scegliere chiunque, ma hai scelto me."

Calum fece spallucce. "Sapevo il tuo nome."

"Sono la ragazza nuova e tu sei qui da quanto? Sono sicura che conosci la maggior parte dei nomi in questa classe." Dissi, sentendomi irritata.

"Mi hai beccato." Calum sollevò le mani. "Conosco i loro nomi... ma non mi importa di loro."

"E ti importa di me?" Sollevai un sopracciglio. "Non penso."

"Mi importa di chiunque abbia il potenziale di diventare un criminale ma non lo fa." Disse Calum. "Tu mi intrighi, Gwen Guzman. Il tuo aspetto elegante, le tue buone maniere... nascondi qualcosa."

"Perché il mio aspetto significa che sto nascondendo qualcosa? Non mi conosci." Dissi.

"Non ti conosco ancora... ma lo farò." Calum ghignò, mordendosi il labbro carnoso come se il gesto avrebbe dovuto farmi cadere i suoi piedi.

Ma sapevo che non potevo fidarmi di un cattivo ragazzo.

"Allora, um, che novella vuoi leggere per il progetto?" Chiesi, cambiando argomento. "Io stavo pensando a 1984 o alla Lettera Scarlatta."

Avevo deciso di mettere tutte le mie energie nella scuola; soprattutto in questo progetto. Non sapevo che intenzioni aveva Calum e non volevo perdere tempo. Lui era una distrazione ed io non potevo soccombere.

"Eh." Fu tutto quello che disse Calum.

Sospirai. "okay? Che ne dici di 'Il giovane Holden'?"

"Dovrai passare sul mio cadavere." Disse a denti stretti.

"Le avventure di Huckleberry Finn?"

"Stupido."

"Il grande Gatsby?"

"Persone ricche con problemi."

"Calum?" Gli lanciai un'occhiataccia. "Puoi, per favore, prendere la cosa sul serio? Devo andare bene in questa materia e tu non mi stai aiutando."

"Cime tempestose." Disse.

"Cime tempestose?" Ripetei, guardando il ragazzo. La sua scelta mi aveva confuso. Non immaginavo che Calum fosse qualcuno a cui piaceva quel tipo di novella- sinceramente non immaginavo che a Calum piacesse qualsiasi tipo di novella, punto.

Mentre lo guardavo notai che i tatuaggi sul suo collo si vedevano dal colletto della camicia e mi chiedevo cosa fossero. I suoi occhi erano così scuri che sembravano neri e aveva quest'aura intorno a lui che non riuscivo a leggere.

Calum sollevò una mano. "Professoressa, io e Gwen Guzman vogliamo Cime Tempestose."

"Uhm, abbiamo già scelto noi quel libro." Disse un ragazzo dall'altro lato della classe, facendo girare la testa a Calum nella sua direzione per mandargli un'occhiataccia.

"No, non l'avete fatto." Disse a denti stretti, le sopracciglia inarcate verso il ragazzo spaventato.

"Hai ragione." Disse lui. "In realtà abbiamo scelto Furore."

Calum ghignò, chiaramente soddisfatto. Io invece ero disgustata dalle sue azioni. Controllare qualcuno tramite la paura era orribile; era qualcosa che aveva fatto Hitler al suo tempo e sapevamo tutti come era finita la cosa.

Run Baby Run || punk hood (TRADUZIONE ITALIANA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora