//ix- car rides with criminals

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c a l u m:

Il piccolo gnocco era strana da morire.

Stavo fumando una sigaretta dentro la mia macchina nel parcheggio della scuola mentre guardavo Gwen Guzman dallo specchietto retrovisore. In fretta superò correndo la mia macchina, il cancello e arrivò per strada dove c'era la fermata del bus. Sfortunatamente per lei era arrivata in ritardo di qualche secondo.

Buttai la sigaretta fuori dal finestrino, mettendo in moto mentre guardavo Gwen riprendere fiato. Feci retro marcia, guidando poi verso la ragazza. Fermai la macchina accanto a me e molte macchina iniziarono a suonare il clacson per l'improvvisa frenata.

Possono andare a farsi fottere.

Gwen guardò verso di me e vidi il colore sparire dal suo viso. Ero ovviamente l'ultima persona che voleva vedere e non la incolpavo. Non ero stato esattamente gentile con lei questa mattina.

"Ti serve un passaggio?" Chiesi, togliendo la testa fuori dal finestrino. Lei mi guardò con le sopracciglia aggrottate, chiaramente confusa.

"No, grazie." Disse, camminando via. Io premetti leggermente il pedale dell'acceleratore, seguendola lungo il marciapiede.

"Andiamo, piccolo gnocco, che cosa farai? Camminare fino al centro? Non essere testarda." Dissi.

"Come fai a sapere dove sto andando?" Si mise le mani sui fianchi.

Io ghignai. "Non sono un completo idiota, Gwen. E' ovvio dove stai andando. Il bus 450 si ferma di fronte al centro."

"Non verrò in macchina con te." Disse. "Non mi fido di te!"

Ouch.

"Comprensibile." Concordai. "Ma lascia che mi faccia perdonare per questa mattina. Lascia che ti dia un passaggio."

"Non dovrei neanche parlarti, figuriamoci entrare in macchina con un criminale." Disse.

"Vedo che ascolti quello che dice quella faccia di cazzo di Luke Hemmings." Osservai e lei mi lanciò un'occhiataccia.

La macchina dietro di me suonò il clacson più volte, innervosendomi da morire. Tolsi la testa dal finestrino e guardai il guidatore.

"Non riesci fottutamente a vedere che sto cercando di parlare con questa signorina? Sorpassami, idiota!" Urlai arrabbiato e lui alzò il dito medio prima di superarmi.

"Delinquente!" Urlò.

Io alzai gli occhi al cielo, voltandomi per guardare Gwen, ma lei non c'era più. La cercai in fretta e la vidi verso un angolo. Era insieme ad una folla di persone che stavano per attraversare la strada. La luce verde si accese ed io accelerai, fermando la macchina nel centro della strada, impedendo alle persone di andare avanti.

"Che diavolo?"

"Sei pazzo?"

"Potevi uccidere qualcuno!"

Una serie di imprecazioni vennero lanciate contro di me, ma non mi importava. Le loro parole erano niente per me- non potevano ferirmi. Non quando ero stato così tanto ferito in passato che non c'era assolutamente niente che poteva spezzarmi adesso.

"Gwen!" Urlai mentre lei si avvicinava con un cipiglio sul viso.

"Calum, che cosa c'è di sbagliato in te? Sei fuori di testa! Avresti potuto far male a qualcuno!" Urlò, muovendo le mani in aria.

"Ascolta, mi dispiace" Non stavo mentendo, "per questa mattina. Ma, per favore, entra in macchina e lascia che ti porti al centro. Fa caldo da morire fuori e ti verrà un colpo di calore in quella uniforme."

Run Baby Run || punk hood (TRADUZIONE ITALIANA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora