Tutto sembrava andare per il meglio,ormai era un dato di fatto ,lei lavorava per Gabriel al Gold Symphony , avrebbe percepito uno stipendio e aveva una casa dove stare, nessun futuro che aveva immaginato per i primi tempi le si era prospettato così roseo .
Ormai essendo diventata una del team come diceva Jake ,la sera cenava con loro e le piaceva ascoltare le storie e le vicissitudini avvenute negli anni prima,poi stanca si ritirava ,non prima di aver preparato però un muffin o una ciambella per la colazione della mattina dopo. Gabriel le lasciava usare la cucina e se ne stava lì a guardarla trafficare mentre le faceva domande sugli anni trascorsi in istituto e sui progetti che aveva.
Rimase basito quando sentì che il suo sogno più grande non era sposarsi e fare la brava mogliettina e mamma perfetta ,no lei aveva un sogno da realizzare e voleva riuscirci. Una pasticceria. Ecco questo era il sogno di Camille,avere una pasticceria tutta sua dove vendere i suoi dolci.
Un giorno stava sistemando le candele sui tavoli quando si presentò una donna piuttosto minuta con una massa di capelli ricci rossi.
"Salve ,mi dispiace signora ma a quest'ora siamo ancora chiusi" le disse gentilmente.
La donna le sorrise e le fece un cenno con la mano come a dire non importa.
"Tu devi essere Camille vero? Io sono Helen la moglie di Jake. " si presentò porgendole un bicchiere di caffè caldo.
"Si sono io, sono molto contenta di conoscerti finalmente. Devo ringraziarti per il pantalone e le scarpe,appena ne comprerò di nuovi te li renderò. " disse alla donna che già le stava molto simpatica.
"Sciocchezze tienili pure. Ma perché dovresti comprarti tu gli altri? È Gabriel che fornisce la divisa al suo team non te l'ha detto?" le chiese bevendo il caffè.
"No" rispose Cami stringendosi nelle spalle.
"Pff uomini! Ti svelo un segreto Camille ,credono di essere il bene più prezioso sulla terra ma in realtà se non c'è una donna al loro fianco sono persi." le spiegò con l'aria di chi di uomini né aveva avuti tanti nella vita.
"Piuttosto dove diavolo si sono cacciati quei due diavoli? " le chiese.
"Mi pare di aver capito che andassero a riempire il pick up di scorte . Ma non al mercato." rispose sistemando l'ultima candela .
Era quasi ora di pranzo e lei aveva fame ,così decise di invitare a pranzo Helen per sdebitarsi.
"Helen ? Posso darti del tu vero?" le chiese temendo di essersi spinta troppo oltre.
"Certo che si . Non sono così vecchia da pretendere il lei" le disse facendo una smorfia che le fece ridere entrambe.
"Ok. Io avrei una certa fame. Ti va se preparo qualcosa di veloce e mangiamo insieme?" le disse gettando il bicchiere vuoto.
"Camille io sto morendo di fame ,ero venuta proprio perché quello screanzato di mio marito aveva detto che pranzavamo insieme, quindi prepara quello che vuoi io sono come una fornace spazzo via tutto." le rispose gettando a sua volta il bicchiere con un tiro da maestro centrando il cestino.
"Perfetto andiamo in cucina allora. Però ti prego chiamami Cami." le disse a mani giunte.
Helen si mise sull'attenti e fece un saluto militare per darle conferma di aver ricevuto il messaggio,poi la seguì giù in cucina ,per chi le avesse viste sarebbero potute sembrare vecchie amiche piu che semplici conoscenti di appena mezz'ora.
In cucina Cami mise a bollire l'acqua ,impastò della farina e tirò la sfoglia per la pasta che tagliò a pezzi piccoli senza una forma precisa, mise un tegame sul fuoco con un filo d'olio e ci buttò dentro un cipollotto affettato a cui aggiunse dei dadini di zucchina, mise a sfrigolare tutto e aggiunse il sale all'acqua di cottura della pasta,poi prese del prosciutto dal frigo e lo tagliò a strisce sottili.
Intanto che lei si muoveva sicura tra pentole, fuochi, verdure e coltelli Helen le riassunse in quattro parole la sua vita matrimoniale fatta di turni in ospedale ,e visite periodiche dal ginecologo perché tentavano invano da anni di avere un bambino, quello era l'unico cruccio che aveva , nonostante le molteplici cure esageratamente costose che avevano fatto lei e Jake purtroppo di bambini neanche l'ombra.
Cami la confortò come meglio poteva ,in realtà avrebbe tanto voluto dirle che in istituto c'erano tanti bambini che avevano bisogno di una mamma e di un papà e soprattutto del calore di una famiglia ma la conosceva da troppo poco tempo per farglielo presente.
Si limitò a rassicurarla e le passò i bicchieri e le posate ,mentre i piatti li mise vicino al piano cottura per impiattare la pasta.
La scolò ,la mise nel tegame e aggiunse un po' di acqua di cottura, lasciò insaporire e prese dei pinoli e un po' di formaggio cremoso .
Mise un cucchiaio di formaggio nella pasta e spadellò per fare insaporire tutto poi aggiunse i pinoli.
"Ok è pronto. Sei pronta ad assaggiare un piatto preparato all'improvviso?" chiese ad Helen per tirarla un po' su di morale.
"Tesoro se il profumo equivale alla squisitezza del piatto sbrigati a servirmelo perché ho l'acquolina" le rispose guardando il tegame come si poteva guardare un uomo nudo.
Cami scoppiò a ridere e le servì un bel piatto di pasta .
Mentre mangiavano Helen si proferiva in complimenti sulla pasta e informazioni sulla vita privata di Gabriel raccontando di alcune donne che dopo una rotolata tra le lenzuola credevano di avere in mano la chiave del cuore di Gabriel e ovviamente del Gold.
"Helen io non credo di voler sapere queste cose, cioè sono consapevole che Gabriel debba aver avuto un sacco di donne ,insomma diciamolo bello è bello. Ma io qui ci lavoro e basta . Voglio dire non sono interessata a Gabriel in quel senso. " disse impacciata bevendo un sorso d'acqua ,improvvisamente il pensare a un coinvolgimento con Gabriel le fece salire una vampata di calore su tutto il viso,sperò di non essere arrossita.
"Ascolta Cami ,tu sei la prima che tiene testa a Gabriel ,non credere che Jake non mi racconti tutto quello che succede. Posso assicurarti che lui non si è mai comportato così con nessuna e soprattutto non ha mai preso in considerazione l'idea di far lavorare una donna qui nel suo ristorante. Per carità non sto certo dicendo che tu lo stai puntando ma lui un pensierino su di te di sicuro l'ha fatto . E credimi preferisco te e la tua pasta a qualunque altra sciacquetta che possa anche solo pensare di avvicinarsi a Gabriel. " le spiegò continuando a mangiare con gusto.
Cami stava per rispondere quando Gabriel e Jake entrarono in cucina.
"Mmm che buon profumo! Amore che ci fai quì?" disse Jake posando a terra una cassa di vino.
"Tesoruccio mi sei mancato tanto, ma ti farai perdonare stasera a casa per esserti dimenticato di avermi detto che pranzavamo insieme" rispose Helen abbracciandolo e facendogli le coccole come se fossero soli ,sembravano due fidanzatini e non una coppia con cinque anni di matrimonio alle spalle.
Cami li invidiò e si stupì ,lei non aveva mai pensato al matrimonio ne a un ragazzo o un fidanzato,guardò Gabriel di sottecchi e lo vide sorridere allo scambio di effusioni dei suoi amici.
"Cosa vedo quì? Cami hai invaso il mio spazio?" la prese in giro prendendo una forchetta per assaggiare la pasta.
Chiuse gli occhi per assaporare al meglio tutte le componenti del piatto, era molto buono e gli accostamenti erano perfetti.
"Bhe?" gli chiese Helen aspettando il responso del grande chef.
Quando si rese conto che sia Helen che Jake stavano aspettando la sua opinione sul piatto che stava gustando guardò verso Cami per vedere se anche lei era in attesa del verdetto ma lei non lo degnava di uno sguardo ,infatti continuava a mangiare tranquillamente.
"Parker non ti interessa il mio giudizio sul tuo piatto?" le chiese continuando a mangiare e a guardarla.
"Onestamente Shelmann non mi interessa. Avevo fame ,punto. Se a te piace o no non è un mio problema,non sono in cerca di complimenti ne di adulazione da parte tua" gli rispose stringendosi nelle spalle. Poi si alzò e tolse il piatto suo e quello di Helen per metterli nella lavastoviglie.
Helen e Jake si guardarono e scoppiarono a ridere.
"Cosa avete da ridere voi due? E tu ragazzina indisponente dalla lingua lunga sappi che non avevo alcuna intenzione di lusingarti. Alla fine era un piatto normale" la stava provocando di proposito per ottenere le sue attenzioni, che cavolo era sempre stato circondato da donne che erano costantemente in cerca di attenzioni e lui si fissava con l'unica che non le voleva.
Cami sospirò , e lo fissò ricordando le parole di Helen.
"Helen mi ha fatto molto piacere conoscerti e pranzare con te . Jake se hai fame c'è ancora della pasta affrettati prima che il buzzurro la spazzoli tutta" disse prima di salutare Helen e andare nel suo appartamento per riposare un po prima dell'apertura serale.
Lasciò la coppia divertita e un Gabriel musone e contrariato.
"Gabriel lei non è come tutte le altre. Vedi di andarci piano,non la conosco molto ma mi sembra molto fragile sotto certi aspetti. Ha un carattere forte e mi piace ,non merita di soffrire."
Gli disse Helen con fare quasi materno.
"Non ho intenzione di farle proprio niente. Primo è una mia dipendente,secondo è una ragazzina. E poi devi sicuramente aver bevuto troppo vino se ti sembra fragile. Quella ragazza è tosta e cocciuta. Non fatevi strane idee."
Replicò un tantino indignato perché i suoi amici già erano dalla parte di Cami.
"Gabriel solo perché ti tiene testa non vuol dire che non sia fragile . Mi sembra delicata e indifesa e ho notato come la guardi sai? Inoltre ho bevuto solo acqua!" continuò imperterrita Helen.
"Helen io ti voglio bene e ti assicuro che ti sbagli, ma se può rassicurarti ti prometto che non le farò nulla . Contenta?" le disse abbracciandola sotto lo sguardo attento di Jake che stava pulendo con un pezzo di pane il tegame della pasta.
Sperò che le parole che aveva detto avessero tranquillizzato l'amica ,ma gli avevano messo una strana sensazione addosso.
Quella sera prima che il Gold aprisse arrivò l'invito da parte di Stanton che li pregava di essere suoi ospiti nel nuovo locale prima dell'apertura al pubblico prevista per il sabato successivo.
Cami accettò con entusiasmo mentre Gabriel bofonchiò contrariato sotto lo sguardo divertito di Jake ,Robert e François.
Poi il locale si riempì e non ci fu più spazio per le chiacchiere, i clienti al Gold erano sacri e andavano trattati con i guanti bianchi. E tutto stava andando per il meglio finché non entrò una donna bionda ossigenata ,dal viso reso impeccabile dal trucco sapiente,era elegante e a prima vista molto bella. Arrivò a braccetto di un uomo calvo e viscido che non perdeva occasione di toccarla involontariamente e anche spudoratamente dato il posto in cui si trovavano,con loro c'era anche una ragazzina di non più di dodici anni,camminava a testa bassa e si vedeva lontano un miglio che era parecchio imbarazzata dal comportamento di uno dei due adulti.
La donna appena entrò fece cenno a Robert che corse come un cagnolino a cui è stato lanciato un osso, voleva un tavolo al centro della sala perché diceva era il posto migliore,Cami invece pensava che da li tutti avrebbero potuto ammirarla meglio,la vide confabulare qualcosa all'orecchio di Robert e poi gli sguardi di entrambi si posarono su di lei.
"Ehi Jake chi è quella fatalona che parla fitto con Robert nonostante il marito o compagno?" chiese al barman che le preparava dei caffè e dei whisky da portare al tavolo del dottor Carl,
Jake lanciò uno sguardo alla sala e fece un sorriso sghembo.
"Quella è Roxanne. Ti consiglio vivamente di starle lontana, quella donna punta gli uomini più facoltosi che riesce ad abbindolare; è alla disperata ,oserei dire ,ricerca di un marito molto molto benestante che faccia da padre anche alla figlia. Non sai che pena mi fa povera piccola." le disse Jake, anche se lei già un mezzo quadro della situazione l'aveva fatto .
Era un abitudine che aveva da sempre, ogni persona che incontrava era per lei un mistero, e trovava estremamente divertente immaginare cosa e chi potessero essere, con quella donna invece non aveva avuto bisogno di inventarsi o immaginare alcunché,era il classico libro aperto.
"Oh cavolo e ogni volta costringe quella poverina a sopportare questo? Ma al di là di tutto, quello che non mi spiego è perché mi guarda come se volesse friggermi in olio bollente e poi infilzarmi in uno spiedo?" gli chiese piuttosto allarmata.
Jake scoppiò a ridere e chinò la testa per non farsi vedere, Cami scosse la testa e portò il vassoio al tavolo del dottor Carl che ancora una volta le fece i complimenti per come si era ripresa ,il tavolo era di soli uomini e lei arrossì,soprattutto perché c'era un tipo niente male che l'aveva fissata da quando era entrato nel locale, rispose educatamente e si congedò.
Tornò da Jake sorridendo ,lasciò il vassoio sul banco e ritornò alla sua postazione.
Poi si avvicinò nuovamente perché un altro tavolo richiedeva caffè e alcolici e Jake le disse che quella donna era interessata anche a Gabriel.
Cami rimase scioccata dalla notizia.
"Andiamo Jake non scherzare ,ma insomma l'hai vista non dico che potrebbe essere sua madre ma quasi!" gli disse inorridita guardando verso la donna.
Jake rise "Cami ,Roxanne non ha ancora raggiunto i trentanni" .
E ancora una volta Cami lo guardò scioccata.
"Bhe devo dire che li porta malissimo. Santo cielo." Scosse la testa e portò il vassoio dai signori Olsen,poi tornò al suo posto riflettendo su quanto appena appreso.
Gabriel salì a salutare il dottore e gli altri commensali al tavolo ,evidentemente era gente di un certo calibro,perché Gabriel dalla cucina usciva raramente o solo quando veniva richiesta la sua presenza.
Fece cenno a Jake di portargli qualcosa e lanciò uno sguardo a Cami.
Intanto la fatalona aveva notato lo scambio di sguardi e con un cenno attirò l'attenzione di Cami che si affrettò a raggiungere il tavolo per vedere cosa voleva la strega.
"Buonasera signora,mi dica" era stata più che professionale ma si sentì assalire dalla megera.
"Come osi ragazzina? Signorina ,io sono una signorina capito?" la investì sbraitando.
Cami non si scompose minimamente ,alzò lo sguardo verso Gabriel ma non vi lesse alcun rimprovero.
"Mi scusi,ma il galateo mi impone di dare della signora alla persona che ho di fronte quando ha superato i diciotto anni. Quindi Signora ,mi dica." .
Le persone sedute ai tavoli vicini mormoravano che aveva fatto bene ,che era molto educata e che se Gabriel la teneva a lavorare al Gold era evidentemente che se lo poteva permettere.
"Mia figlia ha fame ma non ho idea di cosa voglia. Cosa può consigliare?" .
Aveva cercato di addolcire il tono ma comunque le si era rivolta con superiorità e questo Cami non lo sopportava.
Quindi anziché continuare a parlare con la madre preferì rivolgersi direttamente alla ragazzina.
"Ciao ,dimmi cosa vorresti mangiare?"
Cami sapeva trattare parecchio con i bambini e sapeva bene che a quell'età già si sentivano grandi,quindi la trattò da grande.
"In realtà non ho fame" rispose la ragazzina stringendosi la pancia.
"Sciocchezze ,Jennifer devi mangiare. Le porti della carne bianca e delle verdure cotte al vapore,sono sicura che a Gab farà piacere prepararla" intimò la donna.
Cami si stava innervosendo e alzò lo sguardo su Gabriel che assisteva alla scena dal tavolo vicino.
"Ma mamma lo sai che io odio la carne. E poi ti ho detto che non ho fame!"
Si lamentò la ragazzina.
Mentre la faccia della megera assumeva mille colori diversi il calvo che le accompagnava si lamentò del fatto che lui non sopportava i ragazzini e i loro capricci questo era anche uno dei motivi per cui non si era mai sposato.
Ma non mi dire ! Pensò Cami tra se e se.
Poi guardò la ragazzina e le fece pena,si vedeva che stava poco bene ,così senza pensarci due volte ne tantomeno chiedere il permesso a Gabriel fece una proposta.
"Signora intanto devo complimentarmi con lei credevo fosse sua sorella, comunque se posso essere indiscreta dato che lei è in ottima compagnia cosa ne dice se porto sua figlia di là con me e lei si gode la sua cena?"
Sapeva che le donne come quella erano superficiali e sempre in cerca di complimenti quindi aveva giocato la carta dell'età e in tutto questo aveva ovviamente trovato anche l'approvazione del calvo che non vedeva l'ora di togliersi la ragazzina dalle scatole.
La megera dal canto suo anche se aveva apprezzato il complimento voleva comunque metterla in difficoltà
"Gab caro a te non dispiace vero?" chiese con una voce smielata e stucchevole al proprietario.
Gabriel salutò il dottore e gli altri commensali e scambiò poche parole con il ragazzo carino seduto al tavolo e si irrigidì per qualcosa che il tipo gli aveva detto,poi fece segno di diniego con la testa e si allontanò.
"Roxanne, come stai ? Sempre bellissima vedo. Sanders . Ovviamente non è un problema. Vai pure Jennifer segui la signorina. Allora Roxanne è andato bene il viaggio?"
Era stato più che carino nei confronti di quella donna orribile ,mentre con lei il più delle volte era stronzo.
Prese per mano la ragazzina e se la tirò dietro ,ricevendo gli sguardi di approvazione da parte di Jake e François.
Mentre la megera si lanciava nel racconto del suo stupido e inutile viaggio tra gridolini di piacere e gioia.
Camille e Jennifer raggiunsero la cucina ognuna con i propri borbottii.
"Dio non la sopporto. Ma perché non ho potuto avere la fortuna di avere una madre normale? Che mi preparasse una torta al cioccolato e capisse quando sto male. E non mi costringa a mangiare la carne . La odio la odio la odio. "
Jennifer si sfogò con Cami , non aveva mai sopportato il continuo andare alla ricerca di un marito da parte della madre.
"Mi dispiace molto Jen. Posso chiamarti Jen?" chiese Cami stringendole una spalla.
La ragazzina assentì e poi si guardò intorno sgranando gli occhi.
"Wow che figo che è qui. Nonostante mia madre mi trascina sempre qui ogni settimana non ero mai scesa quaggiù."
Ma ad un tratto il suo bel viso si contrasse in una smorfia.
"Jen non ti senti bene?"
Si preoccupò Cami.
Jen scosse la testa e si strinse la braccia sulla pancia.
"È da ieri che ho queste fitte lancinanti. L'ho detto a Roxy ma dice che non è niente!" si lamentò la poverina che intanto aveva raggiunto uno sgabello e si era seduta .
"Roxy?" Cami la fissava allibita,non poteva credere che quella donna orribile si facesse chiamare per nome dalla propria figlia.
"Si ,lei non vuole che la chiami mamma. È ..."
Cami alzò una mano per fermare la spiegazione della ragazzina, non voleva sapere altrimenti sarebbe tornata in sala a tirare tutti i capelli alla strega.
"Ascolta lascia perdere non voglio sapere. Piuttosto dimmi hai già avuto il ciclo?" le domandò con dolcezza.
Quando Jen scosse la testa Cami capì a cosa erano dovuti i dolori alla pancia.
Le preparò una tisana calda e nonostante non la volesse la convinse a berla, Gabriel era tornato giù e mentre preparava gli ultimi piatti proprio per la strega e il calvo non la perdeva d'occhio un istante .
"Gabriel ,Jen non si sente molto bene la porto di la sul letto a riposare un po'ok?"
Stavolta lo mise al corrente delle sue azioni prima di ricevere una bella lavata di capo.
"Va bene, però poi torna un attimo . Devo dirti una cosa molto importante" le disse burbero.
Cami sapeva già che le avrebbe rimproverato il suo comportamento quindi annuì e accompagnò Jen nel suo appartamento, la fece stendere sul letto e le mise la coperta che lei teneva sempre sul calorifero sulla pancia.
Poi tornò da Gabriel.
"Lo so che ho sbagliato, mi dispiace . Non dovevo prendere l'iniziativa ne sono consapevole ma Jen stava male e quella megera orribile è così presa da se stessa che non si accorge minimamente della figlia se sta male ,ne" non potè continuare perché Gabriel le aveva tappato la bocca con le dita e la guardava divertito.
"Hai fatto benissimo ,non è di questo che volevo parlarti. Ma al solito parli tantissimo e non mi fai parlare. " le disse togliendo a malincuore le dita dalle labbra ,erano così morbide ,si chiese come sarebbe stato baciarla e morderle. La vide arrossire e si ricompose schiarendosi la gola.
"Volevo dirti che forse è il caso che tu non serva più in sala. Sarebbe meglio se restassi quì in cucina ad aiutarmi." le comunicò con una certa freddezza .
Cami non capiva il motivo ma preferì non contestare la sua decisione e accettò mesta a testa bassa la nuova imposizione .
"Va bene come vuoi. Cosa devo fare adesso?" gli chiese accennando un mezzo sorriso per mitigare la voglia di piangere che aveva e intanto malediva la sua linguaccia che non stava mai zitta.
"Per stasera nulla ,vai pure da Jennifer a farle compagnia ." le disse.
"Ok va bene."
Cami se ne andò chiudendo piano la porta e Gabriel sbattè il pugno sul ripiano.
Era arrabbiato con se stesso e con quel damerino di Oliver Maxwell, se ne stava seduto li in sala al tavolo con Carl e si mangiava Cami con gli occhi, quando gli aveva chiesto se era disponibile lui aveva detto di no. Conosceva benissimo Oliver e la sua fama da sciupafemmine e di certo non avrebbe sciupato la sua Cami.
Cami dall'altra parte del muro si malediva tra le lacrime ,non avrebbe dovuto intervenire ,tutta colpa della strega.
Jennifer dormiva e lei si chiese come una madre potesse comportarsi così con la figlia ma soprattutto si chiedeva dove fosse il padre.
Quando si accorse dell'orario decise che dato che ormai il danno era fatto avrebbe detto alla strega che poteva lasciare Jen a dormire con lei.
Purtroppo la scena che le si presentò davanti agli occhi la lasciò senza parole e delusa e non se ne spiegava il motivo.
Gabriel e la strega si stavano baciando come se non ci fosse un domani,come se stessero per separarsi per sempre o come ...Cami scosse la testa.
"Scusate se vi interrompo. Jennifer sta poco bene e sta dormendo,quindi ritengo più opportuno se lei è d'accordo che la lasci quì a dormire."
Comunicò in modo freddo e sintetico senza guardare nessuno dei due.
"Sciocchezze,cos'ha che non si sente bene? E poi Gab non vorrei proprio disturbare" disse la strega facendo il labbruccio a Gabriel.
Patetica !pensò Cami.
"Signora sua figlia si sta preparando al ciclo. E non credo che lei abbia dimenticato come ci si sente!" ormai era accertato la odiava dal profondo del cuore.
Gabriel si schiarì la gola,non avrebbe voluto che Cami assistesse alla scena di poco prima ,Roxanne quando voleva qualcosa se la prendeva, era scesa giù con la scusa della figlia lasciando Sanders ad aspettarla e lui sapeva bene come avrebbero finito la serata quei due,l'aveva colto di sorpresa e si era lanciata su di lui baciandolo.
Gli aveva dato parecchio fastidio,nonostante in passato insieme se la fossero spassata un bel po, era sempre stato chiaro non cercava una moglie e di certo non voleva lei ,ma questo Roxanne non voleva accettarlo.
"Se per Cami non ci sono problemi allora va bene." disse guardando Cami.
"Bene ,buona continuazione. Con permesso!" rispose freddamente lei senza degnarlo di uno sguardo.
Non si sarebbe mai aspettata di trovarsi davanti a una situazione del genere e non si spiegava il motivo della rabbia che provava,si spogliò e si mise nel letto al fianco di Jennifer che dormiva tranquilla. Cami la guardò e la invidiò ,sapeva che lei non sarebbe riuscita a chiudere occhio.
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Amore tra i fornelli
ChickLitDovevo solo trovare il modo di andare via da quell'inferno . Ero sicura che al di fuori c'era un mondo da scoprire e sicuramente sarei riuscita a far sì che il mondo esterno mi accettasse e notasse le mie potenzialità. La vita di Cami era passabile...