Capitolo 18º

6.1K 274 18
                                    

Passare tre giorni con Gabriel stava mettendo a dura prova il fragile equilibrio mentale di Cami.
Le stava sempre addosso, perché doveva mangiare, le chiedeva migliaia di volte al giorno come stava,la guardava preoccupato e sembrava un cane segugio.
Le notti stavano diventando un vero supplizio, l'aveva cercata più volte,ma lei si era inventata un inesistente ciclo. Così si era accontentato di tenerla tra le braccia e coccolarla tutta la notte,tentava spesso di baciarla ma Cami faceva di tutto per evitarlo.
Sapeva che si sarebbero fatti solo più male.
Finalmente Jake e Helen tornarono e con loro portarono una ventata di gioia nella funesta cucina del Gold.
Avevano adottato Annie e James, i due piccoli fratellini che corsero ad abbracciare Cami felici di rivederla.
"Cami che bello rivederti,come sei magra. Sai che ho avuto la varicella? Suor Ellie ti manda i suoi saluti e un abbraccio forte forte. Sai che Tommy si è fidanzato? E sai..."
"Zitta Annie fai parlare un po' me ora. "
Il piccolo James era attaccato al collo della sua Lilla come la chiamava lui e non voleva lasciarla.
"Lilla?"
"Dimmi James"
"Perché sei triste? "
Gabriel spalancò gli occhi ed ebbe un colpo al cuore, quel bambino di soli tre anni aveva capito in pochi attimi quello che lui non riusciva a capire.
Cami gli sorrise e gli diede un bacio sul naso coperto di lentiggini.
"Non sono triste James ,anzi sono contentissima. Finalmente avrete una famiglia ,potrete stare sempre insieme, nessuno vi dividerà. Tu non sei contento?"
"Si Lilla,però...."
"Cosa James ,dimmi cosa ti preoccupa?"
Il bambino prese la mano alla sorella e restò nell'abbraccio sicuro della ragazza che conosceva dal primo giorno della sua vita.
"Il signore e la signora hanno detto che possiamo chiamarli Jake e Helen. Io credevo che avrei avuto una mamma e un papà. Non posso chiamarli così?"
A quelle parole Cami si sentì sciogliere e calde lacrime le solcarono le guance.
Il bambino le circondò il viso con le sue piccole manine e le chiese perché piangesse.
Cami si asciugò gli occhi e sorrise .
"Sai una cosa James io credo che quei due non vedono l'ora di sentirsi chiamare Mamma e Papà. Tu prova e vedrai. Sappi solo che sia tu che Annie siete stati molto fortunati a trovare dei genitori come loro."
Helen li guardava con gli occhi lucidi e Cami avrebbe giurato che anche Jake li aveva.
Il piccolo James andò da Helen e le porse le braccia per farsi prendere in braccio.
Helen non se lo fece ripetere due volte lo prese e lo guardò dritta negli occhi.
"Allora posso chiamarti mamma?"
"Oh tesoro mio,certo che puoi,anzi devi. Anche tu Annie. Se vuoi ."
La bambina titubante guardò prima Cami, al suo cenno di assenso corse dalla sua nuova mamma.
Erano davvero dei genitori fantastici.
"Allora bambini vogliamo andare a vedere la vostra nuova casa?"
I bambini annuirono, ma James volle che anche Cami li accompagnasse.
Helen e Jake li precedettero mentre loro si accingevano a chiudere tutto per seguirli.
Ma come al solito Gabriel colse Cami di sorpresa,la tirò a se e la strinse in un abbraccio caldo.
"Sei stata eccezionale ,Lilla. Mi piace Lilla. Così come mi piaci tu . Sarai una madre perfetta."
Il cuore di Cami batteva all'impazzata,era inutile cercare di negarlo, Gabriel le avrebbe fatto sempre lo stesso effetto.
La baciò dolcemente ,quasi avesse paura che si rompesse o potesse scappare.
In cuor suo sapeva che c'era qualcosa che non andava,aveva un triste presagio che lo torturava da giorni.
Andarono da Jake ed Helen e i bambini vollero che Helen e Jake li mettessero a letto ,si fecero raccontare la storia del loro matrimonio e poi chiesero a Cami di dormire con loro solo per una sera come facevano in istituto.
Lei non se lo fece ripetere due volte, le serviva una scusa buona per restare lontana da Gabriel e questa si era presentata come una manna dal cielo.
A Gabriel non piacque molto come scelta perché voleva parlarle di nuovo,ma non poté obiettare.
"Cami ,non smetterò mai di ringraziarti per avermi dato questa opportunità. Finalmente sono madre."
"Helen sei una persona fantastica ,meritavi di avere una famiglia a cui dare tutto l'amore che hai. E sono contenta che tu abbia preso entrambi."
"Non avrei mai potuto dividerli, e poi non ti sembra che James assomigli un po' a Jake? Sono così belli. Ah, ho conosciuto Suor Ellie ,davvero una persona eccezionale,pensa che quando siamo arrivati stava giocando a calcio con i ragazzi"
Cami scoppiò a ridere.
"Tipico di suor Ellie. "
"Il direttore,un tipo piuttosto taciturno,ha detto che a sorpresa verrà a farci visita per vedere come stanno i bambini. Mi ha chiesto chi ci ha indirizzato là,spero non ti dispiaccia se ho fatto il tuo nome."
Cami scosse la testa, il Grinch non le faceva più paura, ora aveva problemi più importanti da risolvere.
"Tranquilla Helen, piuttosto ho bisogno del tuo aiuto"
"Certo dimmi pure come posso aiutarti"
La donna la guardava incuriosita.
Sapeva che lei e Gabriel avevano appianato le loro divergenze ma non era al corrente degli ultimi avvenimenti.
"Ho bisogno di un lavoro e di un posto dove stare. Puoi aiutarmi?"
Anche se la notizia l'aveva lasciata a dir poco sconvolta Helen non fece domande.
"Credo di poterti aiutare, c'è una gelateria vicino alla clinica del mio ginecologo che cerca un'aiutante. Possiamo chiedere domani,che ne dici? Intanto puoi restare quì finché non trovi una soluzione. "
Cami scosse la testa
"Sarebbe il primo posto dove verrebbe a cercarmi ,domani vediamo alla gelateria e poi vedrò come arrangiarmi va bene anche un ostello per ragazzi"
"Lo ami vero?"
La domanda di Helen posta a bruciapelo colse Cami di sorpresa ,che si coprì il volto con le mani e annuì. 
Intanto sotto al portico i due uomini condividevano una birra ghiacciata.
Jake gli stava raccontando di quanti ragazzi ci fossero in istituto e di quanto bisogno d'amore avessero. Della suora che giocava a calcio e dell'uomo che portava avanti tutto l'istituto.
Sentire menzionare l'uomo fece ribollire il sangue a Gabriel ,ma nello stesso momento si gelò alle parole di Jake.
"Non hai risolto un cazzo Gab, ha l'aria di una che sta per scappare. Ha gli stessi occhi spenti e impauriti di quando è arrivata. Si può sapere che cazzo è successo?"
Gabriel si strinse nelle spalle, l'ultima cosa che voleva era che Cami se ne andasse.
"Abbiamo litigato per colpa di Roxanne"
Jake fece una smorfia e bestemmiò duramente nei confronti della donna.
"Cioè in parte è colpa di Roxanne,in parte è colpa mia.  Nnff!   maledizione, quando sto con lei voglio solo proteggerla ,stringerla,fare l'amore con lei fino allo sfinimento. Se non ho le sue pupille addosso sento un senso di vuoto. Sono geloso all'inverosimile ,nessuno deve alzare lo sguardo su di lei. Non so cosa significhi,so soltanto che se dovesse andare via potrei impazzire. Ormai vivo per lei."
Jake fece un ghigno.
Il grande sciupafemmine in cerca del grande amore,quello vero che ti scombussola,quello che ti fa vivere in simbiosi con l'altro, l'amore con la A maiuscola ,si era innamorato e non lo aveva capito.
"La ami scemo!"
La ami !
La ami !
La ami !
Quelle due piccole parole sconvolsero Gabriel ,non poteva essersi innamorato di Cami in pochi mesi. Lui non era mai stato innamorato non sapeva come si amava.
Al momento di congedarsi salutò Helen e Jake complimentandosi ancora per la nuova famiglia e salutò appena Cami.
Doveva incamerare la frase ad effetto di Jake.

Amore tra i fornelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora