capitolo 20º

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La notizia scioccante della sua gravidanza aveva lasciato in Cami un senso di gioia che però sembrava essere incompleto.
Due giorni dopo uscì dall'ospedale e tornò al suo lavoro in gelateria,tutto doveva continuare in modo normale,almeno fino a quando il pancione non sarebbe stato fin troppo evidente a quel punto molto probabilmente sarebbe anche andata via da New York non poteva rischiare di incontrare Gabriel, avrebbe voluto spiegazioni e si sarebbe sentito costretto a provvedere.
E lei questo non lo voleva.
Anche Gabriel dopo una settimana lasciò l'ospedale dopo aver fatto tutti i controlli necessari,doveva rimettere in piedi il Gold ,già il non aver partecipato al Grand Royal l'avrebbe penalizzato, nessuno di quelli che seguivano le stelle Michelin si sarebbe presentato per assaggiare i piatti proposti.
Da quando si era svegliato Cami non era più andata a trovarlo, i suoi genitori erano tornati a casa ,era tempo di vendemmia e servivano tutte le mani possibili, Jake e Helen erano passati a trovarlo ma sembrava che Cami fosse stata solo frutto della sua immaginazione,nessuno parlava di lei.
Era evidente che lei aveva voluto così e lui avrebbe rispettato la sua decisione,doveva solo farsene una ragione.
Quando entrò nella cucina del Gold gli venne voglia di picchiare qualcuno, tutti i vetri erano rotti il muro che divideva la cucina dall'appartamento dove fino a pochi mesi prima era stata Cami era divelto, i piatti erano da ricomprare e le cucine da sostituire.
Ma quello che i suoi occhi non sopportavano di vedere era il vuoto che Cami aveva lasciato ovunque,decise che l'appartamento doveva sparire ,avrebbe integrato quello spazio rendendo la cucina ancora più ampia, doveva chiamare il suo architetto .
Jake gli disse che secondo gli agenti che erano stati li a fare un sopralluogo non era stato casuale,gli chiese se ricordava cosa aveva fatto quella sera ma i ricordi erano piuttosto confusi.
Tre giorni dopo l'ex cucina del Gold era un cantiere, ma la parte dell'appartamento ancora non era stata toccata, l'architetto stava studiando delle proposte da fargli visionare.
Andava a mangiare da Stanton ,ormai era quasi diventato di casa dall'altra parte della strada, Greg e Sophy erano molto cordiali e affabili l'unica cosa che lui non sopportava era il modo compassionevole che avevano di guardarlo ,l'unica che gli parlava di Cami era la piccola Elizabeth.
Uno di questi fu il giorno in cui la bambina si rifiutava di mangiare le verdure e di arrampicava dicendo che neanche Cami li mangiava ,così lui decise di intervenire.
"Che succede piccolina? Perché non vuoi mangiare le verdure?"
La ragazzina alzò gli occhi al cielo esasperata.
"Non chiamarmi piccolina,ho sette anni e ho un fidanzato. "
Gabriel le sorrise,quella ragazzina era sempre capace di strappargli un sorriso.
"Ok ok scusami. Allora Elizabeth sentiamo perché non vuoi mangiare le verdure? "
"Perché non mi vanno!"
"Ma ti fanno bene. E poi sono convinto che al tuo fidanzato farebbe piacere che tu le mangiassi"
La bambina gli mostrò il suo sorriso sdentato,altri dentini erano caduti lasciandola con tante finestrelle aperte.
"Si ,Adam mangia le verdure. Però Cami no!"
"Elizabeth smettila di fare i capricci. Scusami Gabriel ma questa bambina certe volte mi fa proprio arrabbiare!"
"Non preoccuparti Sophy. Ascolta Elizabeth le verdure fanno bene ,Cami non le mangiava perché le davano problemi. Ma tu le devi mangiare."
"Ma a te non manca Cami?"
L'angelica domanda della bambina lo fece rabbuiare, certo che gli mancava, gli mancava stringerla, vederla ,ascoltarla,guardarla mangiare, baciare e....si costrinse a non pensarla perché gli faceva troppo male.
"Si cucciola,mi manca tanto. Ora mangia su!"
"Va bene io mangio ma tu vai a riprendere Cami?"
L'innocenza dei bambini stupiva Gabriel ,loro vedevano il mondo pieno di colori ,non riuscivano a stare offesi con gli amici per più di un ora, sapevano toccare i punti giusti per ottenere quello che volevano.
" Elizabeth ,Cami è andata a lavorare da un altra parte, non vuole un fidanzato ,lei vuole solo aprire una pasticceria. "
"Non è vero! Tu gli hai detto che la vuoi come fidanzata? Tutte le ragazze lo vogliono un fidanzato!"
"No ,non ho avuto la possibilità di dirglielo. E ora non so neanche dov'è e...."
"Io lo so. "
La piccola intrigante senza che se ne rendesse conto aveva spazzolato tutte le verdure che aveva nel piatto mentre parlava con Gabriel.
"Hai mangiato tutte le verdure!"
"Non cambiare discorso Gabriel. Ti ho detto che so dov'è Cami,non vuoi andare a trovarla e chiederle di essere la tua fidanzata?"
"Elizabeth perché vuoi a tutti i costi che io chieda a Cami di fidanzarsi con me ?"
La bambina si strinse nelle spalle.
"Allora ,adesso che lei non c'è sei veramente ma veramente brutto. Se lei torna e ti dice si tu sorridi di nuovo e diventi bello come prima. Nel frattempo io divento grande e se lei proprio non ti vuole posso fidanzarmi io con te"
Il discorso non faceva una piega e dopo mesi Gabriel si concesse una sana risata.
"E sentiamo a Adam che fine facciamo fare?"
"Adam per il momento va bene, però ha un po' di cose che a me non piacciono. Mangia le verdure, odia le moto, non gli piace Justin Bieber dice che è un bamboccio e a volte si scaccola!"
E per la seconda volta regalò una risata a Gabriel.
"Allora lo vuoi sapere dove puoi trovare Cami o no?"
Gli chiese spazientita dalla sua perdita di tempo.
Lo voleva sapere? Voleva vederla?
In realtà moriva dalla voglia di vederla anche solo da lontano o per un ultima volta.
"La verità Elizabeth? Ho paura. Paura di vedere che sta bene ,di sapere che va avanti senza di me . Che mi abbia dimenticato."
Era proprio nella merda,si stava confidando con una ragazzina di sette anni.
"Sciocchezze ! Cami non ti potrebbe dimenticare mai. Allora la conosci quella gelateria sulla via che porta al parchetto con le anatre? Quella dove c'è il gelato grande grande fuori?  Cami lavora lì. Ora scusa ma il servizio informazioni chiude per riposo pausa compiti!"
Quella bambina ne sapeva una più del diavolo.
"Grazie ufficio informazioni. Ti renderò partecipe delle mie decisioni!"
"Gabriel non aspettare molto, in quella gelateria vanno molti uomini da quando c'è Cami"
Il che non era affatto vero,ma in qualche modo doveva fare per convincerlo ad andare quanto prima. 
Quando tornò al Gold rimuginò sulle parole di Elizabeth e prima di poter cambiare idea prese le chiavi del pick-up e andò alla gelateria,sapeva esattamente dov'era. Un po' di mesi prima aveva letto su internet che era in affitto e aveva pensato di dirlo a Cami,poi la possibilità che lei se ne andasse lo aveva fatto desistere. Purtroppo lei era andata via comunque.
Parcheggiò a un altra strada e raggiunse a piedi la piazzetta di fronte alla gelateria,sedette su una panchina e restò lì in attesa di vederla.
Il fato forse d'accordo con Elizabeth la fece uscire dopo pochi minuti.
Aveva i capelli legati a treccia e indossava un vestitino largo a fiori con le scarpe da tennis.
Era bellissima come sempre .
Portò un vassoio a un tavolo e uno degli uomini seduti le prese la mano, lei restò impassibile con un sorriso finto stampato sul viso.
Elizabeth aveva ragione,quel posto era pieno di uomini, uomini che mangiavano Cami con gli occhi.
Ma quella era la sua Cami e nessuno oltre lui poteva guardarla o toccarla.
Si alzò stizzito per tornare al suo ristorante,doveva chiamare l'architetto gli era venuta un idea fantastica e voleva realizzarla nel più breve tempo possibile.
Aveva uno strano presentimento e non voleva che stavolta diventasse realtà come l'ultima volta.

Amore tra i fornelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora