capitolo 2º

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New York

"Gabriel devi deciderti a sotterrare l'ascia di guerra. Se lui non vuole farlo dimostrati più grande e fallo tu. Insomma sono anni che andate avanti con questa storia è ora di finirla" .
Continuava a guardare dalle vetrate del suo ristorante quell'imbecille di Stanton del locale di fronte intento a raccogliere fin dalla mattina tutta la carta igienica che lui aveva usato durante la notte per riempire tutti gli alberi e i tavoli davanti al locale. Fortuna che non aveva piovuto a dirotto come la notte precedente.
"Niente da fare Jake. Se lui non smette perché dovrei farlo io? È così divertente. Guardalo si è ingarbugliato nella carta igienica! " rispose al suo barman mentre si piegava in due per le risate.
"Prima o poi qualcuno si farà del male !" sentenziò serio l'uomo mentre asciugava i bicchieri.
"Naaa ,tranquillo Jake nessuno si farà niente" rispose lasciando la sua postazione dietro le grandi vetrate per sedersi su uno degli sgabelli.
Ormai erano davvero anni che lui e Greg Stanton si facevano scherzi da ragazzini stupidi ,ognuno di loro sentenziava che il proprio locale era migliore di quello dell'altro. Ma lui continuava a farlo perché lo trovava divertente ,non era certo per il locale o la clientela . Da Stanton si serviva roba da fast food e cercava di propinare ai clienti, perlopiù ragazzini ,degli intrugli che definiva cucina italiana , al Gold Symphony invece si serviva una cucina raffinata per palati raffinati.
"Allora che hai deciso? Partecipi al Gran Royal ?" chiese Jake.
Il Gran Royal era la meta indiscussa dei migliori chef del mondo e quest'anno si teneva proprio a New York a dicembre. Roxanne continuava a proporglielo .
Roxanne. Scosse la testa . Quella donna era scaltra ,perfezionista e avida. Ma era anche bella e disponibile. Cercava un marito che facesse anche da padre a sua figlia Jennifer. Glielo aveva fatto capire in mille modi diversi ma lui non era disposto ad accettare una donna come lei ne tantomeno le sue avances. Certo ancora adesso ogni tanto si concedevano una sana rotolata tra le lenzuola ma niente di più . Per il momento lui non aveva nessuna intenzione di farsi mettere il cappio al collo e ogni donna che si dimostrava disponibile a una relazione toccata e fuga andava sempre bene. Ed era il massimo che concedeva.
Lui non voleva una bambola che dicesse sempre si o ridesse a una battuta di cui non aveva capito neanche il significato e che fosse solo da esposizione ,voleva una donna vera ,una donna che non si facesse problemi ad accompagnarlo al mercato a prendere prodotti freschi per la sua cucina o che non si sentisse a disagio senza trucco. Ma ancora di più lui cercava una donna capace di stupirlo ,di tenergli testa e di non farsi minimamente intimidire da nessuno. Ma purtroppo donne così non esistevano e lui si stava rassegnando alle bambole senza vita e personalità.
"Non lo so Jake ,non ci ho ancora pensato. Tanto c'è ancora tempo. Roxanne continua a ripropormelo . " rispose mentre mangiava una tartina dal vassoio sul bancone.
"Ovvio che continua a riproportelo sai quanti dollari ti fioccherebbero dalla vittoria? E poi saresti sulle più grandi testate del mondo. E lei sarebbe al tuo fianco nella vana speranza che tu ti accorga di lei o che qualche uomo facoltoso, magari dagli emirati ,la noti o noti la prorompenza delle sue curve e finalmente trova marito!" fece Jake ridacchiando.
Anche Gabriel rise di quella battuta ,effettivamente sia Jake che François e Robert, i due camerieri più fidati, si erano accorti delle continue battute 'matrimoniali' che Roxanne gli lanciava. Ormai tutti l'avevano capito. A lui dispiaceva solo della piccola Jennifer ,una ragazzina taciturna e sola che camminava a testa bassa dietro alla madre e non sopportava il comportamento di quest'ultima.
"Lo so Jake lo so. Ma le sue resteranno speranze vane. Non voglio una moglie come lei. E poi in tutta onestà sono un stanco delle bionde. " rispose ridacchiando. Il desiderio di vederlo sposato in realtà era più della madre che suo, viveva con suo padre nelle campagne del Vermont e ogni sera lo chiamava per sapere come stava,come andava il ristorante e se a dispetto della sera prima aveva trovato una fidanzata che fosse degna di essere definita tale. Con loro c'era anche sua sorella minore Marjorie che amava gli animali e stava aprendo uno studio veterinario ,mentre Cassidy e Charles erano sposati. Cassidy con un marines e lo seguiva ovunque andasse, Charles nonché suo gemello ,si era sposato tre anni prima e portava avanti l'azienda vinicola di famiglia. Il padre aveva sempre sperato che lui e il fratello maggiore portassero avanti insieme
l'azienda e per un di tempo quando aveva appreso che lui voleva aprire un ristorante non gli aveva rivolto la parola . Poi fortunatamente gli era passata ,anche perché Gabriel sui suoi tavoli metteva il vino di famiglia che ogni anno veniva premiato per l' ottima qualità.
"Si è fatto tardi Jake che ne dici di venire giù con me per un piatto di ravioli?" Gabriel sapeva che Jake adorava i ravioli e quando li preparava con una speciale salsa al tartufo e pistacchi non mancava mai di invitarlo a fargli compagnia ,soprattutto quando Helen la moglie aveva il turno di notte in ospedale, erano una bella coppia e a volte Helen veniva al ristorante a dare una mano quando era libera. Purtroppo avevano un unico cruccio non potevano avere figli e di questo ne soffrivano entrambi.
Si spostarono nelle cucine che si trovavano nel piano sottostante al ristorante, quando si era trasferito a New York aveva trovato l'immobile in disuso e l'aveva comprato all'asta. I primi tempi si era curato di sistemare il ristorante per farne un locale molto chic e ricercato e lui si era arrangiato sistemandosi nel piano sottostante che aveva diviso in due ,una metà era diventata l'enorme cucina piena di pentole e utensili ,nell'altra metà aveva sistemato un angolo cottura due divani vecchi di sua madre e aveva realizzato un letto con i bancali dei mercati. Dopo nel corso degli anni quando iniziava a farsi un nome e a guadagnare aveva rinfrescato tutto l'ambiente ,separato il letto dal salotto e comprato un armadio. Ora in quell'appartamento non ci stava nessuno ,da un anno aveva terminato la grande casa sopra al ristorante e si era trasferito.
Tutto era calmo e tranquillo ,gli ultimi clienti erano andati via verso le dieci ,il locale era già pulito e pronto per la sera dopo .
Così mentre loro si godevano un bel piatto di ravioli accompagnato da un bicchiere di rosé ,il suo acerrimo nemico al di là della strada preparava la sua vendetta.

Amore tra i fornelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora