capitolo 17º

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Guardare Camille mentre dormiva tranquilla nel suo letto era come trovare l'oro in una miniera, dopo aver fatto di nuovo l'amore si era accoccolata a lui addormentandosi come una bambina.
Le accarezzò il viso e andò a fare una doccia ,voleva prepararle la colazione,in fondo era la prima donna che dormiva nel suo letto a casa sua ,inoltre voleva anche scusarsi con lei ,si era comportato come diceva lei da uomo delle caverne perché era geloso,non le avrebbe più permesso di uscire con quel pollo imbalsamato di Oliver.
Quando Cami si svegliò era sola nell'enorme lettone, si stropicciò gli occhi e si tirò a sedere, chiedendosi che fine avesse fatto Gabriel.
Notò a terra la maglietta che si era tolto la notte ,scese dal letto e la infilò ,vide sulle lenzuola la prova evidente che tutto quello che era successo non era stato un sogno.
Alzò il vestito di Helen e lo posò sulla poltrona ai piedi del letto e a piedi scalzi uscì dalla camera in cerca di Gabriel.
Lo trovò in cucina che trafficava davanti ai fornelli,era strano che avendo una cucina molto funzionale e piena di ogni ben di dio giù nel ristorante ne avesse una altrettanto innovativa e altrettanto piena anche in casa.
"Buongiorno"
Lo salutò arrossendo fino alla cima dei capelli quando lui la guardò con occhi pieni di desiderio.
Le si avvicinò e le diede un bacio a fior di labbra, le prese le mani e le strinse forte poi le diede un bacio sulla fronte.
"Buongiorno a te piccola,vieni ti ho preparato la colazione,hai fame?"
Quasi come se rispondesse ai comandi della voce di Gabriel lo stomaco di Cami si mise a gorgogliare e lui le sorrise dolcemente.
Cami prese posto al tavolo e si servì i pancake ,li inondò di succo d'acero e si versò del succo d'arancia.
Gabriel la guardava estasiato,apprezzava in lei tutto,ma quello che lo colpiva e gli piaceva molto era la sua voglia di mangiare e il gusto con cui lo faceva,inoltre i suoi mugolii erano come suono d'arpe per le sue orecchie.
Dopo l'abbondante colazione Cami ,guardò Gabriel che beveva il caffè e decise che dovevano parlare.
"Gab "
"Mmh,dimmi piccola"
Le chiese prendendo un sorso di caffè bollente.
"Dobbiamo parlare di stanotte!"
Il caffè bollente andò di traverso e Gabriel cominciò a tossire,Cami si alzò gli battè dietro la schiena e gli versò dell'acqua.
Mai nei suoi trentadue anni avrebbe creduto che una donna la mattina dopo gli avrebbe detto 'dobbiamo parlare' e sentirlo proprio da Cami gli faceva uno strano effetto.
Era la sua prima esperienza e lui sperava e pregava un Dio che non contattava praticamente mai che non gli dicesse che dovevano dimenticare quello che era successo.
Perché lui c'era dentro con tutto il suo essere e soprattutto con il cuore.
"Di cosa dobbiamo parlare?"
Lei arrossì .
"Bhe ecco...intanto se mi dai delle lenzuola pulite...io....bhe...oh dio Gab non farmi vergognare!"
Si coprì il volto per nascondere le sue paure e la sua vergogna.
Gabriel sorrise e la tirò a se posizionandola in mezzo alle sue gambe.
"Guardami"
La richiesta non fu accolta.
"Cami tesoro ,guardami."
Stavolta alzò la testa e puntò i suoi occhioni grigi in quelli verdi di lui.
"Non devi vergognarti ,ti ho detto che mi piace vederti arrossire,soprattutto perché so di essere io a provocare il rossore. Inoltre se potessi non cambierei mai quelle lenzuola,conservano il tuo odore ,che mi fa impazzire."
Cami prese a giocare con il colletto della maglietta di Gabriel.
"Gabriel devi essere sincero, so di non avere alcuna esperienza quindi non può essere stato così .....così....insomma come dici tu. Sei abituato a ben altro."
Gabriel tracciò con le mani il profilo dei suoi fianchi ,risalì lungo le braccia provocandole brividi di piacere,fino ad arrivare al collo.
Le alzò i capelli e scostò lo scollo della maglietta che le stava grande e le indicò alcune macchie violacee sulla pelle esposta.
"Le vedi queste? "
Cami annuì,pensierosa.
"Questo è un segno tangibile ,anche se come dici ho avuto altre esperienze mai nessuna ha avuto il privilegio di portare il mio marchio addosso."
Cami sorrise .
"Neanche Roxanne?"
"Cami tu sei l' unica"
Cami sbuffò contrariata e si allontanò ,odiava essere presa in giro,li aveva visti con i suoi occhi.
"Che ti prende adesso? Ti prego non voglio litigare,non mi piace stare arrabbiato con te. Anche se ne avrei tutte le ragioni,diciamo."
Le parole di Gabriel fecero infuriare Cami che si mise le mani alla vita e gli lanciò uno sguardo di fuoco prima di sbottare.
"Tu dovresti essere arrabbiato? E per quale motivo a me sconosciuto? Ti ho detto che odio essere presa in giro!"
Gabriel si alzò e le si mise di fronte.
"Ti ho appena detto che non ti sto prendendo in giro. E il motivo lo sai benissimo,si chiama Oliver Maxwell!"
Come al solito passavano dal baciarsi a litigare in un nano secondo,ma stavolta Cami era più battagliera del solito e non avrebbe fatto come le altre volte,sarebbe andata fino in fondo.
"Lascia perdere Oliver adesso, stiamo parlando di te. Se come dici tu non mi prendi in giro mi spieghi come posso essere l'unica ad aver dormito nel tuo letto se l'altra mattina tanto tu quanto la regina delle streghe indossavate gli stessi abiti della sera prima?"
Gabriel scoppiò a ridere, la gelosia di Cami era tangibile e a lui questo dava una carica mai provata.
"Shelmann piantala,non sono in vena di ridere!"
Vedendo che Gabriel continuava a ridere si innervosì gli diede uno spintone e marciò verso l'ascensore,ma non ci arrivò perché Gabriel la imprigionò tra le sue braccia.
"Aspetta piccola guerriera, devi lasciar parlare le persone e dargli modo di spiegare. Non ti nego però che non mi dispiace!"
"Cosa non ti dispiace e poi ti ho dato modo di spiegare ma tu hai trovato tutto molto divertente!"
Gabriel le mordicchiò la base del collo, piaceva tanto a lei quanto a lui.
"Non mi dispiace che tu sia gelosa!"
"Non sono affatto gelosa!"
"Si che lo sei"
"Ti ho detto di no!"
"Si"
"No"
"Sii"
Cami cercò di divincolarsi ma Gabriel strinse di più la presa.
"Shelmann mi stai facendo innervosire!"
"Peggio per te Parker perché io al contrario me la sto godendo un mondo!"
E per farle sentire quanto se la stava godendo spinse il bacino contro la sua schiena .
"Oh!"
Gabriel la fece girare e la guardò.
"Se io avessi dormito quì ti pare che sarei sceso giù ancora con lo smoking? Mi sarei cambiato no? Eravamo appena tornati ,la presentazione è durata parecchio e siamo rimasti all'albergo e prima che tu ti fasci nuovamente la testa ti dico che avevamo camere separate . Anche se Roxanne non era d'accordo, ma io non potevo assolutamente stare con lei. Avevo un disperato bisogno di te. Mi credi ora?"
Cami lo guardò e arrossì,era saltata alle conclusioni sbagliate ed effettivamente non si era resa conto che lui doveva essersi cambiato.
"Scusa"
"Non devi scusarti ,hai reagito così per gelosia"
Cami lo guardò torva e sbuffò.
"Sei buffa quando cerchi di fare la dura. Comunque anche io devo chiederti scusa"
Quelle scuse incuriosirono Cami .
"Perché?"
Gabriel si grattò la testa impacciato neanche avesse quindici anni.
"Ti ho assalita stanotte quando sei rientrata, in realtà avrei tanto voluto aspettarti in strada per picchiare quel damerino e dirgli che non ti deve più importunare ne ronzarti intorno!"
A quel punto fu il momento di Cami di scoppiare a ridere.
"Ah lo trovi divertente? Sono contento guarda, perché io ho passato delle ore infernali nell'attesa che tu rientrassi!"
"Per quale motivo?"
"Sono geloso ok? A differenza tua io non lo nego! E comunque io con Roxanne sono solo andato a un party di presentazione,tu invece chissà dove sei stata con il damerino per divertirti così tanto!"
Le ultime parole le disse facendole il verso,per mascherare che adesso effettivamente si era un po' risentito.
Cami fece quello che non aveva mai fatto,gli circondò il viso con le sue piccole mani,si alzò sulle punte e gli diede un bacio.
"Non sono andata da nessuna parte"
Gli sussurrò guardandolo negli occhi per vedere la reazione.
Gabriel però non capiva e aggrottò la fronte.
"E dove cavolo ti ha portata?"
Cami represse la risata che le stava salendo in gola per non farlo arrabbiare ancora di più.
"Non so dove sia andato quell'insopportabile snob ,io ero da Greg a fare vestitini per le bambole di Elizabeth."
Gabriel la guardava stupito,mentre lei gli confessava che non era uscita con Oliver.
"Cioè mi stai dicendo piccola impertinente che tu non sei uscita con il damerino e mi hai fatto passare una serata infernale per niente?"
Cami annuì.
"E mi spieghi per quale motivo?"
Cami lo guardò stranita.
"Primo ti meritavi una lezione, ti avevo già detto che devi lasciarmi libera di prendere le mie decisioni,ma rifiutando al posto mio all'invito di Oliver mi hai fatto arrabbiare e ho accettato per darti fastidio,secondo perché ero arrabbiata con te per Roxanne e quindi volevo punirti. Comunque non mi sembra che alla fine la tua serata sia finita così male"
Borbottò contrariata.
Gabriel adorava sempre di più quella ragazzina inesperta che lo faceva impazzire.
La prese tra le braccia e iniziò a baciarla con dolcezza infinita.
"Dimmelo"
"Mmh,cosa?"
"Che l'hai fatto perché sei gelosa"
"Gabriel Shelmann il tuo ego è smisurato!"
"E tu stai deviando il discorso"
"Non è vero. E comunque non sono gelosa,dovevo darti una lezione"
"Sei gelosa"
"No"
"Si"
"Si"
"È inutile che continui a ....hai detto si?"
Cami annuì sorridendo e arrossendo.
E Gabriel si impossessò di nuovo di quella bocca che lo mandava in estasi.

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