Si alzò subito dal divano, guardando l'orario sullo schermo del cellulare. Corse nella sua camera, di sopra, dal momento in cui non aveva ancora scelto cosa indossare ed erano già le otto.
Tra due ore sarebbe passato Jacob a prenderla.
Aprì l'armadio e ne tirò fuori una minigonna bianca, abbinata ad un top del medesimo colore.
Dopo aver fatto la doccia, indossò il tutto, dopodiché si truccò. Fece la sua solita base con fondotinta e terra, disegnò una sottile e precisa linea di eyeliner sulle palpebre degli occhi, accarezzò le sue ciglia con un mascara ed infine coprì le sue labbra rosee con un rossetto rosso. Aggiustò i suoi capelli e spruzzò il suo Chanel n°5. Soltanto quando uscì dal bagno e sbloccò il cellulare per vedere che ore erano, si accorse che aveva impiegato fin troppo tempo a prepararsi e che tra pochi minuti Jacob sarebbe arrivato. Prese così la sua pochette nera Moschino, mise i suoi tacchi neri di Prada ed indossò la sua pelliccia nera. L'inverno ormai era alle porte ed il freddo iniziava a farsi sentire. Scese le scale ed arrivò in salotto.
-Sophi- la richiamò suo fratello, mentre guardava la tv.
-Cosa c'è?- rispose lei, puntando gli occhi in alto.
-Voglio solo dirti che dopo scendo anche io con i ragazzi- la avvisò, alzandosi.
-E quindi?- chiese lei acida.
-E quindi devi portare le tue chiavi- sbuffò Louis, poi la guardò da capo a piedi.
-Dove vai?- le chiese.
Lei aspettò qualche secondo prima di rispondere, poiché notò un messaggio in cui Jacob la avvisava che era fuori casa sua.
-Eh?- insistette di nuovo suo fratello.
-Dio, Louis, non rompere!- urlò.
Andò verso la porta e la aprì, sbattendola poi dietro le sue spalle.
Aprì la porta della macchina ed entrò nell'Audi del ragazzo, il quale si sporse leggermente e le stampò un bacio sulle labbra.
-Allora? Dove siamo diretti?- gli chiese dopo qualche minuto, guardando però la strada davanti.
Lui frenò al semaforo rosso, poi parlò.
-Discoteca- le rispose, facendo un piccolo sorriso e girandosi leggermente verso di lei.
La guardò ancora. Sorrise. Non aveva mai visto una ragazza così bella. Lei era così diversa dalle altre, sapeva distinguersi così bene. Guardava come i suoi occhi fossero concentrati a guardare qualcosa di specifico, come le sue labbra si muovevano quando parlava. Erano così belle e delicate. Lui sapeva che, in fondo, lei non era davvero come si mostrava. E lo sapeva perché se si soffermava a guardare in quei meravigliosi occhi azzurri, vedeva tutta la dolcezza che era nascosta in lei.
-Ehii- lo richiamò lei, alzando gli occhi al cielo.
Lui scosse la testa e vide la luce verde del semaforo. Ripartì. Cinque minuti più tardi si ritrovarono in un parcheggio, quindi Jacob spense il motore ed uscì dalla macchina, aprendole poi la portiera.
-Principessa- fece un piccolo inchino e le pose la mano.
Lei sorrise leggermente, poi gli prese la mano e si avviarono insieme nel locale.
...
Dopo aver bevuto il suo shottino, si recò in bagno, avvisando anche il ragazzo.
-Sta' attenta- si raccomandò lui, vedendola in condizioni non molto belle.
Era quasi ora di andare via e probabilmente non riuscirete ad immaginare quanti drink aveva bevuto Devil.
Camminò tra tutta quella gente che beveva e ballava. Un odore di fumo si mischiava a quello dell'alcol. Arrivò alla porta che indicava la toilette delle ragazze e per poco non cadde.
-Ehi, attenta- un ragazzo le afferrò un braccio e fece sì che lei non cadesse.
Lei si girò di scatto, ascoltando quella voce che fin da troppo tempo le sue orecchie non sentivano. Lui ingoiò quel poco di saliva che aveva, quando vide il suo volto.
-Oh ma guarda chi c'è qui- disse lei con voce stramba, poi rise.
-Hai bevuto troppo- notò lui, tenendole ancora il braccio.
-Solo qualche shot- rise ancora Devil.
-Non credo- rispose lui.
I suoi occhi si spostarono sulle sue labbra coperte dal rossetto rosso. Ricordava perfettamente quando lei, davanti allo specchio, lo applicava. Si concentrava così tanto. Sorrise leggermente al ricordo.
-Mi lasci?- parlò lei in modo antipatico.
Il biondo lasciò subito il suo braccio e guardò come, barcollante, entrava in bagno. Una volta entrata, lui si appoggiò con la schiena al muro. Non doveva incontrarla. Non in quel modo. Non quando era ubriaca. Portò la sua mano sinistra sulla fronte, per poi dare un pugno alla parete con l'altra mano.
-Piccolo, ci hai messo tanto- sorrise maliziosa Isabelle, una volta arrivata al corridoio dei bagni.
-Non è il momento- rispose lui antipatico, superandola.
Lei lo afferrò da dietro.
-Mi lasci così?- disse, fingendosi dispiaciuta.
-Troverai qualcun altro per la notte, baby- le rispose, facendole l'occhiolino.
Uscì dal locale velocemente, voglioso di respirare un po' d'aria che non odorasse di schifezza. Estrasse dalla tasca dei pantaloni un piccolo joint e lo accese. Fece un tiro, poi due, poi tre, fino a finirlo tutto. E ad ogni tiro che faceva gli ritornava in mente qualche ricordo. L'ultimo fu quello che contribuì a mandarlo giù, completamente; fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Flashback
-Promettimi che non mi lascerai mai, qualsiasi cosa succeda- le disse lui, abbracciandola da dietro e dandole un piccolo bacio sul collo.
Erano all'ultimo piano della Tour Eiffel e chi poteva esser meglio di loro in quel momento?
-Te lo prometto- rispose lei. -E tu?- chiese poi.
-Sei la cosa più bella che ho- iniziò il ragazzo.
-Non ti lascerò mai, te lo prometto- continuò.
-Ti amerò per sempre- le sussurrò all'orecchio.
-E tu?- le domandò.
Lei sorrise. Respirò l'aria di Parigi. Lo fece con tutta la felicità che aveva in corpo. Chiuse gli occhi e strinse le mani del biondo.
-Anche io ti amerò per sempre- disse a voce bassa.
Lui era sicuro che la loro storia non avesse avuto fine. Provava un tale amore per lei, che non avrebbe mai pensato ad una rottura. Ed ora erano sulla Tour Eiffel. E non avevano ancora realizzato dov'erano, probabilmente. Nessuno dei due. Erano così pazzi l'uno dell'altro, che non si accorsero nemmeno della stella cadente che passò. Ma, in fondo, il loro desiderio si era già realizzato. Quei due si amavano davvero.
Fine Flashback
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Devil || Justin Bieber
FanficEra sempre stata una ragazza che provava rancore verso chi l'abbandonava. Un passo falso con lei ed eri completamente fuori. E quel lontano giorno di settembre la piccola e dolce Sophi era sparita, dando spazio ad un'altra persona in sé. Lui l'avev...