( Mia POV )
" Ale, no Ale così vi fate male! " - corro da una parte all'altra del reparto cercando di tenere i bambini sotto controllo. -
" Mia ma io ho fame! " - piagnucola una bambina dal viso paffutello. -
" Lo so tesoro, ma devi aspettare la mamma. " - le accarezzo i morbidi boccoli rossi. -
" Mia! Mia! Come si chiamare questo? " - sorrido al piccolo Alessandro che mi viene in contro con un libro di immagini 3D. -
" Si dice, 'come si chiama', va bene? Comunque, questa è una tigre. " - sorride soddisfatto e torna a giocare con i suoi amici.
Mi guardo intorno e vedo Luca, da solo, seduto su una delle tante sedie con un foglio bianco sulle ginocchia.
Mi avvicino lentamente.
È arrivato ieri, ancora non so perché è qui. -" Ciao! " - sobbalza spaventato e il foglio che aveva sulle ginocchia finisce per terra. -
" Scusami, non volevo spaventarti. " - resta in silenzio, a fissare le manine che tiene in grembo.
Mi abbasso per raccogliere il foglio e scorgo una donna che mi osserva in lontananza. -" Allora, ti va di disegnare qualcosa? " - provo a chiedere poggiando il foglio sulla sedia di fianco a lui.
Fa spallucce tenendo lo sguardo basso. -" Disegnamo una macchinina? " - non risponde.
Penso a qualcos'altro e noto che ha un piccolo cavallo di plastica. -" Allora disegnamo un cavallo, ti va? " - annuisce senza però guardarmi. -
" Ti aiuto? " - gli prendo un pennarello.
Fa dei segni a caso sul foglio. -" Chi sei? " - balzo in piedi e mi giro per vedere chi mi ha appena rivolto la parola. -
" Mia, piacere. "- è la donna che mi osservava, affiancata da un uomo poco più grande di lei. -
" Sei un'infermiera? " - domanda trepidante. -
" Beh ecco, lavoro qui, sono una fisioterapista. "
" E che ci fai qui? "- sembra sia arrabbiata con me, ma non riesco a capire perché. -
" Quando finisco il turno vengo qui, per aiutare Sara.
I bambini certe volte sono davvero irrequieti... Do solo una mano. " - dico con un alzata di spalle.
Guarda Luca che continua a scarabocchiare per poi spostare lo sguardo da una parte all'altra del reparto.
Mentre aspetto che dica qualcosa vedo che è incinta. -" Siete i genitori di Luca? " - visto che nessuno dice o fa nulla, provo a ricavare qualche informazione. -
" Sono sua madre, lui è mio fratello. " - annuisco senza aggiungere nulla. -
" Mia, giusto? Ho bisogno di parlarti. " - dice con voce flebile. -
" D'accordo. " - si gira per guardare suo fratello. -
" Porta Luca a casa, io arrivo. " - il ragazzo prende il bambino per mano ma quest'ultimo non reagisce bene al contatto. -
" Lo sai che odia essere toccato! "
" Scusa! Me ne dimentico. " - la donna scuote il capo e torna a guardami. -
" Andiamo. " - ci dirigiamo in una sala d'attesa vuota e ci sediamo una di fianco all'altra. -
" Che ha Luca? " - chiedo senza girarci troppo intorno. -
" Probabilmente, qualche problema neurologico.
L'hai visto com'è, no?
Non parla, non ti guarda negli occhi e non gioca con gli altri bambini. " - sento una morsa allo stomaco. -
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Restart from now
FanfictionSequel di "un sogno a costo zero" Succede. Che si creda o meno al destino, prima o poi ti ritrovi a pensare che ci sia qualcuno, o qualcosa, che vuole per forza renderti la vita difficile. Mia, dopo i vari problemi vissuti a Trento, decide d...