CAPITOLO 3

27 4 0
                                    

Rimango lì accovacciata contro il freddo muro del bagno per una decina di minuti, poi arriva mia sorella. È sempre stata un esempio per me, quando sono nata, lei aveva solo 2 anni e mio fratello 4, ma mi hanno accolto molto calorosamente. Mi ha sempre aiutata in tutto, fin da quando ero piccola e poi, quando lei è rimasta incinta di Amber, mi sono sdebitata ospitando lei e Jack, il suo fidanzato, da me per tutto il corso della gravidanza. Allyson ha sempre avuto un gran bel fisico e le sono sempre caduti ai piedi i più bei ragazzi, tutti l'hanno sempre rispettata e ammirata. Ma lei non voleva la perfezione, voleva qualcuno che la facesse sentire speciale non soltanto bella, e quando trovò Jack, beh fu amore a prima vista. Non è soltanto bello, ma anche gentile, educato e allo stesso tempo non si lascia mettere i piedi in testa; la prima volta che mi ha raccontato di lui, le brillavano gli occhi e ho capito che ne era davvero innamorata. Qualche mese dopo che io ero stata cacciata di casa, mi è venuta a bussare alla porta piangendo come una disperata. L'ho fatta entrare e mi sono fatta raccontare ciò che aveva fatto: erano alcuni giorni che non si sentiva bene e facendo un test di gravidanza aveva scoperto di aspettare un bambino. Non sapeva cosa fare: mamma e papà non avrebbero mai accettato il piccolo e Jack invece? Quale sarebbe stata la sua reazione? Ha riferito tutto a lui che è corso subito a casa mia per consolarla, se la sarebbero cavata da soli, con o senza l'appoggio dei loro genitori. Come previsto, sono stati cacciati di casa e li ho accolti io per 9 mesi, durante i quali ho aiutato Allyson e Jack ha trovato un lavoro per riuscire a comprare un appartamento per la loro famiglia.
Lei crede ancora di essere in debito con me, ma in verità io non potrò mai ringraziarla abbastanza per tutto ciò che ha fatto.

Ci spostiamo sul mio letto matrimoniale, e comincio a raccontarle la storia che non ho mai raccontato a nessuno, tra me e Benji. Non ho tralasciato nemmeno un dettaglio, nemmeno la notte sotto le stelle, e poi le ho raccontato ciò che in questi 2 anni ho passato. «Una cosa è certa, non puoi continuare così, devi vederlo, stai troppo male...»
«E cosa gli dirò? E se mi avesse dimenticata?» parlo tra i singhiozzi. «Da ciò che mi racconti, deduco che anche lui ti amava, e di certo non si dimentica la persona amata...» riprende fiato. «Quando uscirà il nuovo album, ti porterò a Milano, ci metteremo per ultime e gli parlerai, devi, ne hai bisogno

Ed è andata proprio così, il 22 ottobre mi sono recata a Milano al loro instore, e dopo ormai 2 anni sono potuta tornare tra le sue braccia.

Io sua, lui mio❤️. #WATTYS2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora