Ieri, c'è stato l'ultimo instore a Bergamo e oggi ritorno a scuola. Fortunatamente non hanno fatto cose impossibili da recuperare, ma dovrò comunque sgobbare un bel po'.
Mi sveglio quando sento il telefono suonare. Mi alzo e solo ora noto che Ben non è più nel mio letto. Lo sapevo, si è stancato di me e se n'è andato. Ha capito che faccio schifo. Vado subito in cucina a fare colazione. Però.... C'è odore di... Pancakes. Mi precipito giù per le scale, molto velocemente. Non posso resistere ai pancakes. Ed eccolo lì. Soltanto con i pantaloni della tuta, che cucina la colazione per noi. Non ci posso credere, e io che pensavo se ne fosse andato... Lo amo, è ufficiale. Rimango incantata sulla porta per qualche altro minuto, aspettando che si accorga della mia presenza. Si volta per appoggiare il piatto sul tavolo e, per poco, non fa cadere tutti i pancakes per terra dallo spavento.
B: «La prossima volta, magari avvisami. Così evito di prendere un infarto e di far cadere i pancakes.»
Io: «Buongiorno anche a te.» dico baciandolo a stampo e dirigendomi verso quella prelibatezza.
B: «Sapevo ti sarebbero piaciuti, è sempre stata la tua colazione preferita.» ho già infilato in bocca un pezzo di pancakes ben farcito di Nutella, e adesso sto guardando Ben con una faccia da cucciolo. Lui si mette a ridere e viene a sedersi davanti a me. Continuiamo a divorare questa bontà, nel silenzio più totale, fin quando Ben, non comincia a fissarmi e poi scoppia a ridere.
Io: «Che c'è?» dico finendo l'ultimo pancake.
B: «Sei tutta sporca, lascia che ti pulisca!» con il tovagliolo, mi pulisce per bene. Poi mi lascia un bacio sul naso.
B: «Eri sporca anche lì. E anche qui.» e mi bacia sulla guancia,«E qui.» un bacio sull'altra guancia,«Qui.» un bacio in fronte, «E pure qui.» dice lasciandomi un bacio sulle labbra. Piano piano, il bacio diventa più passionale, e comincia a esplorare la mia bocca con la lingua. Ci stacchiamo dopo un po', senza più fiato.
B: «Sai di Nutella...» sussurra a pochi centimetri dal mio viso.
Io: «E tu di sciroppo d'acero...» sussurro anch'io. Poi, l'occhio mi cade sull'orologio.
Io: «Merda, farò tardi a scuola!» scendo dalle sue gambe e corro in bagno. In un nano secondo, sono pronta: canotta nera semplice, giacchetta di jeans che arriva sotto al seno, legata con un nodo e un paio di jeans neri strappati sulle ginocchia; eye-liner, mascara, rossetto rosa carne e, dopo una spazzolata di capelli, mi infilo gli anfibi. Prendo lo zaino, le cuffiette, il telefono e mentre mi infilo la giacca in pelle, nera, saluto Ben. Prendo le chiavi della macchina e sto per uscire di casa, quando mi blocca.
B: «Mi dai uno strappo?» come cavolo ha fatto a vestirsi se c'ero io in camera?!
Io: «Sì, ma...» sono stupita, anzi di più.
B: «Mentre eri in bagno sono salito e mi sono cambiato. Ecco tutto. E ora, andiamo, o farai tardi!» mi da una pacca sul sedere ed esce di casa, dirigendosi in garage. Questo ragazzo mi farà impazzire. Entro in garage, dove Ben, sta ammirando stupito la mia Ferrari 488 gtb.
Io: «Regalo per i miei 17 anni, sali o pensi di rimanere lì? Arrivo in ritardo!»
B: «Io... Cioè... Ehm... Okay.... Arrivo...» tira fuori il telefono, fa una foto alla macchina e poi viene finalmente a sedersi. In tutta fretta esco dal garage, mettendomi in strada.
B: «Cioè, fammi capire. I tuoi genitori ti hanno regalato questa macchina per i tuoi 17 anni?!» annuisco con la testa, tesa per paura di arrivare in ritardo. Non ho nemmeno il coraggio di guardare l'orario.
B: «Hey, calmati! A che ora devi entrare?» dice mettendo una mano sulla mia coscia.
Io: «Alle 8.20, quindi devo essere lì almeno 5 minuti prima.»
B: «Sono solo le 7.50! Quanto dista da qui?» comincio a frenare.
Io: «10 minuti....»
B: «Non ci posso credere, sei proprio rimbambita.» detto questo accendo la radio, proprio mentre stanno passando Amore wi -fi. Lo fisso e poi ci mettiamo a cantare a squarciagola. Dieci minuti dopo siamo davanti alla scuola con ben 20 minuti d'anticipo.
Io: «Cosa farai oggi, fino alle 2.30?»
B: «Farò un giro per Milano, e poi ho delle commissioni da fare.» dice sul vago.
Io: «Commissioni di che tipo?» dico leggermente incuriosita.
B: «Se te lo dico, non è più una sorpresa.» lo guardo con occhi sgranati, mentre con un sorriso furbo, scende dalla macchina. Lo seguo, e proprio mentre mi sto avvicinando a lui, sento il suo telefono squillare. Lo tira fuori e sorride. Non indago, ma lui mi porge il telefono.
*Chat*Benji:
Ed ecco un fantastico esemplare di Ferrari 488 gtb🤓😨
Fede: Oh mio Dio! Di chi è quella fantastica macchina?! Anche Yuri è rimasto affascinato da tanta bellezza!😯
Benji: Beh, Yuri sarà felice di sapere che la macchina è della mia fantastica e sexy ragazza😏.
Fede: Scherzi vero?!😱😅
Gli restituisco il telefono, ridacchiando leggermente.
B: «Adesso mi telefonerà. Tra 3, 2, 1...» ed ecco che gli squilla il telefono. Lo prende e lo mette in vivavoce.
F: «Bro, dimmi che stai scherzando...»
B: «Ci dispiace deludervi ma la macchina è proprio sua.»
Y: «Porca troia! È ricca da sfondare! Ha una sorella?!» ridacchio e poi gli rispondo.
Io: «Sì, ce l'ho una sorella, che per tua sfortuna è felicemente fidanzata e con una figlia. Comunque è un regalo dei miei genitori per i miei 17 anni.» sento Yuri sbuffare.
Y: «Non troverò mai una ragazza...»
F: «Tranquillo, ti faccio compagnia io.»
Io: «Ragazzi, se si è fidanzato Ben, allora riuscirete a fidanzarvi anche voi. Ci scommetto quello che volete.» Ben mi tira una pacca sul sedere, poi si gira dall'altra parte facendo l'offeso.
Io: «Oh, non fare l'offeso!» è come un bambino, più gli dici di non fare una cosa, più la fa. Mi metto davanti a lui e gli afferro le spalle. Lo faccio girare verso di me, poi mi avvicino al suo viso e gli mordo il labbro. A quel punto ottengo la sua attenzione. Cominciamo a baciarci, finché non sentiamo qualcuno schiarirsi la voce. Sono due mie compagne di classe, Caroline e Andrea, le più simpatiche, quelle che hanno meno paura di me.
A: «Ciao Ginevra, scusate se vi interrompiamo, ma.... Possiamo abbracciarti e fare una foto con te?» dice timidamente. Ricambio il saluto con la mano, sorridendole.
B: «Cer....» viene interrotto dalla voce di Fede.
F: «Vedi, a me non mi vuole nessuno. Tutte che cercano te!»
C: «Oddio, Fede, sei proprio tu!» scoppia in un pianto isterico, mentre Ben e Andrea, la consolano un po'. Oltre a loro, sono venute molte ragazze a chiedere a Ben foto e autografi; alcune ci hanno anche chiesto se siamo realmente fidanzati. Appena se ne andavano, e noi cominciavamo a baciarci, tutti si azzittivano e cominciavano a fissarci. Che palle però! Suona la campanella.
B: «Ciao piccola, alle 2.30 ci troviamo qui fuori, okay?»
Io: «Okay.» dico baciandolo. Credo mi mancheranno le sue labbra, ero così abituata a baciarlo quando volevo che adesso, sarà difficile abituarmi. Entro in classe, e i pettegolezzi su di me, sono all'ordine del giorno.
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Io sua, lui mio❤️. #WATTYS2017
FanficLei: distrutta dall'abbandono del suo migliore amico, dal passato, dai genitori troppo severi e dalle ingiustizie. Lui: distrutto dall'amore per una ragazza, (forse) non ricambiato, dal viaggio in Australia per CERCARE di non soffrire. Due amici che...