Stringo più forte la mano di Ben e lui fa lo stesso. Ha sempre capito quello che doveva fare, anche quando io non parlavo, e anche adesso ha capito che sono a disagio. Arrivati davanti al tavolo Megan mi guarda per bene e poi, quando capisce chi sono, sgrana gli occhi e vedo il terrore balenarle nello sguardo.
M: «Ehm, ciao G-Ginevra... Non s-sapevo fossero t-tuoi amici questi.... Io non ho fatto n-niente e adesso me ne vado, o-okay?» e così si allontana, o meglio, scappa via correndo sui suoi trampoli. Fede mi guarda senza capire perché Megan se n'è andata così all'improvviso e Ben anche, ma io mi siedo al tavolo e mi massaggio la testa. Non è un buon inizio, per niente. Forse prima arriviamo a casa mia, meglio è per la nostra conversazione.
Io: «Giuro che ti spiegherò ogni cosa, chiarirò ogni tuo dubbio, te lo prometto. Quindi.... Andiamo?» i ragazzi mi guardano e annuiscono. Andiamo in macchina e mi chiedono dove abito. Gli dico la via e loro sgranano gli occhi.
F: «È una delle vie più ricche di Milano!» annuisco. Lo so, il gruzzolo che ho guadagnato era piuttosto..... Ricco. Passiamo il viaggio nel completo silenzio. Dopo circa 15/20 minuti arriviamo e così entrambi scendono.
Io: «Fede.... Vuoi entrare? Se vuoi puoi stare anche tu qui, tanto la casa è vuota...»
F: « No, sta volta salto. Dovete parlare voi due, da soli.»
Detto questo, lo abbraccio e lo ringrazio, poi mi avvio con Benji lungo il vialetto.
B: «Cazzo che villa! I tuoi genitori ti hanno proprio comprato una bella casa!»
Io: «Ecco...» sono a disagio, non so che dirgli...«Veramente non è andata proprio così ma tra poco ti spiego tutto, davvero.... Sono 2 anni che cerco di fare un bel discorso da fare a te....»
B: «Lo stesso vale per me. Usavo Fede come persona a cui poter parlare. Siamo come fratelli e mi ha aiutato moltissimo in questo periodo....»
Io: «Avrei voluto esserci anch'io al tuo fianco....» dico senza nemmeno pensarci.
B: «A dir la verità anch'io...»
Siamo già entrati in casa e stiamo salendo le scale, diretti in camera mia.
Appena entriamo, mi rendo conto di quanto la situazione sia ridicola: lui, mio ex migliore amico, nonché il mio idolo, è ovunque nella mia stanza perché le pareti sono tappezzate da suoi poster. Mi copro la faccia imbarazzata e vado a buttarmi sul letto, fortunatamente matrimoniale. Lo sento ridacchiare e poi sento il materasso abbassarsi. Sono stesa a pancia in giù, mentre Ben è seduto a cavalcioni sulle mie gambe e mi sta accarezzando la schiena. Mi gira e ci ritroviamo con la faccia a pochi centimetri di distanza. Ci baciamo, per la centesima volta da quando ci siamo ricongiunti, poi lui mi fa una domanda inaspettata.
B: «Ma noi, adesso.... Cosa siamo?» mi sposto da sotto di lui, mi tolgo gli stivali e lo scalda collo, per poi sedermi a gambe incrociate. Deglutisco rumorosamente e comincio a giocare con le mie dita abbassando lo sguardo, troppo tesa per guardarlo.
Io: «Prima di prendere qualunque decisione, devi sapere molte cose, per cui è meglio se cominciamo subito a parlare.»
STAI LEGGENDO
Io sua, lui mio❤️. #WATTYS2017
FanfictionLei: distrutta dall'abbandono del suo migliore amico, dal passato, dai genitori troppo severi e dalle ingiustizie. Lui: distrutto dall'amore per una ragazza, (forse) non ricambiato, dal viaggio in Australia per CERCARE di non soffrire. Due amici che...